ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06886

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 515 del 04/11/2015
Firmatari
Primo firmatario: GALGANO ADRIANA
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 04/11/2015


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 04/11/2015
Stato iter:
28/01/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/01/2016
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 28/01/2016
Resoconto GALGANO ADRIANA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 04/11/2015

SOLLECITO IL 15/01/2016

DISCUSSIONE IL 28/01/2016

SVOLTO IL 28/01/2016

CONCLUSO IL 28/01/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06886
presentato da
GALGANO Adriana
testo di
Mercoledì 4 novembre 2015, seduta n. 515

   GALGANO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   nel mese di luglio 2014 è stato sottoscritto ad Arezzo, dagli assessori regionali alle infrastrutture e ai trasporti della regione Toscana Vincenzo Ceccarelli e della regione Umbria Silvano Rometti, l'accordo tra la Toscana e l'Umbria per la realizzazione di uno studio di fattibilità della stazione Medioetruria per l'alta velocità sul tracciato della direttissima Roma-Firenze;
   tale stazione, già prevista nei piani dei trasporti delle due regioni, dovrebbe servire un bacino di un milione di persone tra Umbria e bassa Toscana, riguardante le province di Arezzo, Siena e Perugia, e dovrebbe intercettare almeno il 10-12 per cento dei circa 180 treni transitanti ogni giorno su questa tratta;
   l'intesa sottoscritta, oltre a prevedere la realizzazione di uno studio di fattibilità della stazione sia dal punto di vista strutturale che economico, con il calcolo dei costi e benefici, nonché con l'indicazione con precisione del punto in cui sarà realizzata qualora il progetto venisse accettato, ha stabilito il varo di uno specifico tavolo tecnico composto da rappresentanti di entrambe le regioni per effettuare i primi approfondimenti sulla questione;
   sebbene l'accordo non faccia riferimento alla possibile ubicazione della stazione, questa dovrebbe comunque essere realizzata in Valdichiana, circoscritta nel territorio tra Chiusi e Arezzo. «La nuova stazione proposta — si legge nell'accordo — dovrà essere localizzata in un punto che presenti idonee caratteristiche di accessibilità possibilmente multimodali rispetto al bacino di traffico da servire». Dovrà, quindi, essere un punto strategico rispetto alla rete ferroviaria, ma anche in relazione a quella stradale, possibilmente correlato agli interventi di potenziamento in corso, tra cui quelli legati al completamento della «Due mari». «Quel che è certo — ha commentato l'assessore toscano Ceccarelli — è che di questa fermata potranno beneficiarne sia i cittadini umbri, che quelli di Arezzo e Siena, ma credo che potrà avere ripercussioni positive anche per i grossetani»;
   per l'assessore regionale ai trasporti della regione Umbria Silvano Rometti «il protocollo rappresenta un ulteriore passo avanti nell'attuazione delle scelte compiute con il piano dei trasporti e in questo quadro la nuova stazione sulla direttrice Roma-Firenze, a servizio dell'alto Lazio, dell'Umbria e della bassa Toscana, costituisce una scelta strategica per la nostra regione. L'Umbria non può e non deve rimanere isolata dai collegamenti ferroviari che sono il futuro della mobilità, come più volte ribadito dalla stessa Unione europea. Da tempo c’è stato un proficuo lavoro con il Governo, con le istituzioni interessate ed incontri pubblici per rendere concreta la realizzazione della nuova stazione Medioetruria, di cui ora andranno meglio definiti progettazione, modalità e costi perché possa diventare un efficace snodo strategico del sistema dei trasporti, collegato alle principali vie di comunicazione nazionali e capace di intercettare un numero congruo di treni ad alta velocità sulla direttrice Roma-Milano». «Al momento però — ha aggiunto l'assessore — resta tutto da definire: tempi, costi, localizzazione e progettazione verranno definiti solo nei prossimi mesi. Dobbiamo pensare ad una logica di insieme che vada fuori dai confini della nostra regione. Queste sono strutture di grande impatto non solo economico e infrastrutturale, ma anche turistico»;
