ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07181

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 536 del 04/12/2015
Firmatari
Primo firmatario: MICCOLI MARCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 04/12/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 04/12/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 04/12/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07181
presentato da
MICCOLI Marco
testo di
Venerdì 4 dicembre 2015, seduta n. 536

   MICCOLI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   con la legge quadro n. 281 del 14 agosto 1991 in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo la «Ripartizione annuale del fondo istituito per garantire l'attuazione della Legge» è di competenza dello Stato che «promuove e disciplina la tutela degli animali d'affezione, condanna gli atti di crudeltà contro di essi, i maltrattamenti ed il loro abbandono al fine di favorire la corretta convivenza tra uomo e animale e di tutelare la salute pubblica e l'ambiente»;
   alle regioni e alle province autonome spettano anche i compiti di emanare leggi e regolamenti per l'applicazione delle norme nazionali ed individuare i criteri per il risanamento dei canili e la costruzione dei rifugi per cani;
   l'articolo 2 della legge regionale del Lazio del 21 ottobre 1997, n. 34, prevede che: «I comuni, singoli o associati, provvedono b) ad assicurare il ricovero, la custodia ed il mantenimento dei cani nelle strutture (...) i canili pubblici possono essere affidati in tutto o in parte in gestione, mediante convenzione, alle associazioni di volontariato animalista e per la protezione degli animali di cui all'articolo 23, comma 1 (...)», ovvero alle associazioni iscritte nel relativo registro regionale;
   ai comuni e ai sindaci compete, tra l'altro: il risanamento dei canili comunali e costruzione di rifugi per cani; la gestione dei canili e gattili direttamente o tramite convenzioni con associazioni animaliste e zoofile o con soggetti privati;
   la giunta capitolina, con deliberazione n. 148 del 22 maggio 2014, ha dettato gli indirizzi per le procedure di affidamento della gestione delle strutture capitoline destinate al ricovero di cani e gatti previa esecuzione di lavori di adeguamento e dando mandato agli uffici dell'amministrazione capitolina, nelle more dei lavori di adeguamento presso i canili comunali, di garantire la continuità del servizio espletando tutte le procedure necessarie per l'affidamento delle strutture comunali;
   il 31 luglio 2015 il comune di Roma Capitale, in conformità alle norme sopra indicate ed al fine di «garantire la continuità del servizio che si sostanzia in servizio pubblico di natura obbligatoria» quindi «di acquisire istanze da parte di organismi, cui affidare la gestione delle seguenti strutture pubbliche capitoline nelle quali sono ospitati animali, tra le Associazioni di Volontariato Animalista e per la Protezione degli Animali, iscritte nei relativi registri e tra soggetti privati che garantiscano la presenza nella struttura di volontari delle associazioni animaliste e zoofile preposti alla gestione delle adozioni e degli affidamenti di cani e gatti», ha indetto una gara con il metodo della procedura comparativa per l'affidamento del servizio di gestione dei canili e delle oasi feline di proprietà di Roma Capitale per la durata di quattro mesi, dal 1o settembre 2015 al 31 dicembre 2015 (rinnovabili per altri quattro) a decorrere dalla data di sottoscrizione della convenzione;
   tale bando è da considerarsi «ponte», poiché nel 2016 è prevista l'apertura di una gara europea, si è reso necessario dal momento che, per legge, non è possibile concedere con affidamento diretto appalti per un importo superiore ai quarantamila euro;
   la procedura di comparazione, ovvero il bando, prevede la suddivisione in 4 lotti (con tre canili e un oasi felina). Nello specifico: il Canile Muratella, il Canile Vitinia, il Canile Ponte Marconi e l'Oasi Felina Porta Portese;
