ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07263

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 540 del 19/12/2015
Firmatari
Primo firmatario: CHIMIENTI SILVIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 19/12/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 19/12/2015
VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE 19/12/2015
MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 19/12/2015
GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 19/12/2015
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 19/12/2015
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 19/12/2015
DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 19/12/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 19/12/2015
Stato iter:
10/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 10/03/2016
Resoconto TOCCAFONDI GABRIELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 10/03/2016
Resoconto CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 19/12/2015

DISCUSSIONE IL 10/03/2016

SVOLTO IL 10/03/2016

CONCLUSO IL 10/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07263
presentato da
CHIMIENTI Silvia
testo di
Sabato 19 dicembre 2015, seduta n. 540

   CHIMIENTI, VACCA, SIMONE VALENTE, MARZANA, LUIGI GALLO, D'UVA, BRESCIA e DI BENEDETTO. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   la legge 107 del 13 luglio 2015 prevede al comma 181, lettera b) dell'articolo 1, tra le diverse deleghe, quella relativa al «Riordino, adeguamento e semplificazione del sistema di formazione iniziale e di accesso nei ruoli di docente nella scuola secondaria»;
   come sancito al comma 114 dell'articolo 1 della riforma della scuola «il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, bandisce, entro il 1o dicembre 2015, un concorso per titoli ed esami per l'assunzione a tempo indeterminato di personale docente per le istituzioni scolastiche ed educative statali ai sensi dell'articolo 400 del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, numero 297, come modificato dal comma 113 del suddetto articolo, per la copertura, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, di tutti i posti vacanti e disponibili nell'organico dell'autonomia, nonché per i posti che si rendano tali nel triennio»;
   il concorso a cattedra sarà, quindi, rivolto a tutti i docenti abilitati, inclusi coloro che sono in possesso del diploma magistrale entro il 2001/02 e, secondo quanto più volte riferito dal Ministro Giannini e dal Sottosegretario Faraone, i posti messi a bando saranno 63.700 suddivisi tra scuola dell'infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di I grado e di II grado e sostegno;
   nonostante le diverse rassicurazioni del Ministro Giannini sulla emanazione del bando entro il 1o dicembre 2015, tra cui quella rilasciata durante la visita a «Job&Orienta» a Verona in cui ha asserito che: «il 1o dicembre è martedì prossimo, se non sarà il 1o sarà il 2, ma siamo in dirittura d'arrivo», ad oggi il bando del concorso non è ancora stato pubblicato;
   il motivo dello slittamento del concorso a cattedra viene ricondotto al farraginoso quanto affrettato iter dello schema di regolamento recante «Disposizioni per la razionalizzazione ed accorpamento delle classi di concorso a cattedre e a posti di insegnamento» ai sensi dell'articolo 64, comma 4, lettera a), del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133;
   nel parere allegato allo schema di regolamento sull'accorpamento delle classi di concorso, il Consiglio di Stato ha richiesto ulteriori spiegazioni in merito all'iter logico che è stato alla base della redazione della succitata riforma nonché ulteriori rassicurazioni in merito alla mancanza di conseguenze negative per il personale già abilitato secondo le vecchie classi di concorso;
   lo schema di regolamento succitato, approvato a giudizio degli interroganti senza i necessari approfondimenti dalle Commissioni cultura di Camera e Senato, risulta contenere diverse imprecisioni e incongruenze che riguardano gli accorpamenti di alcune classi, i titoli di accesso e i crediti riconosciuti;