   la realizzazione della nuova stazione ferroviaria Medioetruria sulla linea dell'alta velocità Firenze-Roma dovrebbe rappresentare uno snodo strategico per le regioni Umbria e Toscana per sostenere lo sviluppo dei rispettivi territori, delle imprese e del turismo, nonché per garantire servizi più efficienti per la mobilità dei cittadini;
   l'esempio di Medioetruria vanta un precedente significativo. Da circa un anno è infatti operativo a Reggio Emilia Mediopadana, l'unico scalo viaggiatori intermedio tra le stazioni di Bologna e Milano, costato circa 70 milioni di euro, mentre il costo ipotizzabile per la fermata toscana dovrebbe essere di poco più della metà. Attualmente sia Trenitalia sia Nuovo trasporto viaggiatori servono la stazione Mediopadana con diversi collegamenti al giorno attraverso treni ad alta velocità. La realizzazione di Medioetruria dovrebbe svolgere la stessa funzione, collocandosi come unico scalo di alta velocità intermedio tra Roma e Firenze e servendo un bacino potenziale di un milione di persone;
   secondo l'intesa raggiunta nel luglio 2014, è stato conferito a settembre 2014 l'incarico per studiare la fattibilità trasportistica e commerciale di questa opera infrastrutturale, i cui risultati avrebbero dovuto essere prodotti entro gennaio 2015, ed è stato richiesto al Governo di inserirla nel XII allegato alle infrastrutture, in cui si fissano le priorità concordate tra Governo e regioni;
   nel mese di dicembre 2014 si è insediato il tavolo tecnico composto da rappresentanti delle regioni Umbria e Toscana, delle università di Perugia, Siena e Firenze e di Rete ferroviaria italiana, che entro qualche mese, compiute le dovute valutazioni e approfondimenti, avrebbe dovuto indicare il luogo più idoneo in Valdichiana per la realizzazione della nuova stazione ferroviaria Medioetruria sulla linea dell'alta velocità Firenze-Roma;
   compito del tavolo incaricato della fattibilità del progetto per la realizzazione della nuova stazione ferroviaria sulla linea dell'alta velocità Firenze-Roma è valutare se Umbria e bassa Toscana possano legittimamente ambire ad uno scalo che potrebbe rivelarsi strategico per un territorio oggi tagliato fuori dai collegamenti veloci Nord-Sud e dall'evoluzione del trasporto ferroviario;
   durante la presentazione del tavolo tecnico, l'assessore alle infrastrutture e ai trasporti della regione Umbria Rometti ha spiegato che «la nuova stazione sulla direttrice Roma-Firenze presumibilmente sorgerà nel tratto tra Chiusi e Arezzo, sarà a servizio dell'alto Lazio, dell'Umbria e della bassa Toscana, in un'area importante per entrambi i territori». Le ipotesi sono essenzialmente due: la prima, preferita dalle istituzioni regionali, riguarda il tratto tra Rigutino e Arezzo, quindi molto vicino al capoluogo toscano; la seconda, invece, molto più vicino a Chiusi, come chiedono a gran voce molti sindaci delle province di Perugia e Siena;
   spetterà, quindi, al tavolo tecnico determinarne la collocazione ottimale sulla base di valutazioni di carattere trasportistico, di accessibilità generale ed in relazione all'attuale rete ferroviaria, stradale ed alle sue prospettive di potenziamento e sviluppo nell'ambito interessato, tra cui la E78;
   il 14 maggio 2015 a Firenze, alla presenza dei rappresentanti delle regioni Umbria e Toscana, si è riunito il tavolo tecnico e, per la prima volta, alla riunione hanno partecipato rappresentanti ai massimi livelli dei due gestori delle linee dell'alta velocità: Vincenzo Soprano, amministratore delegato di Trenitalia, ed Emanuele De Santis e Francesco Fiore, dirigenti di Ntv, Nuovo trasporto viaggiatori;
   da un'analisi delle potenzialità del nuovo scalo è emerso come il bacino di interesse della stazione, pari a circa due milioni e mezzo di potenziali utenti, avrebbe dimensioni analoghe a quello della stazione Mediopadana che è stata realizzata in Emilia-Romagna. Ed anche per questo il progetto per la realizzazione della stazione Medioetruria, il nuovo scalo intermedio tra Firenze e Roma, incontra il pieno interesse dei due operatori dell'alta velocità, Trenitalia e Ntv. I rappresentanti di Rete ferroviaria italiana hanno sottolineato «l'interesse a tutti i progetti di sviluppo finalizzati a migliorare la qualità dei servizi ferroviari e a promuovere il riequilibrio del rapporto modale fra gomma e ferro. Per questo mettiamo a disposizione le competenze tecniche utili a sostenere la realizzazione di questo progetto»;
