ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06885

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 515 del 04/11/2015
Firmatari
Primo firmatario: MONCHIERO GIOVANNI
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 04/11/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 04/11/2015
Stato iter:
05/11/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 05/11/2015
Resoconto MONCHIERO GIOVANNI SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 05/11/2015
Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 05/11/2015
Resoconto MONCHIERO GIOVANNI SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 05/11/2015

SVOLTO IL 05/11/2015

CONCLUSO IL 05/11/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06885
presentato da
MONCHIERO Giovanni
testo di
Mercoledì 4 novembre 2015, seduta n. 515

   MONCHIERO. – Al Ministro della salute. – Per sapere – premesso che:
   l'Italia ha assunto impegni internazionali nell'ambito dell'implementazione delle politiche vaccinali e del raggiungimento di coperture vaccinali sufficienti per debellare malattie infettive pericolose;
   attualmente è in discussione presso il gruppo interregionale sanità pubblica e screening della Conferenza Stato-regioni la bozza del nuovo piano di prevenzione vaccinale 2016-2018 per il quale lo stesso organo ha espresso, in data 14 ottobre 2015, un parere favorevole subordinato ad alcune specificazioni e alla copertura economica;
   in data 27 ottobre 2015 è stato pubblicato su Il Sole 24 ore Sanità, un articolo che, ad avviso dell'interrogante, contiene affermazioni che non sembrano adeguatamente supportate da dati scientifici e che potrebbero screditare l'azione intrapresa dal Governo nel campo delle vaccinazioni;
   sopraddette affermazioni, di fatto pregiudicano la credibilità professionale, scientifica e istituzionale di coloro che hanno partecipato alla stesura della bozza di piano nazionale della prevenzione vaccinale 2016-2018, i cui contenuti sono stati approvati all'unanimità dalla Conferenza Stato-regioni il 22 ottobre 2015, salvo rinviare al 5 novembre la discussione finale, per verifiche di carattere tecnico sulla copertura finanziaria dello stesso;
   la bozza è stata, infatti, elaborata dal gruppo di lavoro per le strategie vaccinali costituito dal Ministro interrogato presso il Consiglio superiore di sanità. Per la stesura della bozza hanno fornito il loro contributo la Società italiana di pediatria, la Società italiana di medicina preventiva e sanità pubblica, la Federazione italiana dei medici pediatri e la Federazione italiana dei medici di medicina generale. Il lavoro intenso del gruppo ha portato ad un piano inviato dal Ministro alle regioni ai primi di luglio 2015;
   in data 30 ottobre 2015 è stata pubblicata, sempre su Il Sole 24 ore Sanità, una risposta sottoscritta dai più alti vertici istituzionali e scientifici nazionali e regionali, nella quale si evidenzia il pericolo che la diffusione di affermazioni analoghe comporta per la sanità pubblica e quindi per la salute dei cittadini –:
   se non ritenga necessario intraprendere iniziative a tutela della credibilità delle istituzioni sanitarie coinvolte e se, parallelamente, non ritenga opportuno avviare ulteriori campagne di comunicazione che informino correttamente la popolazione sull'opportunità di ricorrere allo strumento della vaccinazione a tutela della salute personale e del benessere collettività. (5-06885)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 5 novembre 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-06885

