ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07252

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 539 del 18/12/2015
Firmatari
Primo firmatario: DE LORENZIS DIEGO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/12/2015


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 18/12/2015
Stato iter:
03/02/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 03/02/2016
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 03/02/2016
Resoconto DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/12/2015

DISCUSSIONE IL 03/02/2016

SVOLTO IL 03/02/2016

CONCLUSO IL 03/02/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07252
presentato da
DE LORENZIS Diego
testo di
Venerdì 18 dicembre 2015, seduta n. 539

   DE LORENZIS. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   con decreto del 27 marzo 1998 del Ministero dell'ambiente, in tema di «mobilità sostenibile nelle aree urbane», si disponeva, all'articolo 3, che le imprese e gli enti pubblici con singole unità locali con più di 300 dipendenti e le imprese con complessivamente più di 800 addetti ubicate nei comuni individuati ai sensi dell'articolo 2, primo comma, dello stesso decreto, adottassero un piano degli spostamenti casa-lavoro del proprio personale dipendente. A tal fine, si istituiva la figura del «responsabile della mobilità aziendale» per attuare la riduzione dell'uso del mezzo di trasporto privato individuale ed una migliore organizzazione degli orari per limitare la congestione del traffico;
   in ossequio al citato dettato normativo ed in ottemperanza ai previsti obiettivi di prevenzione e riduzione delle emissioni inquinanti, il competente responsabile della mobilità aziendale, cosiddetto mobility manager, ha nel tempo potuto provvedere alla stipula di convenzioni con le società di trasporto con lo scopo di supportare e incoraggiare il cambiamento negli atteggiamenti e nel comportamento riguardo alle modalità di trasporto alternative. Sovente dette convenzioni consentono di acquistare con agevolazioni abbonamenti – bus, metro, Metrebus – per i dipendenti dell'azienda di appartenenza;
   l'articolo 1, comma 629, della legge di stabilità 2015, n. 190 del 23 dicembre 2014, ha introdotto il cosiddetto meccanismo di split payment che rende obbligatorio per l'azienda il pagamento dell'imposta direttamente all'erario. Invero, a seguito di tali modifiche, l'articolo 17-ter del decreto del Presidente della Repubblica del 26 ottobre 1972, n. 633, recante la disciplina delle operazioni effettuate nei confronti di enti pubblici, prevede che per le cessioni di beni e per le prestazioni di servizi effettuate nei confronti dello Stato, degli organi dello Stato ancorché dotati di personalità giuridica, degli enti pubblici territoriali e dei consorzi tra essi costituiti ai sensi dell'articolo 31 del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e successive modificazioni, delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, degli istituti universitari, delle aziende sanitarie locali, degli enti ospedalieri, degli enti pubblici di ricovero e cura aventi prevalente carattere scientifico, degli enti pubblici di assistenza e beneficenza e di quelli di previdenza, per i quali i suddetti cessionari o committenti non sono debitori d'imposta ai sensi delle disposizioni in materia d'imposta sul valore aggiunto, «l'imposta è in ogni caso versata dai medesimi secondo modalità e termini fissati con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze»;
   si sta verificando, tuttavia, che numerose convenzioni, stipulate nei termini di cui sopra, risultino difformi dall'attuale prescrizione normativa avendo fissato un differente meccanismo che non prevede il pagamento diretto dell'imposta dall'azienda all'erario. Di qui la necessità di un doveroso adeguamento delle convenzioni stesse alle prescrizioni normative;
   a titolo esemplificativo, queste criticità stanno coinvolgendo una azienda sanitaria locale di Roma e l'ATAC che dal 2011 hanno stipulato una convenzione che permette di acquistare con agevolazioni gli abbonamenti Metrebus annuali per i dipendenti che, tuttavia, dopo la previsione dello split payment, risulta non più conforme al dettato normativo. Emerge, pertanto, con evidenza la molteplicità dei casi interessati dalle descritte criticità;
   si delinea, in tal modo, una situazione che rischia di porre in contrasto gli obiettivi di cui al citato decreto ministeriale e quelli di cui alla citata legge di stabilità, provocando un pregiudizio sia agli interessi pubblici di prevenzione e riduzione delle emissioni inquinanti da raggiungere mediante modalità di trasporto alternative, sia alla lotta all'evasione –:
   se il Governo sia a conoscenza delle problematiche descritte in premessa e se intenda adottare iniziative normative al fine di evitare dette criticità per il migliore contemperamento fra tutela del diritto alla mobilità, anche mediante modalità di trasporto alternative, e concreta ed efficace lotta all'evasione. (5-07252)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 3 febbraio 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-07252

  L'interrogazione parlamentare riferisce di criticità che afferiscono ad aspetti contrattuali tra un'azienda di trasporto pubblico locale e un'azienda sanitaria locale che possono essere regolati liberamente dalle parti in conformità alle normative vigenti in materia fiscale.
  Tuttavia, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare (MATTM) – Direzione generale per il clima e l'energia – ha fornito informazioni sulle criticità riscontrate da un'azienda sanitaria locale del Comune di Roma nell'accesso agli incentivi stanziati dal Comune per promuovere l'acquisto a prezzo agevolato di abbonamenti annuali al trasporto pubblico locale a favore dei dipendenti di enti e aziende che hanno introdotto la figura del mobility manager aziendale ed hanno predisposto un piano spostamenti casa-lavoro.
  Infatti, il MATTM riferisce di aver assunto informazioni vie brevi dai competenti uffici e strutture tecniche di Roma Capitale e dall'Agenzia Roma Servizi per la Mobilità; quanto evidenziato è da imputarsi alla prassi aziendale adottata da ATAC Spa di emettere la fattura relativa alla vendita degli abbonamenti contestualmente all'avvenuto pagamento degli stessi, in modo tale da emettere una fattura quietanzata. Tale meccanismo, che non comporta particolari problematiche per l'acquisto di abbonamenti da parte di soggetti di diritto privato, può rappresentare una criticità per pubbliche amministrazioni ed enti pubblici, entrambi tenuti ad adottare le procedure amministrative relative al ricevimento della fattura elettronica e al loro pagamento con il meccanismo dello split payment, di cui all'articolo 1, comma 629, della legge di stabilità 2015, n. 190 del 23 dicembre 2014. Appare quindi evidente che si è in presenza di una mera prassi aziendale che può essere modificata in qualsiasi momento, non dipendente dagli incentivi posti in essere dal Comune per promuovere la mobilità sostenibile.
  Sull'argomento non si dispone di elementi propri del dicastero economico.
  Da parte del MIT, ribadisco l'impegno ad incentivare il trasporto pubblico locale, sia su gomma che su ferro, affinché l'Italia possa raggiungere standard europei; a promuovere misure di sostenibilità, soprattutto quelle con un carattere innovativo, che possono contribuire all'abbassamento delle emissioni inquinanti. Come più volte espresso dal Ministro Delrio è necessario rinnovare il parco mezzi per garantire meno consumi e più accessibilità, occorre sostenere una mobilità nuova per contribuire al cambiamento culturale di cui il nostro Paese ha bisogno, anche attraverso la promozione di ciclabili, ciclovie e cammini.
  Segnalo da ultimo che, anche attraverso l'Osservatorio nazionale sulle politiche del TPL istituito presso il MIT, potranno essere svolte attività di monitoraggio e acquisizione dati, a seguito delle quali potranno poi essere valutate le criticità prospettate nell'ambito di quanto disposto con decreto MATTM del 27 marzo 1998 in tema di «mobilità sostenibile nelle aree urbane» e proposte eventuali soluzioni.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ente pubblico

ente pubblico territoriale

evasione fiscale