   successivamente al concorso a cattedra del 2016, secondo quanto contenuto nel testo della succitata delega inserita nella legge 107 del 2015 l'accesso alla professione di docente non avverrà più attraverso i percorsi abilitanti tuttora vigenti bensì sostenendo nuove tipologie di concorsi a cui seguiranno periodi di tirocinio a scuola di durata triennale;
   secondo quanto riportato a pagina 31 del dossier «La Buona Scuola», consultabile on-line la platea complessiva di docenti che potranno partecipare al concorso a cattedra si aggira intorno alle 196.400 unità, numero comprensivo di tutti i docenti in possesso di abilitazione e di tutti i laureati entro l'anno accademico 2001/2002 che hanno diritto a partecipare al primo concorso utile dopo l'approvazione della legge n. 124 del 1999;
   le immissioni in ruolo del 2016/17 riguarderanno prevalentemente i docenti iscritti nelle graduatorie ad esaurimento ancora in attesa di assunzione, ovvero tutti coloro che non hanno prodotto domanda o che, come nel caso del personale della scuola dell'infanzia, sono stati esclusi dalla fase C del piano assunzionale recentemente conclusosi;
   i posti messi a bando nel concorso del 2016, che produrrà una graduatoria valida per gli anni scolastici 2016/2018, saranno 63.700 a fronte di una platea di circa 200 mila partecipanti;
   a seguito dell'assunzione dei vincitori del concorso del 2016, resteranno iscritti nella seconda fascia delle graduatorie d'istituto circa 140mila docenti abilitati, selezionati e formati tramite i percorsi TFA e PAS e in possesso di numerosi anni di servizio nella scuola, per i quali ad oggi non è stato previsto dal Governo alcun periodo transitorio intercorrente tra il concorso del 2016 e l'entrata in vigore del nuovo sistema di formazione e reclutamento docenti;
   recentemente il Ministro Giannini ha pubblicamente dichiarato che nei prossimi mesi verrà attivato un terzo ciclo di Tirocinio formativo attivo;
   i docenti che si abiliteranno a seguito del terzo ciclo di Tirocinio formativo attivo non potranno neppure partecipare al concorso a cattedra del 2016 e resteranno esclusi da qualsivoglia possibilità di immissione in ruolo e di spendibilità di un titolo conseguito a seguito di una rigorosa procedura selettiva;
   stando alle norme attuali e al contenuto della legge 107 del 2005, i docenti iscritti nella seconda fascia delle graduatorie d'istituto che non risulteranno vincitori del concorso 2016 e che hanno speso una media di 3mila euro per abilitarsi, seguendo percorsi impegnativi fatti di esami e tirocinio, dovranno ripartire da zero con i nuovi concorsi insieme ai neolaureati, affrontando un ulteriore triennio di tirocinio a scuola –:
   quali siano i numeri precisi dei docenti delle graduatorie ad esaurimento ancora in attesa di immissione in ruolo, in che tempi e in che modalità si procederà alla loro assunzione;
   se il Ministro interrogato abbia stabilito un'imminente data da rispettare per l'emanazione del bando per il concorso a cattedra, già ad oggi notevolmente fuori tempo massimo stabilito per legge e fissato per il 1o dicembre 2015;
   quali urgenti e necessarie iniziative intenda intraprendere a tutela dei circa 140 mila docenti precari che resteranno esclusi dalle assunzioni a seguito del concorso a cattedra di cui in premessa;
   se non ritenga opportuno assumere iniziative per prevedere una fase transitoria nel periodo intercorrente tra il concorso 2016 e l'entrata in vigore del nuovo sistema di formazione e reclutamento dei docenti, al fine di tutelare i docenti in possesso di abilitazione garantendo loro nuove procedure concorsuali riservate o nuove modalità di immissione in ruolo e di valorizzare il loro titolo abilitante;
   in quali tempi e con quali prospettive per i futuri abilitati verrà emanato il bando di concorso per il III ciclo di tirocinio formativo attivo. (5-07263)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 10 marzo 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-07263

