ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06783

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 511 del 27/10/2015
Firmatari
Primo firmatario: BRUNO FRANCO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 27/10/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LABRIOLA VINCENZA MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 27/10/2015


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 27/10/2015
Stato iter:
28/10/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 28/10/2015
Resoconto LABRIOLA VINCENZA MISTO
 
RISPOSTA GOVERNO 28/10/2015
Resoconto GIACOMELLI ANTONELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 28/10/2015
Resoconto LABRIOLA VINCENZA MISTO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 28/10/2015

SVOLTO IL 28/10/2015

CONCLUSO IL 28/10/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06783
presentato da
BRUNO Franco
testo di
Martedì 27 ottobre 2015, seduta n. 511

   BRUNO e LABRIOLA. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   nonostante il trend storico di contrazione della corrispondenza tradizionale (quella affrancata con francobolli), il numero delle emissioni filateliche, in Italia come in molti altri Paesi occidentali, rimane elevato;
   il programma di emissioni annuale delle carte-valori postali per il 2015, definito dal Ministero dello sviluppo economico, di concerto con la Consulta filatelica, comprende più di 70 nuovi francobolli, ma il numero definitivo sembra destinato a crescere. Si segnala a questo proposito come la cifra relativa alle emissioni per il 2015 sembrerebbe ben al di sopra delle 40 all'anno e che il Ministero dello sviluppo economico prevede di autorizzare, che fanno parte del programma filatelico;
   quanto sopra conferma, altresì, come, nel quadro più ampio della politica filatelica nazionale, particolare attenzione sia riservata alla valorizzazione del ruolo del francobollo non solo nell'accezione più comune connessa alla funzione di pagamento anticipato di servizi di corrispondenza, ma soprattutto come strumento, di identità civile e promozione culturale ed anche come veicolo dello stile italiano e del made in Italy nel mondo;
   nell'epoca di internet e della comunicazione elettronica, inoltre, il francobollo mantiene intatta la propria validità di testimone della cultura e delle tradizioni di un Paese e per questo è necessario promuoverne l'utilizzo e la conoscenza, in particolare presso le giovani generazioni;
   in questa ottica è del tutto evidente come l'emissione di un francobollo assume una caratura particolare laddove essa va ad intrecciarsi con forti motivazioni sia di carattere storico e culturale, ma anche di sviluppo economico e produttivo attinenti l'oggetto del francobollo stesso;
   è questo il caso della richiesta di emissione di un francobollo celebrativo dei Riti pasquali della Settimana Santa: «Le Perdune — I Misteri di Taranto», promossa dal Circolo filatelico e numismatico «La Persefone Gaia» di Taranto e dall'Arciconfraternita del Carmine di Taranto;
   nel vasto panorama delle ritualità religiose legate alle celebrazioni pasquali nel Sud Italia, i Riti della Settimana Santa tarantina si distinguono per molteplici ragioni di carattere culturale. Ricchissima, infatti, è la bibliografia legata ai Riti tarantini e le ritualità tarantine sono state oggetto di numerose tesi di laurea di primo e secondo livello, in diverse università italiane ed europee, nei corsi di lettere, filosofia, antropologia, economia aziendale, sociologia, scienze religiose, e altro. Il mecenatismo delle stesse confraternite coinvolte e di altre realtà della società civile, ha promosso negli anni, in occasione della preparazione dei Riti, numerosissimi concerti di complessi sinfonici, bandistici e formazioni coreutiche, locali, regionali, nazionali e internazionali, militari e civili, nonché numerosissime mostre di arte figurativa, mostre e concorsi