ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06780

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 511 del 27/10/2015
Firmatari
Primo firmatario: ASCANI ANNA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 27/10/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 27/10/2015
Stato iter:
06/10/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/10/2016
Resoconto TOCCAFONDI GABRIELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 06/10/2016
Resoconto ASCANI ANNA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 27/10/2015

DISCUSSIONE IL 06/10/2016

SVOLTO IL 06/10/2016

CONCLUSO IL 06/10/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06780
presentato da
ASCANI Anna
testo di
Martedì 27 ottobre 2015, seduta n. 511

   ASCANI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   l'articolo 18, commi da 8 a 8-sexies, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, ha regolato gli stanziamenti per garantire la messa in sicurezza degli edifici scolastici, finanziare misure urgenti in materia di riqualificazione e realizzare nuove strutture scolastiche. Per queste finalità il finanziamento complessivo disposto è stato di 460 milioni e 500 mila euro, articolati in tre diversi stanziamenti, da erogare nel corso del triennio 2014-2016;
   per accedere al finanziamento gli enti locali interessati hanno presentato alle regioni, entro il 15 settembre 2013, i progetti esecutivi di edilizia scolastica immediatamente cantierabili e, di conseguenza, entro il 15 ottobre 2013, le regioni hanno presentato al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca le corrispondenti graduatorie, rese esecutive dal Ministero con il decreto ministeriale 5 novembre 2013, n. 906. Successivamente, il decreto-legge 31 dicembre 2014, n. 192, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2015, n. 11, ha ulteriormente differito dal 30 aprile 2014 al 31 dicembre 2014 il termine per l'affidamento dei lavori di riqualificazione e messa in sicurezza degli istituti scolastici, nonché (dal 30 giugno 2014) al 28 febbraio 2015 quello per l'affidamento dei medesimi lavori nelle regioni nelle quali sono intervenuti provvedimenti di sospensione delle procedure a seguito di contenzioso. Ad oggi, secondo i dati riportati dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca nel proprio sito ufficiale, sono già disponibili, ed approvati dal Comitato interministeriale per la programmazione economica 400 milioni di euro per la riqualificazione e messa in sicurezza degli edifici scolastici di proprietà degli enti locali;
   l'entità del finanziamento, l'ambizione del programma complessivo e la mancanza di una legislazione unitaria in materia, ha determinato il Parlamento, in sede di conversione del decreto legge 12 settembre 2013, n. 104, ad imporre ai Ministeri competenti l'obbligo di relazionare annualmente alle Camere sullo stato di avanzamento degli interventi. Al fine di garantire un controllo sullo stato di avanzamento delle erogazioni promesse, analogamente, la Commissione cultura scienza e istruzione alla Camera, il 4 luglio 2013, ha avviato un'indagine conoscitiva con l'obiettivo di far ripartire l'anagrafe dell'edilizia scolastica, la quale, come noto, ha l'obiettivo di verificare la realizzazione degli interventi avviati, individuare procedure semplificate per l'attuazione dei piani e procedure speciali per affrontare le situazioni di emergenza;
   tuttavia, nonostante gli sforzi adoperati per consentire un adeguato monitoraggio delle attività ministeriali, a fronte degli ultimi dati presentati dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca il 7 agosto 2015 l'ufficio II preposto all'anagrafe dell'edilizia scolastica, programmazione degli interventi ed innovazione, risulta ancora vacante, e si succedono numerose le segnalazioni dei tanti comuni che, pur avendo provveduto secondo quanto previsto dalla lettera della norma, non hanno ancora ricevuto quanto assicurato dal Ministero;
   di base gli uffici tecnici dei comuni (per citarne alcuni: Fabro (Tr), Pietralunga (Pg), Valle di Nera (Pg), Castiglione in Teverina (Vt) ed altri) lamentano tutti la difficoltà di comunicazione con gli uffici competenti della direzione generale per gli interventi in materia di edilizia scolastica, per la gestione dei fondi strutturali per l'istruzione e per l'innovazione digitale. A queste difficoltà, sostanzialmente dovute alle mancate risposte alle PEC, alle e-mail e alle telefonate, si sono aggiunti i ritardi nell'inoltro e nella ricezione della documentazione da caricare sulla piattaforma adibita dal sistema di monitoraggio per l'esecuzione degli adempimenti previsti. Ai ritardi così cumulati non hanno giovato le ulteriori richieste di integrazioni avanzate dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, intempestivamente e a mezzo del solo sistema di monitoraggio informatico (e non anche come espressamente previsto dalle determine ministeriali, tramite PEC), che hanno ingiustificatamente aggravato la fase di rendicontazione delle spese sostenute dagli enti locali, i quali, a tutt'oggi, si trovano nell'impossibilità di saldare i corrispettivi richiesti dalle imprese che, nella maggior parte dei casi, hanno già ultimato i lavori –:
   il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto esposto in premessa e come intenda intervenire, per quanto di competenza, per porvi rimedio. (5-06780)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 6 ottobre 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-06780

