ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07124

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 531 del 27/11/2015
Firmatari
Primo firmatario: SPESSOTTO ARIANNA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 27/11/2015


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 27/11/2015
Stato iter:
21/01/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 21/01/2016
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 21/01/2016
Resoconto SPESSOTTO ARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 27/11/2015

DISCUSSIONE IL 21/01/2016

SVOLTO IL 21/01/2016

CONCLUSO IL 21/01/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07124
presentato da
SPESSOTTO Arianna
testo di
Venerdì 27 novembre 2015, seduta n. 531

   SPESSOTTO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   l'11 novembre 2015 è stato pubblicato sul quotidiano «la Nuova Venezia» un articolo intitolato «Aeroporto, quale sicurezza», in cui un lavoratore aeroportuale denunciava all'opinione pubblica una grave omissione nei sistemi di controllo afferenti all'aeroporto Marco Polo di Tessera (Venezia);
   secondo quanto denunciato da tale lavoratore aeroportuale, due figure dirigenziali appartenenti ad una delle tre aziende di handling operanti presso l'aeroporto Marco Polo, avrebbero, di proposito e per motivi strettamente personali, attribuito un bagaglio a un passeggero diverso dal suo legittimo proprietario;
   tale denuncia viene peraltro supportata nell'articolo di cui sopra dalla pubblicazione di un documento grafico in cui viene riportato il testo di una mail e una nota scritta in cui si legge chiaramente, con riferimento a un bagaglio, che «il terzo pezzo è da attribuire ad un passeggero a caso che non spedisca bagaglio»;
   tale grave violazione delle più elementari norme comuni sulla sicurezza dell'aviazione civile appare ancora più inquietante, secondo l'interrogante, se si considera l'attuale panorama internazionale di rischio terroristico e l'allerta massima che i sistemi di sicurezza dovrebbero adottare in risposta alle minacce e ai gravissimi attentati degli ultimi mesi;
   come è noto, con il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti del 21 luglio 2009, l'Enac è stato designato quale unica autorità responsabile del coordinamento e del monitoraggio dell'attuazione delle norme fondamentali comuni in tema di sicurezza;
   ai sensi degli articoli 10 e 11 del regolamento (CE) 300/2008, l'Enac assicura inoltre la redazione l'attuazione e l'aggiornamento del programma nazionale per la sicurezza dell'aviazione civile e del Programma nazionale per il controllo di qualità della sicurezza dell'aviazione civile, anche attraverso il supporto del Comitato interministeriale per la sicurezza dei trasporti aerei e degli aeroporti (CISA);
   come riportato sul sito dell'Ente nazionale per l'aviazione civile, a seguito dei fatti dell'11 settembre 2001, si è reso altresì necessario garantire misure di prevenzione e controllo severissime, strutturate su standard internazionali e abbinate a un'attività di continuo monitoraggio sull'intera organizzazione del trasporto aereo, e cioè su infrastrutture, gestori, compagnie, scuole di volo, oltre che su passeggeri, bagagli, merci e aeromobili;
   inoltre, sempre sullo stesso sito, si legge testualmente che «garantire la sicurezza del volo e dei passeggeri trasportati, sia durante il volo che a terra, in ambito aeroportuale, è obiettivo primario dell'Enac»;
   per quanto risulta all'interrogante, nonostante, l'Ente nazionale per l'aviazione civile e il gestore aeroportuale Save siano stati messi al corrente della violazione di tali norme di sicurezza, di cui dovrebbero essere i primi garanti, nessun provvedimento è stato adottato per sanzionare tale comportamento altamente lesivo –:  
   se il Ministro interrogato, verificati i fatti esposti in premessa, non ritenga opportuno intervenire nei confronti di Enac per accertare tutte le eventuali responsabilità che dovessero emergere da una mancata attività di vigilanza e controllo sull'applicazione delle misure di security per il trasporto di bagagli, in merito al caso di cui in premessa. (5-07124)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 21 gennaio 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-07124

