Legislatura: 17Seduta di annuncio: 516 del 06/11/2015
Primo firmatario: GRIBAUDO CHIARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 05/11/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma TARICCO MINO PARTITO DEMOCRATICO 05/11/2015 NARDUOLO GIULIA PARTITO DEMOCRATICO 05/11/2015 LAVAGNO FABIO PARTITO DEMOCRATICO 05/11/2015 GNECCHI MARIALUISA PARTITO DEMOCRATICO 05/11/2015 DAMIANO CESARE PARTITO DEMOCRATICO 05/11/2015 ALBANELLA LUISELLA PARTITO DEMOCRATICO 05/11/2015 BARUFFI DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO 05/11/2015 BOCCUZZI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 05/11/2015 CASELLATO FLORIANA PARTITO DEMOCRATICO 05/11/2015 CUOMO ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 05/11/2015 DI SALVO TITTI PARTITO DEMOCRATICO 05/11/2015 GIACOBBE ANNA PARTITO DEMOCRATICO 05/11/2015 INCERTI ANTONELLA PARTITO DEMOCRATICO 05/11/2015 MAESTRI PATRIZIA PARTITO DEMOCRATICO 05/11/2015 MARTELLI GIOVANNA PARTITO DEMOCRATICO 05/11/2015 MICCOLI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 05/11/2015 PARIS VALENTINA PARTITO DEMOCRATICO 05/11/2015 PICCOLO GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 05/11/2015 ROSTELLATO GESSICA PARTITO DEMOCRATICO 05/11/2015 ROTTA ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO 05/11/2015 SIMONI ELISA PARTITO DEMOCRATICO 05/11/2015 TINAGLI IRENE PARTITO DEMOCRATICO 05/11/2015 ZAPPULLA GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 05/11/2015
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 05/11/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 19/11/2015 Resoconto BELLANOVA TERESA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI) REPLICA 19/11/2015 Resoconto GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 06/11/2015
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 19/11/2015
DISCUSSIONE IL 19/11/2015
SVOLTO IL 19/11/2015
CONCLUSO IL 19/11/2015
GRIBAUDO, TARICCO, NARDUOLO, LAVAGNO, GNECCHI, DAMIANO, ALBANELLA, BARUFFI, BOCCUZZI, CASELLATO, CUOMO, DI SALVO, GIACOBBE, INCERTI, PATRIZIA MAESTRI, MARTELLI, MICCOLI, PARIS, GIORGIO PICCOLO, ROSTELLATO, ROTTA, SIMONI, TINAGLI e ZAPPULLA. —
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico
. — Per sapere – premesso che:
secondo le linee guida del piano strategico per i prossimi anni annunciato dalla, società Michelin Italiana si profilano, a fronte di ipotizzati investimenti per 180 milioni di euro entro il 2020, ben 578 esuberi di personale, su un totale di 4.300 addetti, distribuiti nelle diverse sedi di Cuneo, Alessandria, Fossano (CN), Torino, Roma e Tribano (PD);
il principale sacrificio occupazionale dovrebbe riguardare l'impianto di Fossano (CN), con la chiusura totale dello stabilimento e un esubero di 400 lavoratori, ma esuberi per 120 unità su 400 addetti si produrranno anche nell'impianto di Torino, ad Alessandria con 30 esuberi su 810 addetti e a Tribano (PD) con 28 esuberi;
la società ha chiuso il 2014 con un fatturato di 1,7 miliardi di euro e con una predominante proiezione internazionale, tenuto che già oggi almeno il 90 per cento della produzione è destinata all'estero;
nonostante tali performance e nonostante l'annunciato piano di investimenti, la società ha annunciato che non vi sarebbero possibilità di ricollocazione interna del personale in esubero, prefigurando indefinite ipotesi di ricollocazione esterna o di ricorso alla cassa integrazione;
a fronte di tali intenzioni, i lavoratori dello stabilimento di Fossano hanno bloccato per alcune ore il traffico sulla statale 28, in Piemonte, e sono state annunciate ulteriori manifestazioni e mobilitazioni –:
quali iniziative intendano adottare al fine di scongiurare la perdita occupazionale annunciata dalla società Michelin italiana, a tal fine adoperandosi affinché si attivi, nel più breve tempo possibile, un tavolo di confronto tra l'impresa, le organizzazioni sindacali e le istituzioni locali. (5-06897)
Le interrogazioni vertono tutte sulle ricadute occupazionali conseguenti al nuovo piano industriale annunciato dalla società Michelin Italia, pertanto fornirò per esse una trattazione congiunta.