   a questo primo riscontro seguiranno altri approfondimenti volti a comprendere meglio non solo le dimensioni del bacino per i residenti, ma anche la sua attrattività sotto il profilo turistico. In parallelo il tavolo tecnico continuerà a lavorare sulla possibile localizzazione della stazione: l'esito conclusivo dei lavori del tavolo, infatti, consisterà nell'individuazione di alcuni siti di cui si evidenzieranno potenzialità e criticità;
   secondo quanto affermato dalla presidente della regione umbra Catiuscia Marini nel mese di dicembre 2014, in occasione dell'insediamento del tavolo tecnico, «il collegamento all'alta velocità ha un interesse strategico per l'Umbria, è uno snodo fondamentale per il futuro della regione, per la mobilità dei cittadini, per le imprese e per il turismo. L'alta velocità rappresenta uno strumento indispensabile per rompere l'isolamento dell'Umbria verso l'esterno e, soprattutto, verso Milano ed il Nord del Paese. La realizzazione di Medioetruria consentirà di superare questo gap infrastrutturale, mettendo in condizione gli utenti di raggiungere agevolmente il capoluogo e di dirottare su questa tratta ferroviaria i turisti che, per 1'85 per cento, gravitano sull'asse Perugia, Assisi, Trasimeno. Sarà di fondamentale importanza anche per la scelta delle sedi universitarie, in parte dipendenti dai servizi ferroviari offerti e dai collegamenti con altre infrastrutture, tra cui quelle aeroportuali»;
   l'accordo sul progetto dello Medioetruria ha sollevato, tuttavia, alcune voci di dissenso da parte alcune istituzioni dell'Umbria e da parte del «Comitato ultimo treno» che, in alternativa, propone di valorizzare la linea trasversale Ancona-Perugia-Roma, con transito interno all'aeroporto di Perugia;
   le critiche riguarderebbero il fatto che la regione Toscana userebbe l'accordo con l'Umbria per rafforzare il proprio sistema ferroviario regionale a danno di quello umbro, che vedrebbe gran parte del territorio tagliato fuori dalle ricadute positive derivanti dal passaggio dei convogli dell'alta velocità;
   inoltre, la spesa dell'opera infrastrutturale pari a 30 milioni di euro è soltanto un'ipotesi e potrebbe addirittura crescere in fase di realizzazione: tutto ciò per avere una stazione dell'alta velocità a circa 50 chilometri da Perugia (che potrebbe rivelarsi un'ulteriore opera inutile ai fini dello sviluppo infrastrutturale dell'Umbria;
   il 3, novembre 2015 si è riunito il tavolo tecnico, cui partecipano gli assessori ai trasporti delle due regioni, Chianella per l'Umbria e Ceccarelli per la Toscana, esponenti dell'Università di Perugia e Siena e di Rete ferroviaria italiana, che ha presentato ai sindaci dei comuni interessati, ai rappresentanti delle camere di commercio ed a delegati di Trenitalia, Ntv e Rfi le risultanze dello studio effettuato con le valutazioni circa le potenzialità del bacino di utenza interessato e la possibile localizzazione della nuova stazione. Le ipotesi portate avanti si sono ridotte da cinque a due: la nuova stazione, costo stimato 40 milioni di euro, dovrebbe sorgere a Rigutino, nel comune di Arezzo, o a Creti, nel comune di Cortona. La proposta dovrà, ora, essere vagliata dal Ministero per la decisione definitiva –:
   se non si ritenga opportuno avviare una riflessione, a fronte delle risultanze dello studio del tavolo tecnico sulla Medioetruria e dei dati relativi alla Mediopadana cui si fa continuo riferimento come termine di paragone per il progetto Medioetruria e che sono risultati di molto inferiori ai 2,5 milioni di passeggeri ipotizzati, per valutare ipotesi alternative rispetto al passaggio dell'alta velocità in Umbria considerando anche l'investimento di 40 milioni di euro necessario per realizzare una stazione che sposta traffico e ricadute economiche verso la Toscana.
(5-06886)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 28 gennaio 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-06886