  In riferimento ai quesiti posti sono state assunte precise informazioni presso l'Ente nazionale per l'aviazione civile (ENAC).
  In data 20 luglio 2015, è pervenuta alla Direzione aeroportuale nord-est lettera non firmata, con la quale veniva segnalata una presunta situazione di irregolarità relativa al trattamento dei bagagli da stiva; alla lettera risultava allegata la copia di una e-mail interna della società ATA (ora WFS-World Flight Services).
  Nell'immediato, la Direzione acquisiva informazioni sommarie da parte dei responsabili della società ATA, in base alle quali veniva esclusa ogni possibilità del configurarsi della situazione ipotizzata.
  Il successivo 11 novembre, sul quotidiano locale La Nuova Venezia veniva pubblicata una lettera con la quale un sedicente lavoratore aeroportuale, firmatosi Mirco Ardizzon, segnalava la presunta irregolarità allegando copia del documento con il quale si permette che un bagaglio venga attribuito a un passeggero diverso rispetto al proprietario; nell'immediatezza, la Direzione aeroportuale effettuava un supplemento di indagine acquisendo notizie dal Capo Scalo della società ATA/WFS circa:
   la conferma dell'inconsistenza dell'episodio segnalato;
   l'inesistenza del nominativo di colui che si firma negli archivi dei dipendenti aeroportuali in possesso di tesserino di identità aeroportuale;
   l'effettuazione di una indagine, in via discreta, anche da parte dell'Ufficio di Polizia di Frontiera, senza luogo a procedere.

  In data 10 dicembre 2015, la Direzione ha acquisito dal Capo Scalo della società WFS, già ATA, copia della documentazione comprovante la regolare attribuzione di tutti i tre bagagli da stiva al seguito di un passeggero di cui, per motivi di privacy, si omette il nome. A ulteriore conferma dell'applicazione delle previste misure di sicurezza, la Direzione aeroportuale ha acquisito copia del record dell'avvenuta riconciliazione del bagaglio da stiva relativo al volo BA 579 del 1o maggio 2015. Da tale ultimo documento si evince che i bagagli identificati da etichette n. BA 158943, n. 158944 e n. 159304, risultano riconciliati con il suddetto passeggero.
  Quanto alla mail interna, ENAC riferisce di aver acquisito interpretazione autentica da parte del responsabile dell'area passeggeri per conto della società di handling e cioè che qualora il 3o bagaglio fosse rientrato nelle misure consentite, lo stesso poteva essere imbarcato quale bagaglio a mano, trattandosi di passeggero viaggiante in business class. Laddove, invece, le dimensioni fossero risultate eccedenti a quelle consentite per il bagaglio a mano, il 3o bagaglio avrebbe dovuto essere caricato a spese della società di handling.
  Sempre in data 10 dicembre 2015, ENAC acquisiva formale comunicazione da parte della società di gestione Save circa l'inesistenza del nominativo Mirco Ardizzon tra gli assegnatari di tessera di identità aeroportuale.
  ENAC ha anche precisato che tutti i bagagli da stiva sono sottoposti a screening con sistema multilivello.
  Infine, ricordo che il predetto ente ha dato indicazioni ai direttori aeroportuali affinché aumentino le attività di vigilanza e controllo effettuate attraverso i propri ispettori aeroportuali, addetti alle verifiche sull'applicazione delle misure di security da parte delle società incaricate. Queste attività si aggiungono a quelle eseguite dal Nucleo Centrale Ispettivo che svolge ulteriori accertamenti in tutti gli scali aperti al traffico commerciale per verificare la rispondenza delle misure di security previste sia dal Piano Nazionale di Sicurezza, sia dalla normativa comunitaria di riferimento.
  Il tema della sicurezza negli aeroporti è oggetto della massima attenzione e il MIT continuerà a monitorare affinché ENAC ponga in essere ogni utile azione per garantire un livello di attenzione negli scali italiani sempre elevato e siano assicurati controlli idonei ed efficaci su viaggiatori e bagagli.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza aerea

aviazione civile

norma di sicurezza