ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07176

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 536 del 04/12/2015
Firmatari
Primo firmatario: CANI EMANUELE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 04/12/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MURA ROMINA PARTITO DEMOCRATICO 04/12/2015
MARROCU SIRO PARTITO DEMOCRATICO 04/12/2015


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 04/12/2015
Stato iter:
23/02/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 23/02/2016
Resoconto BELLANOVA TERESA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 23/02/2016
Resoconto CANI EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 04/12/2015

DISCUSSIONE IL 23/02/2016

SVOLTO IL 23/02/2016

CONCLUSO IL 23/02/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07176
presentato da
CANI Emanuele
testo di
Venerdì 4 dicembre 2015, seduta n. 536

   CANI, MARROCU e MURA. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   la SAIPEM, è una società per azioni che fa parte del gruppo ENI, costituita nel 1956 quale società operante nel settore della prestazione di servizi per il comparto petrolifero, specializzata nella realizzazione di infrastrutture connesse alla ricerca di giacimenti di idrocarburi, alla perforazione di pozzi petroliferi, alla loro messa in produzione, nonché alla costruzione di oleodotti e gasdotti;
   la SAIPEM, che è la quinta compagnia del settore petrolifero in quanto detiene il 3,6 per cento della quota di mercato globale, si avvale di società controllate tra le quali la ex Intermare Sarda, oggi «Intermare Fabrication Yard» di Arbatax che rappresenta il cantiere di costruzione offshore e onshore in Italia di SAIPEM;
   è recente la notizia di un accordo che consentirà al Fondo strategico italiano (FSI) di rilevare il 12,5 per cento del capitale dall'ENI. La cessione delle azioni avverrà immediatamente, prima dell'avvio dell'aumento di capitale da 3,5 miliardi di euro, deliberato dal consiglio d'amministrazione di SAIPEM. Il completamento dell'operazione è previsto nel primo semestre del 2016. ENI e FSI garantiranno la sottoscrizione delle loro quote, mentre la restante parte sarà garantita da un consorzio di banche;
   il Fondo strategico italiano è una holding di partecipazioni istituita con il decreto ministeriale 3 maggio 2011, il cui azionista di maggioranza è il gruppo cassa depositi e prestiti, che detiene l'80 per cento delle azioni, mentre azionista di minoranza è la Banca d'Italia, che detiene il 20 per cento del capitale azionario. Il capitale di FSI è aperto ad altri investitori istituzionali, italiani o esteri;
   nell'ambito del piano di riassetto del proprio debito, la SAIPEM ricorrerà ad un finanziamento pari a 4,7 miliardi di euro messo a disposizione dal sistema bancario: nello specifico, 3,2 miliardi serviranno a rimborsare i crediti residui verso Eni, mentre la restante linea di credito da 1,5 miliardi garantirà invece a SAIPEM la liquidità necessaria per le proprie esigenze finanziarie. A seguito di questa operazione di aumento di capitale e rifinanziamento;
   il Fondo strategico italiano opera investendo in imprese con l'obiettivo di creare valore per i suoi azionisti mediante la crescita dimensionale, il miglioramento dell'efficienza operativa, l'aggregazione ed il rafforzamento della posizione competitiva sui mercati nazionali e internazionali delle imprese oggetto di investimento;
   FSI è un investitore di lungo termine che persegue ritorni del proprio investimento a parametri di mercato in coerenza con il concetto dell'investitore non gestore;
   sulla base del decreto del Ministero dell'economia e delle finanze 8 maggio 2011, il FSI si rivolge a imprese in equilibrio finanziario e con adeguate prospettive di redditività e di crescita, che operano nei settori strategici: difesa, sicurezza, infrastrutture e dei pubblici servizi, trasporti, comunicazione, energia, assicurazione e intermediazione finanziaria, ricerca e alta tecnologia. Al di fuori di tali settori, il Fondo può investire in aziende con un fatturato annuo netto non inferiore a 300 milioni di euro e un numero medio di dipendenti non inferiore a 250 unità. La dimensione scende fino a euro 240 milioni di fatturato e 200 dipendenti nel caso di società la cui attività sia rilevante in termini d'indotto e benefici per il sistema economico-produttivo: si tratta, quindi, di uno strumento pensato per medie e grandi aziende, complementare al Fondo italiano di investimento, attivo sulle piccole e medie imprese di cui Cassa depositi e prestiti è altresì promotore;
   l'ingresso del Fondo strategico italiano in SAIPEM sembrerebbe non comportare nessuno sconvolgimento societario, rientrando tale evento nelle consuete logiche societarie di ampliamento di capitali, cessione di quote, fusioni e altro: tuttavia permangono alcune perplessità, già manifestate dalle istituzioni e dalle organizzazioni sindacali locali, in relazione al rapporto di SAIPEM con la Sardegna ed in particolare con l'insediamento produttivo di Arbatax che vista la sua ubicazione e l'alta professionalità dei lavoratori costituisce un fiore all'occhiello del gruppo SAIPEM;
   negli ultimi mesi c’è stato il licenziamento di 24 persone operanti nello stabilimento SAIPEM di Arbatax, nonché la carenza di nuove commesse, fatti che stanno generando forte preoccupazione tra i lavoratori diretti della società e ancor di più tra le società che operano nell'indotto e che occupano svariate centinaia di lavoratori –:
   quali siano in generale gli orientamenti del Governo sui fatti esposti in premessa e quali risvolti avrà per il territorio dell'Ogliastra questa importante modifica dell'assetto societario della SAIPEM spa, e in particolare quali siano le iniziative che il Governo intende promuovere attraverso SAIPEM per rilanciare lo stabilimento di Arbatax di proprietà della Intermare Fabrication Yard attraverso un nuovo piano industriale che preveda nuove commesse. (5-07176)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

industria petrolifera

politica industriale

prestazione di servizi