ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06853

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 514 del 03/11/2015
Firmatari
Primo firmatario: GALLINELLA FILIPPO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 03/11/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 03/11/2015
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 03/11/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 03/11/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 03/11/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06853
presentato da
GALLINELLA Filippo
testo di
Martedì 3 novembre 2015, seduta n. 514

   GALLINELLA, GAGNARLI e L'ABBATE. — Al Ministro della salute, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   con il decreto ministeriale del 1o giugno 2015, il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ha integrato le norme tecniche del libro genealogico con un piano di gestione e risanamento rivolto alle razze da carne colpite dal virus dell'IBR (rinotracheite infettiva del bovino): «Piano di gestione degli allevamenti dei bovini iscritti ai libri genealogici delle 5 razze italiane da carne finalizzato al risanamento da virus responsabile della rinotracheite infettiva del bovino (IBR)»;
   il suddetto piano è stato messo a punto nel marzo 2015 dall'ANABIC (Associazione nazionale allevatori bovini italiani da carne, che gestisce il libro genealogico delle razze Chianine) e concordato da un apposito tavolo tecnico del quale hanno fatto parte anche rappresentanti del Ministero della salute; esso prevede un monitoraggio sierologico per almeno due anni di tutti gli animali riproduttori sopra i 12 mesi presenti in allevamento; fissa dei limiti di sieropositività e prevede un premio accoppiato per le vacche nutrici iscritte ai libri genealogici e al registro anagrafico, i cui vitelli sono registrati secondo la regolamentazione nazionale e comunitaria;
   l'IBR è una malattia, non trasmissibile all'uomo, causata da un herpesvirus (BHV1) che si manifesta con sintomi respiratori e genitali, febbre, tosse, congiuntivite, caduta, della produzione lattea, aborto, pustole, ipofertilità; sintomi non sempre evidenti poiché l'animale è un portatore latente;
   l'impatto economico sulle imprese è tuttavia rilevante: spese veterinarie, perdita dei capi, aumento degli aborti, ma anche possibili restrizioni commerciali, anche a livello europeo, non valutabili a priori;
   i piani di profilassi di eradicazione dell'IBR sono stati avviati solo in alcune regioni e in maniera disomogenea, pertanto, ad oggi, non sono operativi su tutto il territorio in cui i bovini sono colpiti dalla malattia; ciò crea delle criticità sotto un duplice aspetto: quello delle attività dell'ANABIC, che ha difficoltà a reperire soggetti esenti da IBR da sottoporre al performance test presso i centri genetici gestiti dall'ANABIC e quello relativo ai vincoli commerciali e al blocco della movimentazione degli animali positivi in Italia, anche tra una regione e l'altra, in funzione della presenza del piano di controllo ed eradicazione dell'IBR;
   nelle Marche, ad esempio – regione, insieme all'Umbria, in cui, secondo uno studio condotto dall'IZS di Umbria e Marche e dall'ANABIC, si evidenzia una diffusione dell'IBR che raggiunge l'80 per cento nella razza Chianina e il 64 per cento nella Marchigiana – le prestazioni veterinarie sono a pagamento anche se concomitanti con le profilassi obbligatorie, nonostante le indicazioni contenute nella circolare del Ministero della salute 19 giugno 2015, n. 16330;
   in Campania, a quanto consta agli interroganti, alcune Asl chiedono agli allevatori interessati al piano in oggetto di aderire obbligatoriamente anche piano regionale IBR, mentre i due percorsi risultano, sono separati ed autonomi;
   difficoltà sono state anche riscontrate nella gestione della richieste di adesione ai piani regionali, in quanto numerose Asl, nonostante l'ANABIC abbia messo a disposizione procedure informatiche per consentire alle Asl di monitorare le adesioni, nell'ottica della semplificazione e riduzione degli oneri amministrativi a carico delle amministrazioni e delle aziende, chiedono agli allevatori di inoltrare le richieste di adesione alla stessa Asl regionale;
   questo contesto, specie relativamente ai diversi costi che sono a carico degli allevatori, determina una disparità di trattamento nell'attuazione del piano in questione e, conseguentemente, nell'erogazione del beneficio del sostegno accoppiato accordato con i finanziamenti della PAC agricola –:
   se i Ministri interrogati in base a quanto esposto in premessa e alle evidenti ripercussioni negative di una gestione frammentata e disomogenea del piano di profilassi, sia dal punto di vista degli oneri per gli allevatori, sia da quello del miglioramento della qualità del bestiame, non ritengano opportuno assumere iniziative per quanto di propria competenza per organizzare, la gestione e soprattutto i costi dei prelievi ematici da sottoporre a test sierologico, differenti da regione a regione, anche al fine di non compromettere la gestione del sostegno accoppiato accordato con i finanziamenti della politica agricola comune. (5-06853)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

adesione all'Unione europea

allevamento

malattia animale