ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07170

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 535 del 03/12/2015
Firmatari
Primo firmatario: GRILLO GIULIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 03/12/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 03/12/2015
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 03/12/2015
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 03/12/2015
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 03/12/2015
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 03/12/2015
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 03/12/2015
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 03/12/2015
CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 03/12/2015
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 09/12/2015
LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE 09/12/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 03/12/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 03/12/2015

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 16/12/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07170
presentato da
GRILLO Giulia
testo presentato
Giovedì 3 dicembre 2015
modificato
Mercoledì 16 dicembre 2015, seduta n. 537

   GRILLO, DAGA, BARONI, COLONNESE, DI VITA, SILVIA GIORDANO, LOREFICE, MANTERO, CANCELLERI, D'UVA, LUPO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
il censimento delle acque ad uso civile del 2012 a cura dell'ISTAT descrive che la Sicilia disperde il 35,1 per cento di acqua potabile nel 2008, mentre nel 2012 perde il 45,6 per cento dell'acqua totale;
nella regione siciliana sono presenti 434 acquedotti afferenti ai nove ambiti ottimali della regione e ai 13 sistemi di acquedotti interconnessi e gestiti acque da Siciliacque Spa;
secondo il dipartimento della protezione della regione Sicilia le zone a rischio per il sistema idraulico sono in tutta la regione 5657 e nello specifico così suddivise: ad Agrigento 662; a Caltanissetta 463; a Catania 599; ad Enna 511; a Messina 1670; a Palermo 913; a Ragusa 227; a Siracusa 270; a Trapani 344; (fonte Corriere della Sera del 7 novembre 2015);
il 24 ottobre 2015 si è registrato il cedimento della condotta idrica dell'acquedotto Fiumefreddo, a causa di una grossa frana che ha danneggiato all'altezza di Calatabiano la condotta che porta l'acqua a Messina; l'interruzione del servizio ha causato enormi disagi alla popolazione per alcune settimane;
da notizie stampa del Corriere della Sera del 7 novembre 2015 si apprende che la Società Stretto di Messina aveva realizzato un progetto multidisciplinare per monitorare diverse attività ambientali sotto aspetti fisico-chimici, biologici, ecologici paesaggistici e sociali del territorio (acque superficiali e sotterranee, suolo e sottosuolo, stato fisico dei luoghi e viabilità dei cantieri, e altro);
il progetto, affidato con gara (29 milioni di euro prima e poi 35 milioni di euro) ad un raggruppamento d'impresa che faceva capo a Fenice una società controllata dalla Enel francese contraente generale Impregilo, interrò in punti strategici 160 tubi sotto 40 metri dal suolo che ospitavano sensori di ultima generazione. La società Stretto di Messina era disposta a cedere la rete anche gratis, ma per l'inesperienza dei tecnici comunali e provinciali i sensori sono stati sfilati dai tubi;
il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 «Norme in materia ambientale» nello specifico, in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall'inquinamento e di gestione delle risorse idriche prevede quanto segue:
    a) l'articolo 61 (competenze delle regioni) stabilisce: «Le regioni (....) predispongono annualmente la relazione sull'uso del suolo e sulle condizioni dell'assetto idrogeologico del territorio di competenza e sullo stato di attuazione del programma triennale in corso e la trasmettono al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare entro il mese di dicembre»;
    b) l'articolo 75 (competenze) alla lettera a) stabilisce: «lo Stato esercita le competenze ad esso spettanti per la tutela dell'ambiente e dell'ecosistema attraverso il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare (...)»;
    c) l'articolo 98 (risparmio idrico) stabilisce: «Coloro che gestiscono o utilizzano la risorsa idrica adottano le misure necessarie all'eliminazione degli sprechi ed alla riduzione dei consumi e ad incrementare il riciclo ed il riutilizzo, anche mediante l'utilizzazione delle migliori tecniche disponibili»;
    d) l'articolo 144 (tutela e uso delle risorse idriche), comma 3 stabilisce: «La disciplina degli usi delle acque è finalizzata alla loro razionalizzazione, allo scopo di evitare gli sprechi e di favorire il rinnovo delle risorse, di non pregiudicare il patrimonio idrico, la vivibilità dell'ambiente, l'agricoltura, la piscicoltura, la fauna e la flora acquatica, i processi geomorfologici e gli equilibri idrologici»;
    e) l'articolo 153 (dotazioni dei soggetti gestori del servizio integrato) prevede: «1. Le infrastrutture idriche di proprietà degli enti locali ai sensi del articolo 143, del citato decreto, sono affidate in concessione d'uso gratuita, per tutta la durata della gestione, al gestore del servizio idrico integrato, il quale ne assume i relativi oneri nei termini previsti dalla convenzione e dal relativo disciplinare» –:
quali iniziative, di competenza abbia intrapreso per contrastare la dispersione di acqua così come denunciato nel rapporto dell'ISTAT riguardante il censimento delle acque ad uso civile del 2012 ed aggravato dai continui guasti che avvengono in tutti gli acquedotti siciliani;
quali iniziative di competenza intenda assumere per attuare misure di prevenzione nelle zone della Sicilia a rischio per il sistema idraulico;
sia a conoscenza del quadro generale dello stato di efficienza, dei 434 acquedotti siciliani afferenti ai 9 ambiti ottimali della regione e dei 13 sistemi di acquedotti interconnessi gestiti da Siciliacque SPA;
se sia a conoscenza per quali cause la rete di sensori predisposti sul terreno da un progetto curato della Società Stretto di Messina riguardante la tutela e il monitoraggio del suolo e del sottosuolo non sia stata acquisita dalle amministrazioni locali e nazionali;
se la regione siciliana abbia predisposto annualmente relazione sull'uso del suolo e sulle condizioni dell'assetto idrogeologico del territorio di competenza, così come previsto dall'articolo 61 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152;
quali iniziative ritenga di intraprendere, per quanto di competenza, in base all'articolo 75 del citato decreto, per promuovere misure di prevenzione nelle zone della Sicilia a rischio per il sistema idraulico;
se stia monitorando quanto prevede l'articolo 98 del citato decreto in tema di risparmio idrico, verificando che coloro che gestiscono o utilizzano la risorsa idrica adottino le misure necessarie contro gli sprechi e per incrementare il riciclo;
quali iniziative, per quanto di competenza, intenda assumere per contrastare la dispersione dell'acqua in Sicilia e nel resto d'Italia e garantirne l'accesso a tutti i cittadini. (5-07170)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

equilibrio ecologico

lotta contro l'inquinamento

idrogeologia