fotografici e cinematografici, concorsi letterari e di arte figurativa nelle scuole di, tutti i livelli. I Riti di Taranto sono comparsi numerose volte in documentari realizzati dal servizio pubblico o da produttori di televisioni commerciali, ininterrottamente, ormai a partire dal documentario realizzato dall'Istituto Luce nel 1949. Si ricordi, fra gli altri, il reportage realizzato nel 1990 dall'emittente inglese BBC. Le Confraternite tarantine con i riti pasquali sono state sempre presenti alle varie Borse del turismo di Milano, Bologna, Foggia. I Riti di Taranto sono comparsi in molte produzioni televisive (sceneggiati e fiction) per la RAI e per le reti Mediaset, e in numerose produzioni cinematografiche, in ultimo il lungometraggio «Il miracolo» del regista Edoardo Winspeare (2004, CliCiak: Primo Premio Sezione Colore; 2003, Premio «Città di Roma» Migliore Film alla Biennale di Venezia; 2003, Premio FEDIC alla Biennale di Venezia);
   nel corso del tempo, tuttavia, è apparsa ancor più evidente l'occasione di sviluppo economico e sociale che i riti pasquali della Settimana Santa possono rappresentare, non solo per la città di Taranto, ma per tutto il suo territorio. Un territorio, non si dimentichi, che vede la propria originaria vocazione allo sviluppo turistico — in ragione delle bellezze paesaggistiche e delle ricchezze e unicità enogastronomiche — pesantemente mortificata da una massiccia presenza industriale che, per converso, non ha saputo creare, almeno a parziale contrappeso, un'accettabile stabilità economica garantita da buoni livelli occupazionali;
   in un contesto nel quale si sta facendo ogni sforzo per cancellare un immagine di Taranto e del suo territorio legata sempre ad eventi negativi (inquinamento ambientale, crisi dell'Ilva, crisi occupazionale) e, ribaltando la tendenza alla rassegnazione ed alla critica, si punta a restituire al capoluogo jonico — culla della «Magna Grecia» — il posto che merita, i riti pasquali della Settimana Santa rappresentano una reale occasione di rinascita;
   l'emissione del francobollo celebrativo dei Riti pasquali tarantini sarebbe un volano importante per l'attivazione di un circuito virtuoso di sicuro impatto dal punto di vista economico, produttivo e sociale sull'intero territorio;
   tale richiesta può essere inserita a pieno titolo, secondo l'interrogante, in quel «progetto Taranto» al quale ha fatto riferimento il Presidente del Consiglio Renzi in occasione dell'approvazione definitiva del decreto-legge n. 1 del 2015 convertito, con modificazioni, dalla legge 4 marzo 2015, n. 20, relativo al risanamento e alla riqualificazione del capoluogo jonico e dell'area circostante, in un quadro di sviluppo più ampio comprendente la cultura, il porto, l'ambientalizzazione dell'area e non più (solo) Ilva;
   una prima richiesta relativa all'emissione del francobollo celebrativo dei riti pasquali tarantini è già stata inoltrata dai soggetti promotori nel 2014, non ricevendo tuttavia, a quanto consta agli interroganti, alcun riscontro dal Ministero dello sviluppo economico;
   la richiesta è stata rinnovata di recente, in modo da pervenire entro il 31 ottobre 2015, al fine di poter costituire — secondo quanto disposto dal Ministero dello sviluppo economico — la base per una limitata integrazione al programma filatelico per il prossimo anno, già definito con le proposte raccolte ed esaminate dal Ministero tra quelle che già pervenute entro il 31 maggio 2015 –:
   quali iniziative intenda intraprendere al fine di contribuire alla promozione del messaggio culturale e di sviluppo economico e produttivo del quale il francobollo è un potente veicolo, con particolare riferimento alla vicenda dell'emissione del francobollo celebrativo dei riti pasquali tarantini sopra descritta. (5-06783)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 28 ottobre 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-06783