  L'Onorevole interrogante evidenzia alcuni ritardi in merito al monitoraggio sullo stato di avanzamento dei recenti interventi di edilizia scolastica, a scapito di alcune amministrazioni comunali. In particolare, riporta difficoltà riscontrate da alcuni enti locali nell'inoltro e nella ricezione della documentazione da caricare sulla piattaforma adibita dal sistema di monitoraggio per l'esecuzione degli adempimenti previsti, nonché difficoltà di comunicazione con gli uffici della direzione generale competente.
  Occorre innanzitutto premettere che il Comitato interministeriale per la programmazione economica ha assegnato, con delibera 30 giugno 2014, n. 22, 400 milioni di euro per il finanziamento di interventi di messa in sicurezza di edifici scolastici a valere sui residui dei Fondi di sviluppo e coesione 2007-2013.
  In ragione della natura dei fondi utilizzati, questo Ministero è tenuto all'inserimento di tutti i dati relativi al monitoraggio e alla rendicontazione dei finanziamenti erogati per la realizzazione degli interventi, derivanti da politiche comunitarie e di coesione, sulla Banca Dati Unitaria del Ministero dell'economia e delle finanze – Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato – Ispettorato Generale per i rapporti finanziari con l'Unione europea.
  Al fine di consentire la comunicazione e il caricamento di tutti i dati è stato, dunque, realizzato un sistema informativo ad hoc tramite il quale gli enti locali, beneficiari delle risorse erogate, hanno potuto procedere direttamente all'inserimento dei dati procedurali e finanziari ed è stato possibile monitorare in tempo reale i lavori realizzati e i vari stati di avanzamento degli stessi.
  Attualmente, sono 1.200 gli enti locali regolarmente registrati sulla piattaforma, che hanno correttamente inserito i dati relativi alle loro procedure. Dei 1.200 enti locali, ben 700 sono stati liquidati alla data del 31 dicembre 2015 e, in particolare, tutti i comuni citati nell'interrogazione – Fabro (TR), Pietralunga (PG), Valle di Nera (PG), Castiglione in Teverina (VT) – risultano già correttamente registrati sul sistema e già liquidati alla data del 31 dicembre 2015.
  Eventuali ritardi, laddove ci siano stati, sono da attribuirsi alla necessità per questo Ministero di verificare la correttezza di tutti i dati inseriti dagli enti locali e, in alcuni casi, come per il citato Comune di Pietralunga, dall'esigenza di attendere il nulla osta da parte della Regione di appartenenza. Tale Comune ha, infatti, operato una modifica del progetto originario presentato e approvato dalla Regione senza, tuttavia, acquisire il preventivo assenso tecnico da parte della stessa. Si è resa necessaria, quindi, una successiva integrazione istruttoria.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza degli edifici

istituto di istruzione

euro