ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06761

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 508 del 22/10/2015
Firmatari
Primo firmatario: PIRAS MICHELE
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 22/10/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DURANTI DONATELLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 22/10/2015


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 22/10/2015
Stato iter:
03/12/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 03/12/2015
Resoconto ROSSI DOMENICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
REPLICA 03/12/2015
Resoconto PIRAS MICHELE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 22/10/2015

DISCUSSIONE IL 03/12/2015

SVOLTO IL 03/12/2015

CONCLUSO IL 03/12/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06761
presentato da
PIRAS Michele
testo di
Giovedì 22 ottobre 2015, seduta n. 508

   PIRAS e DURANTI. — Al Ministro della difesa. – per sapere – premesso che:
   il poligono di «Monte Romano» (VT), istituito nel 1953, copre una area di 46 chilometri quadrati (risultando in tal modo fra i più estesi del territorio nazionale) ed è un «poligono permanente» in cui si svolgono: lezioni di tiro con armi individuali e di riparto; tiri con armamento principale per i mezzi corazzati e blindati; scuola di tiro per mortai e artiglieria terrestre; maneggio e impiego di esplosivi;
   nel poligono è inoltre possibile esercitare livelli di unità a livello complesso minore, a fuoco, gruppo tattico ed a livello battaglione (attività in bianco);
   il sito di «Monte Romano», ai sensi della direttiva 92/43/CEE, rientra tra i «siti di interesse comunitario» ed è «zona speciale di conservazione» per gli habitat naturali;
   durante la XV legislatura la Commissione difesa, nell'ambito della indagine conoscitiva sulle servitù militari, ha audito l'allora sindaco di «Monte Romano», che ha evidenziato le seguenti criticità circa l'area di tiro: aumento repentino degli oneri di concessione; mancata perimetrazione con conseguenti disservizi e costi per cittadini ed allevatori; necessità di piano di assestamento forestale; necessità di bonifiche; presenza di fonti di acqua potabile alle quali il comune non può approvvigionarsi data l'impossibilità di costruzione di una linea di acquedotto stante la presenza del poligono stesso;
   gli interroganti, in qualità di componenti della Commissione difesa, hanno visitato il suddetto poligono in data 17 luglio 2015, per poi confrontarsi con la cittadinanza circa le problematiche sopra esposte;
   nel corso di tale incontro sono emerse ulteriori problematiche: durante le esercitazioni (intense e distribuite uniformemente durante tutto l'anno) si verificano spostamenti di centinaia di militari, oltre che di ingenti quantità di mezzi militari, causando disservizi non irrilevanti al normale scorrimento del traffico; da qualche anno il perimetro del poligono è completamente interdetto al passaggio dei civili anche nei periodi di non esercitazione; non vi è certezza dello stato dell'arte delle bonifiche –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto esposto in premessa;
   quali iniziative, per quanto di competenza, intenda porre in essere, al fine della tutela della salute degli abitanti della zona, considerato anche la valenza particolare dell'area «SIC»–«ZSC». (5-06761)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 3 dicembre 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione IV (Difesa)
5-06761

  Il poligono di Monte Romano costituisce una risorsa indispensabile per le attività di addestramento e preparazione delle unità delle Forze armate, al fine di garantire la massima efficacia e sicurezza nelle operazioni condotte dentro e fuori il territorio nazionale.
  L'area su cui insiste il poligono è stata inserita unilateralmente, da parte della regione Lazio, tra i «siti di interesse comunitario – SIC» e la Difesa, pertanto, ha individuato, dallo scorso mese di marzo con i rappresentanti dell'Agenzia regionale parchi della regione Lazio, le misure di conservazione finalizzate alla designazione delle zone speciali di conservazione del sito. Tali misure regolano le modalità di effettuazione delle attività addestrative, coerentemente con gli obiettivi di conservazione degli habitat floro-faunistici previsti dalla normativa comunitaria.
  Per individuare eventuali misure integrative rispetto a quelle già concordate con la regione Lazio, è anche intendimento della difesa predisporre la Valutazione di incidenza ambientale (V.INC.A.) che rappresenta uno strumento di prevenzione utile a individuare e a valutare gli effetti delle attività addestrative sulla matrice ambientale.
  Riguardo, invece, al lamentato «aumento repentino degli oneri di concessione», la loro determinazione risale all'agenzia del demanio.
  È previsto, invece, per le giornate di interdizione del poligono per attività maggiori (15 giorni annui), un indennizzo a tutto il personale concessionario di pascolo all'interno del poligono o possessore di terreni agricoli per attività agropastorali nelle zone attigue all'area demaniale. Inoltre, la Commissione accertamento e liquidazione danni della difesa eroga indennizzi all'Università agraria di Monte Romano per la manutenzione del manto stradale percorso dai mezzi militari.
  Relativamente, poi, alla «mancata perimetrazione», la recinzione dell'area demaniale, a eccezione delle zone morfologicamente non accessibili, è costituita da pali e filo zincato che sono oggetto di periodica manutenzione e viene segnalata con apposite tabelle.
  Si fa presente, inoltre, che l'ente gestore del poligono (Reparto comando supporti logistici di Monte Romano) svolge periodicamente attività di bonifica ambientale e tutte le unità che si alternano in addestramento effettuano, al termine dell'esercitazione, la bonifica.
  Per quanto concerne, infine, le iniziative da «porre in essere, al fine della tutela della salute degli abitanti della zona», oltre a quelle già intraprese dalla difesa, si segnala che è stato siglato, il 18 giugno scorso, anche un Protocollo d'intesa per la «Tutela ambientale e attività esercitative militari» che impegna i Dicasteri della difesa e dell'ambiente ad una reciproca collaborazione per la redazione e l'implementazione dei «protocolli ambientali» connessi alle attività esercitative.
  La firma del Protocollo – e la relativa apertura del tavolo tecnico – rappresenta un ulteriore passo importante per la tutela della flora e della fauna, nonché della salute delle comunità locali e dei militari durante le esercitazioni.
  In particolare, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, tramite il citato tavolo tecnico, metterà a disposizione la propria competenza nel settore fornendo supporto tecnico-giuridico circa gli aspetti di tutela dell'ambiente durante le attività esercitativo-militari, condividerà metodologie per effettuare i rilievi e le misurazioni nei siti militari e, infine, fornirà il supporto di competenza in materia di bonifica e ripristino ambientale, laddove necessario, delle aree interessate dalle attività militari esercitative.
  La Difesa curerà la trasmissione di relazioni annuali sul monitoraggio ambientale dei siti interessati dalle esercitazioni militari che riguardano anche l'individuazione, il recupero, la gestione, la tracciabilità e lo smaltimento dei rifiuti connessi alle citate attività, oltre a comunicare al Ministero dell'ambiente i dati relativi ai controlli in materia di radioattività ambientale effettuati dai competenti organi tecnici della difesa.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica sanitaria

diritto alla salute

acqua potabile