  Il Ministero concorda pienamente con quanto espresso nell'interrogazione in ordine al significato che assumono oggi le carte valori postali.
  Il francobollo è uno dei principali strumenti attraverso i quali lo Stato esalta i personaggi e gli aspetti peculiari della propria storia, cultura e tradizione contribuendo a promuoverne la conoscenza e a rafforzarne la memoria. È, inoltre, uno strumento per rendere pubblica la riconoscenza collettiva per quelle organizzazioni e realtà produttive che, per propri meriti, rappresentano ciò che di meglio e positivo la comunità nazionale sa esprimere.
  Tale evidenza si coniuga con il fatto che le carte-valori rappresentano un formidabile veicolo mediatico, poiché, quale strumento che consente l'affrancatura della corrispondenza affidata al servizio postale pubblico, riescono a raggiungere ogni strato della popolazione in ogni angolo della Penisola ed anche oltre i confini nazionali, veicolando i messaggi che sono loro affidati.
  Si evidenzia che il Ministero dello sviluppo economico, quale Amministrazione di riferimento del settore, atteso il ridotto ricorso alla corrispondenza tradizionale che si registra in Italia, come negli altri Paesi occidentali, negli ultimi anni ha sostanzialmente diminuito il volume delle tirature di carte valori postali curando, al contempo, la qualità dei temi e dei soggetti raffigurati.
  L'unica precisazione che appare opportuno fare rispetto alle premesse dell'interrogazione concerne il numero di emissioni per il 2015, che viene indicato in più di 70, mentre nella realtà il numero esatto di emissioni per il corrente anno è 48. Giova ricordare, al riguardo, che ogni emissione può essere composta da più francobolli relativi al medesimo tema.
  Il Ministero dello sviluppo economico, consapevole del valore che i francobolli possono assumere, ha inteso disciplinare adeguatamente il processo che porta alla definizione dei programmi di emissioni di carte valori postali che sinteticamente sono:
   la definizione dei programmi è supportata dalla competenza di un apposito organismo, la Consulta per le emissioni delle carte valori postali e la filatelia;
   ogni cittadino, ente o istituzione può contribuire alla fase di elaborazione dei programmi di emissione, formulando proprie motivate proposte entro alcuni limiti temporali, segnatamente maggio e ottobre di ogni anno;
   l'analisi delle proposte acquisite si attiene ai seguenti criteri di massima: autorizzazione di un numero equilibrato di emissioni; individuazione di emissioni aventi preferibilmente ad oggetto eventi o temi contemporanei, di attualità o rappresentativi di tematiche sociali e culturali rivolte al futuro; commemorazione di personaggi illustri con riferimento a ricorrenze di medio-lungo periodo; possibilità di celebrare eventi, avvenimenti, istituzioni o organizzazioni, limitatamente a situazioni di particolare interesse avendo cura di privilegiare la valenza nazionale ed internazionale delle emissioni; equa distribuzione geografica delle emissioni;
   nel rispetto delle linee che da sempre hanno ispirato la politica filatelica nazionale, tesa ad esaltare ciò che di meglio il Paese offre, le emissioni sono articolate secondo serie predefinite: i celebrativi, i commemorativi, il patrimonio naturale e paesaggistico, il patrimonio artistico e culturale, le eccellenze del sapere, le eccellenze del sistema produttivo ed economico, il senso civico, lo sport, le festività.

  In particolare, la serie «le festività», che si propone di celebrare i più importanti appuntamenti, religiosi e laici che ogni anno scandiscono la vita della comunità nazionale, è quella di riferimento per il francobollo richiamato nell'interrogazione, dedicato ai Riti Pasquali Tarantini.
  Circa, pertanto, del quesito specifico posto evidenzio che:
   la proposta è stata regolarmente acquisita agli atti dell'Amministrazione;
   la stessa, al pari di tutte quelle relative all'anno 2016, sarà posta prossimamente all'attenzione della Consulta per l'emissione delle carte-valori postali e la filatelia;
   le motivazioni presentate a supporto della proposta di emissione saranno debitamente prese in considerazione al momento della definizione del programma 2016, avuto riguardo ai criteri di massima sopra richiamati e alla complessità della ricordata articolazione del programma stesso.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

conservazione del posto di lavoro

manifestazione culturale

produzione cinematografica