ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07061

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 526 del 20/11/2015
Abbinamenti
Atto 5/11132 abbinato in data 30/05/2017
Firmatari
Primo firmatario: SPADONI MARIA EDERA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 20/11/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SCAGLIUSI EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 20/11/2015
DI STEFANO MANLIO MOVIMENTO 5 STELLE 20/11/2015
SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE 20/11/2015
DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 20/11/2015
GRANDE MARTA MOVIMENTO 5 STELLE 20/11/2015
DI BATTISTA ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE 20/11/2015


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 20/11/2015
Stato iter:
30/05/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 30/05/2017
Resoconto AMENDOLA VINCENZO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
 
REPLICA 30/05/2017
Resoconto SPADONI MARIA EDERA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 20/11/2015

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 30/05/2017

DISCUSSIONE IL 30/05/2017

SVOLTO IL 30/05/2017

CONCLUSO IL 30/05/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07061
presentato da
SPADONI Maria Edera
testo di
Venerdì 20 novembre 2015, seduta n. 526

   SPADONI, SCAGLIUSI, MANLIO DI STEFANO, SIBILIA, DEL GROSSO, GRANDE e DI BATTISTA. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale . — Per sapere – premesso che:
   con il decreto-legge 30 ottobre 2015, n. 174, articolo 8, comma 1, è stata stanziata a decorrere dal 1o ottobre 2015 e fino al 31 dicembre 2015 la spesa di 38.500.000 di euro per iniziative di cooperazione allo sviluppo;
   tali iniziative hanno lo scopo di migliorare le condizioni di vita della popolazione e dei rifugiati e di sostenere la ricostruzione civile in favore di un lungo elenco di paesi;
   il principio di trasparenza stabilisce l'obbligo per tutte le pubbliche amministrazioni di rendere visibile e controllabile il proprio operato;
   per quanto riguarda in particolare la Siria e i Paesi limitrofi, nella relazione illustrativa si legge che si continuerà a sostenere, e quindi a finanziare, l'azione svolta dall'Istituto Agronomico del Mediterraneo di Bari (IAMB) per interventi complementari e sinergici a quelli promossi nell'ambito della piattaforma tematica «Agricoltura e sicurezza alimentare» (Working Group on Economic Recovery and Development del Group of Friends of the Syrian People-GFSP), di cui l'Italia è capofila;
   gli interroganti hanno contattato il citato Istituto Agronomico del Mediterraneo di Bari il quale sostiene che da parte dello stesso al momento è in corso solamente un'attività di assistenza tecnica alla cooperazione italiana per la fornitura di input agricoli a favore delle comunità siriane presenti in Gaziantep (Turchia) da parte dello stesso e tutti i progetti ovviamente non sono attivi sul territorio siriano per il contesto di guerra nel quale si trovano a operare;
   la suddivisione dei fondi per i vari progetti riferiti a ciascun Paese di cui all'elenco del comma 1 dell'articolo 8 non è presente nel decreto, né all'interno della relazione illustrativa né in quella finanziaria per le attività di competenza del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale –:
   quale sia l'ammontare destinato allo Istituto Agronomico del Mediterraneo di Bari per la Siria e i Paesi limitrofi e per quali progetti, alla luce del conflitto in corso. (5-07061)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 30 maggio 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-07061

