ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06745

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 507 del 21/10/2015
Firmatari
Primo firmatario: TIDEI MARIETTA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 21/10/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MICCOLI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 21/10/2015
CARLONI ANNA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 21/10/2015
FOSSATI FILIPPO PARTITO DEMOCRATICO 21/10/2015
ZAMPA SANDRA PARTITO DEMOCRATICO 21/10/2015
CHAOUKI KHALID PARTITO DEMOCRATICO 21/10/2015
CENSORE BRUNO PARTITO DEMOCRATICO 21/10/2015
ZAN ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 21/10/2015
LAFORGIA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 21/10/2015


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 21/10/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 21/10/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06745
presentato da
TIDEI Marietta
testo di
Mercoledì 21 ottobre 2015, seduta n. 507

   TIDEI, MICCOLI, CARLONI, FOSSATI, ZAMPA, CHAOUKI, CENSORE, ZAN e LAFORGIA. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:
   l'11 ottobre 2015 la Corte rivoluzionaria di Teheran ha condannato in primo grado a sei anni di carcere e 223 frustate il regista curdo iraniano Keywan Karimi. L'accusa è di aver offeso le istituzioni sacre dell'Iran;
   la vicenda giudiziaria di Karimi inizia il 14 dicembre 2013 quando venne prelevato da agenti di polizia che irruppero senza mandato nella sua abitazione, arrestandolo e portando via gli hard disk dei suoi computer e altro materiale. Portato nel carcere di Evin, dove viene interrogato e tenuto in isolamento per due settimane;
   le «prove» dell'offesa alle istituzioni sacre iraniane sarebbero, secondo le autorità della Repubblica Islamica, quelle recuperate negli hard disk. In particolare un videoclip musicale lasciato a metà e un documentario intitolato «Scrivere sulla città sull'uso dei graffiti come mezzo di comunicazione politica dalla rivoluzione islamica del 1979 alla rielezione di Mahmoud Ahmadinejad nel 2009», peraltro mai proiettato e di cui è disponibile solo il trailer su YouTube;
   il 26 dicembre 2013, Keywan Karimi venne rilasciato su cauzione. Tra il marzo 2014 e il settembre 2015, il regista si è presentato in tribunale otto volte per fornire le prove in sua difesa. Il 22 settembre è stato condannato con l'accusa di aver insultato l'Islam a due anni di carcere e 90 frustate. L'11 ottobre viene a conoscenza, mediante una lettera ufficiale inviatagli dalle autorità giudiziarie islamiche, che la sua condanna è di 6 anni e 223 frustate;
   il legale di Karimi ha presentato una richiesta di appello, ma la decisione definitiva potrebbe arrivare nel giro di alcune settimane –:
   quale sia la posizione del Governo rispetto alla vicenda sommariamente descritta in premessa;
   se il Governo abbia intenzione, autonomamente o coordinandosi con la rappresentanza dell'Unione europea, di compiere i necessari passi diplomatici presso il Governo iraniano per promuovere il rilascio del signor Karimi, in quanto prigioniero di coscienza, detenuto esclusivamente per il pacifico esercizio dei suoi diritti alla libertà di espressione;
   se intenda il Governo avviare con le autorità iraniane un dialogo utile ad affrontare la situazione dei diritti umani in Iran, in vista della fine delle sanzioni e della ripresa delle attività commerciali anche con il nostro Paese. (5-06745)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritti umani

prova

islam