   è prevista la «automatica decadenza del contratto se l'esito dell'indicenda gara europea si determinasse prima della scadenza degli otto mesi», nonché «ove non pervenissero domande per un singolo lotto» la riserva dell'amministrazione «di proporre l'affidamento del lotto al soggetto collocato più utilmente nelle graduatorie degli altri lotti»;
   l'articolo 4 del bando («Suddivisione Lotti e relativi importi») stabilisce che «Gli organismi che partecipano alla presente procedura comparativa sono resi fin d'ora edotti che, ancorché la partecipazione sia ammessa indistintamente per tutti i lotti, l'eventuale convenzionamento non potrà che riguardare un unico lotto. Ove l'Organismo si collocasse in posizione utile al convenzionamento su più di due lotti, dovrà tempestivamente manifestare apposita opzione nel rispetto del numero complessivo di lotti suddetto, determinando automaticamente lo scorrimento della graduatoria in favore del soggetto utilmente collocatosi nella posizione di graduatoria immediatamente successiva. Ove non pervenissero domande per un singolo lotto, l'Amministrazione si riserva la possibilità di proporre l'affidamento del lotto al soggetto collocato più utilmente nelle graduatorie degli altri lotti»;
   il 23 settembre 2015 essendo l'esito della procedura comparativa a favore della barese MAPIA s.r.l. ed essendo questa vincitrice anche degli altri lotti, secondo regolamento, la società in questione ha optato per il lotto Ponte Marconi-ex cinodromo, ove il rapporto costo-cane risultava più alto degli altri, quindi con maggiori profitti. Per gli altri lotti non aggiudicati, l'amministrazione ha scelto di procedere con una proroga tecnica all'associazione che, precedentemente, aveva gestivo entrambi i canili (AVCPP), applicando una decurtazione di circa il 30 per cento;
   la società unica vincitrice del bando risulta essere un'azienda multiservizi che svolge attività di pulizia, disinfezione, disinfestazione, derattizzazione e sanificazione di ambienti pubblici, privati e industriali su Bari e per il Sud Italia;
   il 27 settembre 2015, da fonti giornalistiche (quotidiano la Repubblica – articolo di Rory Cappelli) emergerebbero immagini sconcertanti sulla condizione degli animali affidati a Mapia srl;
   la Lega anti vivisezione ha presentato diversi esposti contro il gestore barese;
   a novembre 2015 il comune di Roma ha trasferito i cani dal canile Muratella al rifugio comunale Ponte Marconi, come sostanziale conseguenza della gara e del taglio del budget 2015 per gli animali;
   nello stesso mese di novembre il comune di Roma ha ordinato all'associazione AVCCP di ritirare tutti gli operatori presenti nel rifugio Ponte Marconi, rispetto ai quali la società Mapia srl risulta non aver esercitato la «clausola di salvaguardia sociale» espressamente prevista all'articolo 10 del bando di gara;
   l'associazione Onlus Avcpp, con adeguato know how, gestisce le sedi «Muratella» e «Poverello» con una proroga tecnica di euro 250000 (a fronte della precedente di euro 325000 circa) con 101 lavoratori in cassa integrazione in deroga del 24 per cento sul monte ore complessivo con probabile diminuzione dello stipendio medio per un operatore full time, da circa 1200 euro scende anche sotto i mille euro mensili (previsti circa 900 euro mensili);
   ai lavoratori a tempo pieno si aggiungono 29 unità part time (da 20 a 35 ore settimanali) la cui probabile riduzione del salario potrebbe diventare difficilmente sostenibile;
   in caso di passaggio di gestione dei canili a società multi servizi queste potrebbero non disporre o non avvalersi esclusivamente di «personale adeguatamente formato e/o dotato di comprovata esperienza» come giustamente previsto dall'articolo 3, punto « a», del bando di cui trattasi, con possibili riflessi negativi sugli animali e sul servizio pubblico –:
   se il Governo sia a conoscenza dei fatti descritti in premessa e se intenda intraprendere iniziative, per quanto di competenza, per la tutela occupazionale dei lavoratori addetti alla cura degli animali, nel rispetto delle clausola di salvaguardia occupazionale contenuta nell'articolo 10 della citata procedura di comparazione. (5-07181)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione degli animali

conservazione del posto di lavoro

riduzione dei salari