ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07396

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 548 del 15/01/2016
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/05401
Firmatari
Primo firmatario: MANTERO MATTEO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 15/01/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 15/01/2016
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 15/01/2016
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 15/01/2016
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 15/01/2016
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 15/01/2016
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 15/01/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 15/01/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 15/01/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07396
presentato da
MANTERO Matteo
testo di
Venerdì 15 gennaio 2016, seduta n. 548

   MANTERO, CECCONI, DALL'OSSO, GRILLO, LOREFICE, DI VITA e SILVIA GIORDANO. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   negli ultimi mesi si è abituati a leggere notizie di stampa che evidenziano accordi a vario titolo di «cartello» nel settore farmaceutico, prezzi elevati dei farmaci e distribuzione di farmaci non sicuri da parte delle aziende farmaceutiche;
   in particolare, vi sono i farmaci antitumorali, una vera e propria ricchezza e risorsa per queste aziende, per i quali la «materia prima aumenta fino ad un milione di volte quando diviene farmaco per il paziente con un incasso nella filiera della produzione/distribuzione enorme che mal si concilia con la necessità obbligata per pazienti con problematiche cliniche al limite della vita», questo è quanto afferma Domenico De Felice, medico, opinionista di sanità sociale in un post personale;
   purtroppo, è un dato di fatto che le aziende farmaceutiche più producono, più esportano, e questo esportare non fa che lasciare l'Italia priva di medicinali; si tratta di un circolo vizioso che riguarda tanti, troppi, farmaci che con una regolarità spaventosa, e preoccupante, finiscono all'estero svuotando le farmacie italiane;
   ovviamente, i medicinali sui quali maggiormente si cerca il profitto sono i medicinali più innovativi, ad elevato valore terapeutico e quelli che non hanno un equivalente alternativo;
   un meccanismo dovuto alla normativa dell'Unione europea che ha disciplinato le esportazioni parallele ed al provvedimento del Governo del 2006 che ha dato la possibilità alle farmacie di essere anche grossisti;
   l'ennesima dimostrazione è arrivata qualche giorno fa e riguarda un antitumorale scomparso dal mercato italiano per molto tempo, il Leukeran dell'Aspen, il farmaco «nascosto» all'Italia, ad uso umano adoperato nel trattamento di lin- fomi non-Hodgkin e di adenocarcinomi ovarici, la cui distribuzione in Italia costava 7,13 euro la confezione da 25 cpr rivestite da 2 mg, ma che veniva esportato all'estero, dove l'incasso, e quindi il costo per il cittadino, era maggiore, oppure, veniva venduto online a costi ancora più elevati ma privi di sicurezza e controlli;
   fatto sta che dal 1o aprile 2014 è stata, ammessa la rinegoziazione, del medicinale per uso umano «Leukeran (clorambucile)» ai sensi dell'articolo 8, comma 10, della legge 24 dicembre 1993, n. 537, al prezzo al pubblico (IVA inclusa) di euro 94,95, soggetto a prescrizione medica da rinnovare volta per volta (RNR);
   dunque il costo della stessa confezione è aumentato da 7,13 euro a 94,95, anche se, essendo in classe A, è a totale carico dello Stato con eventuale ticket;
   ovviamente ci si chiede perché sia aumentato così tanto il costo se la molecola è la stessa, e dunque l'azienda non ha dovuto fare nessun esborso aggiuntivo per gli studi clinici e per l'autorizzazione alla immissione in commercio che risale al 2000 –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto in premessa ovvero dei costi aggiuntivi che i cittadini italiani hanno in sanità senza alcuna giustificazione, e se non ritenga opportuno fornire chiarimenti che giustifichino il suddetto aumento considerando che il medicinale in questione è stato fuori mercato solo per alcuni mesi;
   se il Ministro interrogato intenda interpellare l'Aifa per comprendere cosa sia avvenuto in sede di approvazione della rinegoziazione del costo del farmaco in data 17 marzo 2014. (5-07396)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prodotto farmaceutico

esportazione comunitaria

autorizzazione di vendita