Preliminarmente, faccio presente che la società Michelin Italia è stata interessata negli ultimi anni da una profonda ristrutturazione aziendale realizzata attraverso investimenti da parte della medesima società e il ricorso agli ammortizzatori sociali. In particolare con decreto del Ministero del lavoro del 12 novembre 2009 è stato autorizzato il trattamento di integrazione salariale per il periodo dal 1° luglio 2009 al 30 giugno 2011. Successivamente, in conseguenza della complessità dei processi produttivi e della continua evoluzione tecnologica del mercato che hanno reso molto difficoltosa la completa realizzazione del predetto programma di ristrutturazione, la società ha richiesto la proroga del trattamento di integrazione salariale per ulteriori due anni. La proroga è stata autorizzata dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, prima con il decreto n. 64585 del 5 marzo 2012 per il periodo dal 1o luglio 2011 al 30 giugno 2012 e, poi, con il decreto n. 76542 del 31 ottobre 2013 per il periodo dal 1o luglio 2012 al 30 giugno 2013.
Lo scorso 3 novembre, Michelin Italia, al fine di migliorare la competitività delle sedi del gruppo presenti in Europa, ha annunciato la presentazione di un nuovo piano strategico, per il periodo 2016-2020. Tale piano, che prevede un investimento in Italia di 180 milioni di euro, è focalizzato su tre principali obiettivi:
1) migliorare la competitività e l'efficienza dell'attività produttiva;
2) razionalizzare l'attività dei prodotti semi-finiti;
3) migliorare il servizio al cliente attraverso una riorganizzazione dell'attività logistica.
Tale piano, tuttavia, determinerà:
l'interruzione dell'attività di ricopertura degli pneumatici svolta nel sito di Alessandria che coinvolge circa 80 dipendenti;
la chiusura dello stabilimento di Fossano (CN) dove viene prodotto un rinforzo metallico per gli pneumatici che coinvolge circa 400 dipendenti:
la chiusura dello stabilimento di Tribano (PD) che svolge attività di logistica e coinvolge, oltre a 28 dipendenti della società, circa 100 lavoratori dell'indotto;
la soppressione del magazzino dello stabilimento di Torino dove sono impiegati 120 dipendenti, a fronte del rafforzamento di centri di smistamento più piccoli.
Nel rilevare che, ad oggi, non è stato richiesto al Ministero del lavoro e delle politiche sociali alcun incontro per l'esame della situazione occupazionale, faccio presente che il Ministero dello sviluppo economico – interessato della questione – ha assicurato la più ampia disponibilità ad aprire un tavolo di confronto con tutte le parti coinvolte. A tale proposito sono stati avviati i necessari contatti con i rappresentati delle parti al fine di concordare le modalità del confronto che, come richiesto da società e organizzazioni sindacali, si svolgerà, in una prima fase, nelle opportune sedi sindacali e poi, ove richiesto, presso il Ministero dello sviluppo economico. Al riguardo, informo che nel corso del primo incontro, che si è svolto lo scorso 16 novembre presso l'Unione industriale di Torino, le parti sociali hanno avviato il confronto sul predetto piano industriale ed hanno concordato di rinviarne il prosieguo alle date del 24 novembre e del 2 dicembre.
Da ultimo, posso assicurare la massima attenzione e la presenza costante del Ministero che rappresento, in occasione dell'eventuale tavolo di confronto ministeriale in ordine alla vicenda posta all'attenzione con gli odierni atti parlamentari, al fine di individuare le soluzioni più idonee per salvaguardare i livelli occupazionali della società in parola.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):soppressione di posti di lavoro