  Gli Onorevoli interroganti, con riferimento alle possibilità di reclutamento dei docenti non di ruolo previste dall'attuale normativa, chiedono al Ministro:
   1) la consistenza numerica delle cosiddette GAE dopo il Piano straordinario di assunzioni e i tempi e le modalità di immissione in ruolo di coloro che risultano ancora iscritti nelle graduatorie ad esaurimento;
   2) i tempi per l'emanazione del bando per il concorso a cattedra;
   3) quali iniziative intenda intraprendere a tutela dei docenti precari che resteranno esclusi dalle assunzioni a seguito di detto concorso a cattedra e se, in particolare, non ritenga opportuno assumere iniziative per prevedere una fase transitoria nel periodo intercorrente tra il concorso 2016 e l'entrata in vigore del nuovo sistema di formazione e reclutamento dei docenti, al fine di tutelare i docenti in possesso di abilitazione;
   4) in quali tempi e con quali prospettive per i futuri abilitati verrà emanato il bando di concorso per il III ciclo di tirocinio formativo attivo.

  Con riferimento alla prima questione si evidenzia che i docenti precari presenti nelle diverse graduatorie (di merito ed ad esaurimento) ammontavano a circa 134.393 unità prima del Piano straordinario di assunzioni autorizzato dalla legge 107. A conclusione delle operazioni del Piano, la consistenza delle GAE si è ridotta di circa due terzi. Si è passati difatti da 122.314 a 44.892 soggetti. È quindi prevedibile che le graduatorie ad esaurimento della scuola secondaria di primo e di secondo grado si esauriranno nel prossimo triennio.
  Difatti, secondo quanto prescrive la lettera c) del comma 109 dell'articolo unico della legge 107, continuerà ad applicarsi l'articolo 399, comma 1, del testo unico sull'istruzione (d.lgs. n. 297/1994), ossia il cosiddetto doppio canale (50 per cento GAE, 50 per cento concorsi), fino a totale scorrimento delle GAE, ossia fino al loro completo esaurimento.
  Con riferimento alla seconda questione relativa alla data di indizione del concorso per titoli ed esami per il reclutamento dei docenti, previsto dalla legge 107, si ricorda che in data 26 febbraio 2016 sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale i tre bandi.
  Si precisa che i posti disponibili sono 63.712, di cui 57.611 comuni e 6.101 di sostegno, così ripartiti per grado di istruzione:
   Infanzia 7.237 (6.933 comuni e 304 di sostegno);
   Primaria 21.098 (17.299 comuni e 3.799 di sostegno);
   Secondaria di I grado 16.616 (15.641 comuni e 975 di sostegno);
   Secondaria di II grado 18.255 (17.232 comuni e 1.023 di sostegno).

  A questi si sommano 506 posti relativi a tutti i gradi di istruzione che saranno banditi sulla nuova classe di concorso A023, quella relativa all'insegnamento dell'italiano come lingua seconda.
  Sommando pertanto le assunzioni tramite GAE e quelle effettuate con i concorsi per titoli ed esami, si stima si assumeranno più di 90 mila docenti nel prossimo triennio.
  Con riferimento alla terza questione relativa alla possibilità di prevedere una fase transitoria si sottolinea che è la legge a prevedere che a regime l'unico canale di reclutamento a tempo indeterminato del personale docente ed educativo saranno i concorsi pubblici nazionali, su base regionale, per titoli ed esami. Lo prescrive l'articolo 400 del testo unico, come modificato dal comma 113 della 107. La determinazione dei posti da mettere a concorso dovrà tenere conto del fabbisogno espresso dalle istituzioni scolastiche nei POF triennali.
  In questo modo sono state poste le condizioni per ridurre il precariato della scuola a numeri fisiologici. D'ora in avanti si avrà un accesso programmato alla funzione docente coerente con la scuola dell'autonomia, che è stata rilanciata con la legge 107, e con la qualità del sistema di istruzione e formazione, che è stato ridisegnato con la medesima legge; nonché un sistema di reclutamento rispettoso della dignità della funzione docente.
  In via transitoria, come già ricordato, continuerà, ad applicarsi l'articolo 399, comma 1, del testo unico sull'istruzione (d.lgs. n. 297/1994), ossia il cosiddetto doppio canale (50 per cento GAE, 50 per cento concorsi), fino a totale scorrimento delle GAE.
  Si ricorda, altresì, che nei bandi appena pubblicati si è tenuto in significativa considerazione il servizio di insegnamento prestato, purché non inferiore a 180 giorni, sullo specifico posto o classe di concorso, nelle scuole statali o paritarie di ogni ordine e grado, nelle istituzioni convittuali statali e nei percorsi di formazione professionale. Il servizio su sostegno è valutato solo nella specifica procedura concorsuale.
  Con riferimento alla quarta questione concerne i docenti iscritti nelle graduatorie di terza fascia di istituto che non sono abilitati, si informa che il MIUR ha avviato il relativo iter per indire, quanto prima, percorsi abilitanti TFA.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

formazione professionale

istruzione postuniversitaria

insegnante