  Desidero innanzitutto ringraziare l'On. Spadoni per consentirmi di illustrare l'impegno del Governo, per il tramite della Cooperazione italiana, volto ad alleviare le sofferenze del popolo siriano.
  Dall'inizio del conflitto, la Cooperazione Italiana ha destinato alla crisi siriana un contributo complessivo pari a oltre 123 milioni di euro. Gli interventi sono stati realizzati sia attraverso iniziative a favore della popolazione sfollata all'interno del Paese (pari al 27 per cento del totale), sia per sostenere gli sforzi dei Paesi di accoglienza dei rifugiati, in particolare Libano (38 per cento) e Giordania (20 per cento). Una quota minore è stata inoltre destinata ai rifugiati in Iraq (3 per cento) e in Turchia (2 per cento). Infine, circa il 10 per cento delle risorse sono state utilizzate per iniziative di respiro regionale.
  Per quanto riguarda le attività in Siria, la Cooperazione Italiana agisce essenzialmente con interventi, finanziati sia sui fondi ordinari della Cooperazione Italiana che sul Decreto Missioni, di scala limitata ed ad impatto immediato, quali la riabilitazione e ricostruzione di infrastrutture di base (reti idriche/elettriche, strade, scuole, ospedali) ed il sostegno all'erogazione dei servizi pubblici essenziali (sanità, istruzione, gestione dei rifiuti).
  Tra il 2014 e il 2016, l'Italia ha finanziato il Programma del CIHEAM « Agriculture and Livestock Support for the Syrian People (per un valore 2,25 milioni di euro) nel nord ovest della Siria (prevalentemente Idlib, Atarib e Afrin). Per realizzare tale progetto, il CIHEAM opera in remoto con un proprio team da Gaziantep, in Turchia. Tale programma è cofinanziato dalla cooperazione britannica e realizzato in partenariato con le Autorità locali. Nell'ambito di tale iniziativa, è stato costituito un fondo rotativo che permette alle associazioni di tecnici create dal progetto di distribuire sementi, fertilizzanti e vaccini a beneficiari individuati nelle summenzionate aree del Nord della Siria, i quali ripagano parte dei costi degli input e dei servizi (70 per cento-80 per cento) al CIHEAM per ricostituire il fondo.
  Con delibera del 20 febbraio 2017, il Comitato Congiunto per la Cooperazione allo Sviluppo ha approvato un ulteriore contributo di 1.3 milioni di euro al CIHEAM per la realizzazione della III fase di questo Programma, con l'obiettivo di sostenere la resilienza delle comunità rurali in Siria, nonché di aumentare la produzione agricola e zootecnica ed il reddito delle loro famiglie, attraverso la fornitura di materiali e prodotti agricoli, servizi ed assistenza tecnica in collaborazione con le Amministrazioni Locali.
  L'area di intervento è quella delle regioni nel Nord Est e Nord Ovest della Siria, nei distretti ove saranno presenti condizioni di relativa sicurezza. Le principali attività previste attraverso il fondo rotativo includono:
   Distribuzione di materiali e prodotti agricoli per le colture;
   Distribuzione di mangimi e medicinali veterinari agli allevatori;
   Supporto all'irrigazione nel Nord Est della Siria e distribuzione di attrezzature irrigue;

  Inoltre, è previsto il rafforzamento dei servizi veterinari locali ed esecuzione di vaccinazioni pianificate assieme alle Amministrazioni locali; il miglioramento dei servizi agli agricoltori (i.e. trattamenti fitosanitari); la formazione per tecnici e Amministrazioni locali, attraverso il sistema della formazione a distanza (e-learning) e quello dell'assistenza tecnica in remoto.
  L'iniziativa, continuerà ad essere gestita «in remoto» da una base del progetto a Gaziantep in Turchia, per quanto riguarda l'area Nord Ovest; e da un'altra a Beirut in Libano, per la parte riguardante il Nord Est della Siria. Essa sarà indirizzata a circa 5.000 beneficiari diretti: tra questi figurano il personale tecnico e amministrativo del progetto, il personale delle amministrazioni locali, nonché agricoltori e veterinari. Considerando anche le loro famiglie, saranno in totale circa 35.000 le persone a beneficiare indirettamente del progetto.
  Il Programma è in linea con gli impegni presi dall'Italia nell'ambito delle Conferenze di Londra (febbraio 2016) e di Bruxelles (aprile 2017), dove la cooperazione italiana ha previsto interventi per complessivi 400 milioni di dollari per il triennio 2016-2018, destinato sia ad attività d'emergenza che ad interventi di resilienza e rilancio economico-sociale in Siria e nei Paesi della regione.
  Desidero concludere la mia risposta richiamando il comunicato finale del Vertice G7 di Taormina, nel quale non poteva mancare un importante riferimento alla Siria e all'impegno dei Sette di contribuire ai costi della ricostruzione una volta che una transizione politica credibile sarà avviata.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

aiuto allo sviluppo

cooperazione tecnica

condizioni di vita