ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06685

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 503 del 15/10/2015
Firmatari
Primo firmatario: LATRONICO COSIMO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 15/10/2015


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 15/10/2015
Stato iter:
31/01/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 31/01/2017
Resoconto BELLANOVA TERESA ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
REPLICA 31/01/2017
Resoconto LATRONICO COSIMO MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 15/10/2015

DISCUSSIONE IL 31/01/2017

SVOLTO IL 31/01/2017

CONCLUSO IL 31/01/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06685
presentato da
LATRONICO Cosimo
testo di
Giovedì 15 ottobre 2015, seduta n. 503

   LATRONICO. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   le zone franche urbane (ZFU) sono aree infra-comunali, di dimensione minima prestabilita, dove si concentrano programmi di defiscalizzazione per la creazione di piccole e micro imprese. Obiettivo prioritario delle ZFU è favorire lo sviluppo economico e sociale di quartieri ed aree urbane caratterizzate da disagio sociale, economico e occupazionale, e con potenzialità di sviluppo inespresse;
   nello specifico le zone franche prevedono l'esenzione dalle imposte sui redditi (Irpef e Ires), l'esenzione dall'Irap, l'esenzione dall'Imu e l'esonero dal versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente per un periodo predeterminato di 5 anni;
   le aree interessate presentano anche forti potenzialità di sviluppo che, per essere concretizzate, necessitano di programmi di defiscalizzazione per la creazione di piccole e medie imprese. Obiettivo degli interventi è la riqualificazione di queste aree, tramite l'incentivazione, il rafforzamento e la regolarizzazione delle attività imprenditoriali localizzate al loro interno;
   l'articolo 22-bis del decreto-legge n. 66 del 2014 convertito con legge n. 89 del 2014, ha autorizzato una spesa di 75 milioni di euro per il 2015 (ridotti a 40 milioni dalla legge di stabilità 2015 (Tabella E pag. 3333, legge numero n. del 23 dicembre 2014 – legge di stabilità 2015) e di 100 milioni di euro per il 2016 (ridotti a 50 i milioni dalla medesima legge) per le Zfu;
   la città di Matera è l'unico comune della Basilicata agevolato dalle Zfu e le risorse messe a disposizione dovrebbero essere di oltre due milioni di euro. Sono fondi già stanziati dal Governo che avranno effetti positivi sull'occupazione e sulla ripresa economica e lo sblocco era previsto tra fine luglio e inizio settembre 2015 –:
   quali iniziative il Ministro interrogato intenda intraprendere per lo sblocco dei bandi già previsti per l'estate per favorire lo sviluppo del territorio e delle imprese che sono costretti oggi a sopportare oneri gravosi. (5-06685)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 31 gennaio 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-06685

  Con riferimento al rifinanziamento delle agevolazioni previste per le Zone Franche Urbane previste dall'articolo 22-bis del decreto-legge n. 66 del 2014, convertito dalla legge n. 89 del 2014, richiamato dall'On.le Interrogante, l'attuazione della previsione legislativa ha condotto all'elaborazione di uno schema di decreto ministeriale, da sottoporre all'esame del Ministero dell'economia e delle finanze per l'acquisizione del previsto concerto.
  Il citato schema di decreto ministeriale è finalizzato a introdurre modifiche al decreto interministeriale 10 aprile 2013 che, voglio ricordare, riguarda le condizioni, i limiti, le modalità e i termini di decorrenza delle agevolazioni fiscali e contributive in favore di micro e piccole imprese localizzate nelle Zone Franche Urbane delle regioni dell'Obiettivo «Convergenza».
  Le modifiche introdotte si sono rese necessarie, da un lato, per adeguare le disposizioni contenute nel predetto decreto interministeriale alle previsioni del nuovo Regolamento UE n. 1407/2013 sui contributi de minimis – che ha sostituito, con decorrenza 1o luglio 2014, il precedente Regolamento UE n. 1998/2006, introducendo il concetto della cosiddetta «impresa unica» alla quale deve essere riferito il plafond massimo dell'aiuto de minimis concedibile – e, dall'altro, al fine di introdurre meccanismi di maggiore efficacia dell'intervento.
  Comunico infine che il decreto è attualmente al Ministero dell'economia e delle finanze per l'acquisizione della firma ai fini del concerto e al momento, si è in attesa che il decreto sia restituito a questo Ministero al fine di poter concludere l’iter procedurale.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

creazione di imprese

problema sociale

sviluppo sociale