  Sulla base di valutazioni di carattere trasportistico, di accessibilità generale e in relazione all'attuale rete ferroviaria/stradale, al momento sono state individuate 5 posizioni possibili per la realizzazione della stazione Medioetruria: Arezzo e Chiusi nelle attuali stazioni sfruttando le interconnessioni con la linea lenta; Rigatino, a sud di Arezzo, lungo la linea AV a una distanza di circa 100 m dalla linea lenta, con possibilità quindi di realizzare l'interscambio ferro-ferro; Valdichiana (Farneta) al km +175 della linea direttissima, baricentrica rispetto al bacino senese e al bacino perugino e in corrispondenza alla SP 28; Chiusi Sud situata a circa 1.2 km dall'attuale stazione.
  Occorre rilevare che siamo nella fase di uno studio preliminare in grado di individuare possibili e ottimali posizioni per la realizzazione di una stazione lungo la linea Alta Velocità Roma-Firenze nel tratto Arezzo-Chiusi; pertanto, uno specifico studio dei costi benefici diventerà parte integrante di un eventuale studio di fattibilità.
  Sotto il profilo tecnico, i consulenti della regione Umbria hanno sviluppato uno studio finalizzato a individuare la popolazione di regione Toscana e regione Umbria potenzialmente servita dalla stazione Medioetruria nelle posizioni individuate. Da tale studio emerge che la popolazione potenzialmente servita dalla stazione AV Medioetruria risulta essere: per Arezzo attuale circa 2,6 mln persone, per Rigutino circa 3 mln di persone, per Valdichiana 2,65 mln di persone, per Chiusi attuale e Chiusi Sud circa 2.4 mln di persone. Tale dato, di carattere puramente indicativo in quanto riconducibile all'intera popolazione residente, non è confrontabile con l'effettivo utilizzo dell'attuale stazione Mediopadana, oggi pari a circa 2000 persone/giorno. Peraltro, gli studi preliminari condotti per individuare la posizione ottimale della stazione Mediopadana lungo la linea AV Bologna-Milano indicavano la città di Parma.
  Essendo la linea Firenze-Roma la più vicina linea AV all'Umbria, per collegare questa regione alla rete AV non si intravede altra soluzione se non quella di individuare una stazione lungo la medesima linea, che dista nell'ipotesi più favorevole e vicina circa 50 km (soluzione Valdichiana-Farneta).
  RFI riferisce anche sull'esito di alcune considerazioni rispetto alla circolazione. Innanzi tutto, nell'ipotesi di sfruttare le attuali stazioni con l'utilizzo delle interconnessioni presenti, si registrerebbe un allungamento del tempo di percorrenza di +11’ per Arezzo e +13’ per Chiusi. Invece, per quanto concerne l'utilizzo di una nuova infrastruttura, le analisi svolte hanno evidenziato un perditempo di +5.5’ per una sosta di 2’ come nel caso della stazione Mediopadana.
  Come è noto, RFI ha riportato al tavolo di lavoro una stima di massima per la realizzazione di una nuova infrastruttura che ammonta a 40 mln di euro. Resta inteso che l'ipotesi di utilizzo dell'infrastruttura esistente, nel caso di Chiusi e Arezzo, comporta comunque interventi infrastrutturali e impiantistici (adeguamento h55 delle banchine, impianti informazione al pubblico) di dimensioni non trascurabili, dell'ordine di 2-4 milioni di euro. Alcuni di questi interventi sono già inseriti nel Piano Commerciale di RFI.
  Confermo che ogni valutazione del Governo potrà avvenire quando sarà definito uno stadio più avanzato degli approfondimenti in corso.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione del consumatore

trasporto ferroviario

rete ferroviaria