  La 65a Assemblea Mondiale della Sanità ha approvato il Piano d'Azione Globale per le Vaccinazioni 2011-2020.
  Tale piano globale è stato contestualizzato, con riguardo all'Europa, con il Piano d'Azione Europeo per le Vaccinazioni 2015-2020 (EVAP).
  L'EVAP è lo strumento per l'implementazione della visione, espressa dal «Decalogo delle vaccinazioni», di un mondo in cui ogni individuo possa godere di una vita libera dalle malattie prevenibili da vaccinazione, grazie alla disponibilità dei vaccini, che deve essere garantita dalle Autorità Sanitarie, e ad una politica coerente con gli obiettivi di «Health 2020».
  Proprio a partire dall'EVAP, il Gruppo Interistituzionale di lavoro «Strategie vaccinali», individuato dal Ministro della salute e istituito nell'ambito del Consiglio Superiore di sanità, nel quale sono rappresentate tutte le Istituzioni coinvolte nelle strategie vaccinali, ha predisposto una bozza di Piano Nazionale per la Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2016-2018, in cui è incluso il nuovo Calendario nazionale delle vaccinazioni.
  Scopo del documento è «l'armonizzazione delle strategie vaccinali in atto nel Paese, al fine di garantire alla popolazione, indipendentemente da luogo di residenza, reddito e livello socio-culturale, i pieni benefici derivanti dalla vaccinazione, intesa sia come strumento di protezione individuale che di prevenzione collettiva, attraverso l'equità nell'accesso a vaccini di elevata qualità, anche sotto il profilo della sicurezza, e disponibili nel tempo (prevenendo, il più possibile, situazioni di carenza), e a servizi di immunizzazione di livello eccellente».
  Nel PNPV sono stati individuati 6 priorità (1. Mantenere lo stato «Polio free»; 2. Perseguire gli obiettivi del Piano nazionale per l'eliminazione del morbillo e della rosolia e rafforzare le azioni per l'eliminazione; 3. Garantire l'offerta attiva e gratuita delle vaccinazioni, l'accesso ai servizi e la disponibilità dei vaccini; 4. Prevedere azioni per i gruppi di popolazione difficilmente raggiungibili e con bassa copertura vaccinale; 5. Elaborare un Piano di comunicazione istituzionale sulle vaccinazioni), coerenti con le raccomandazioni dell'Ufficio Regionale Europeo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità espresse nell'EVAP, ed una serie di obiettivi specifici.
  In esso, inoltre, è stato disegnato un percorso per il raggiungimento di detti obiettivi, ed è previsto un processo di monitoraggio e valutazione attraverso indicatori.
  In particolare, oltre a sviluppare o aggiornare le azioni, nel nuovo PNPV si vuole stimare il costo della mancata vaccinazione, oltre che dell'intervento vaccinale nella sua completezza, e insieme ai bisogni si vogliono individuare fonti di risorse derivanti anche da un meccanismo premiante le realtà che davvero si impegnano per un cambiamento in positivo delle attività vaccinali.
  Al tempo stesso, il documento sottolinea il valore etico e sociale delle vaccinazioni, e quanto fondamentale sia la condivisione della consapevolezza della loro efficacia nel determinare un guadagno di salute, «in primis» tra tutti gli operatori sanitari, oltre che nella popolazione generale.
  Tale obiettivo è raggiungibile solo con interventi formativi ed educativi mirati, attuati nelle scuole di ogni ordine e grado e nei piani formativi universitari e specialistici delle discipline medico-sanitarie.
  Viene affrontato anche il tema della comunicazione da parte dei medici del Servizio Sanitario Nazionale ai propri assistiti e la comunicazione da parte delle Istituzioni centrali, che dovranno essere improntate alla trasparenza e alla profonda conoscenza dei contenuti del PNPV e dei suoi presupposti tecnico-scientifici.
  Tra le altre iniziative, segnalo che questo Ministero partecipa ad un tavolo interistituzionale con il MIUR, dove si discutono i temi da introdurre e come includerli nei correnti programmi formativi.
  Ai lavori del citato Gruppo Interistituzionale ha preso parte, tra gli altri, anche il coordinatore del Gruppo Interregionale Sanità Pubblica e Screening, in qualità di rappresentante delle Regioni.
  Il documento in bozza è stato predisposto secondo modalità che garantissero la massima trasparenza del processo e il perseguimento della piena armonia tra tutti gli attori.
  A tale scopo, una volta predisposto dal Gruppo, esso è stato sottoposto al parere del Consiglio Superiore di Sanità, che lo ha approvato nella seduta del 9 giugno 2015, e poi inviato, per la condivisione dei contenuti, al Coordinamento Interregionale della Prevenzione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica sanitaria

malattia

sanita' pubblica