ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06674

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 503 del 15/10/2015
Firmatari
Primo firmatario: DADONE FABIANA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 15/10/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ROMANO PAOLO NICOLO' MOVIMENTO 5 STELLE 16/02/2016


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 15/10/2015
Stato iter:
24/02/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/02/2016
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 24/02/2016
Resoconto ROMANO PAOLO NICOLO' MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 15/10/2015

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 16/02/2016

DISCUSSIONE IL 24/02/2016

SVOLTO IL 24/02/2016

CONCLUSO IL 24/02/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06674
presentato da
DADONE Fabiana
testo presentato
Giovedì 15 ottobre 2015
modificato
Martedì 16 febbraio 2016, seduta n. 570

   DADONE, PAOLO NICOLÒ ROMANO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale . — Per sapere – premesso che:
   a partire dall'inizio dell'anno 2013 si paventò la possibilità della chiusura della linea ferroviaria Cuneo-Ventimiglia-Nizza, palesatasi ad aprile del medesimo anno quando l'amministratore delegato di Trenitalia dichiarò che la linea rappresentava un «ramo secco» (ciò nonostante ogni giorno 900 persone utilizzassero la citata linea);
   nello stesso periodo iniziavano le mobilitazioni dei comitati di cittadini che, a fine dell'anno medesimo, raccoglievano quasi 25.000 a sostegno della linea;
   a novembre del 2013 nell'importante vertice sui trasporti italo-francese tra Letta e Hollande, il primo, citando la linea ferroviaria Cuneo-Ventimiglia-Nizza, ne dichiarava l'importanza strategica;
   in occasione di detto vertice, Italia e Francia assumevano l'impegno di rivedere la vecchia Convenzione del 1970, molto penalizzante per l'Italia;
   nonostante ciò, pochi giorni dopo, a dicembre 2013, Trenitalia, ha ridotto, d'intesa con la regione Piemonte alla presidenza di Cota da 16 a 4 le corse sulla linea. Diventavano così quasi inesistenti le coincidenze a Cuneo dei treni provenienti da Torino, dalla Liguria e dalla Francia;
   nel 2014 si susseguivano, alle manifestazioni di cittadini e comitati, gli interessamenti da parte dei rappresentanti politici locali e nazionali;
   il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Lupi, sollecitato a rispondere in merito in diverse sedi, prometteva più volte finanziamenti per i lavori da effettuare sulla linea, finanziamenti che puntualmente non arrivano;
   a seguito dei numerosi incontri fra le tre regioni confinanti, al fine di sbloccare la situazione, il Ministro Lupi annunciava; a settembre del 2014, lo stanziamento di 29 milioni di euro nel decreto cosiddetto «Sblocca Italia»;
   nel marzo 2015 veniva firmato il protocollo per l'inizio dei lavori tra le ferrovie francesi e italiane e la regione Piemonte;
   la Francia (Governo, Provence Alpe Cote D'Azur, Reseau Ferre De France) stanziava 20 milioni per i lavori di risanamento della linea;
   in data 31 luglio 2015 venivano approvati i bandi di affidamento dei lavori;
   i pochi treni rimasti in funzione sulla linea risultavano (e risultano) costantemente sovraffollati, coi relativi disagi e disservizi per i passeggeri;
   a fine settembre 2015 il Comitato ferrovie locali, con l'aiuto dei giornali locali, lanciava una seconda raccolta firme volta ad aumentare da 4 a 8 le corse, rappresentando questo numero il minimo per garantire la sopravvivenza della linea;
   la regione Piemonte dichiarava di non avere le disponibilità finanziarie per mettere in atto questa operazione;
   nello stesso tempo il Comitato ferrovie locali di Cuneo sollecitava il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Delrio e il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Gentiloni, affinché si arrivasse rapidamente ad una revisione della Convenzione del 1970, che definisse, un'equa ripartizione dei costi fra i due Stati (Italia e Francia) sia per interventi strutturali sulla linea, tali da renderla stabilmente efficiente, con un'ulteriore finanziamento di 40-45 milioni, sia per interventi gestionali per il miglioramento del servizio e, in particolare, per l'aumento del numero delle corse;
   si ricorda come la linea ferroviaria abbia una grande valenza economica sia sul piano turistico che commerciale, oltre a rappresentare un'opera di alto valore intrinseco (10 miliardi) e ingegneristico –:
   quali azioni concrete i Ministri interrogati intendano assumere per rivedere la Convenzione del 1970, al fine di definire un'equa ripartizione dei costi fra i due Stati;
   se il Governo abbia intenzione di assumere iniziative per prevedere un ulteriore stanziamento di fondi (quantificabile in circa 40-45 milioni di euro) al fine di porre in essere interventi strutturali sulla linea e di migliorare il servizio con l'aumento delle corse dei treni. (5-06674)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 24 febbraio 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-06674

  Come è noto, l'esercizio della linea ferroviaria Cuneo-Breil-Ventimiglia è attualmente regolato dalla Convenzione intergovernativa Italia-Francia del 1970 e dall'Accordo di attuazione del 6 ottobre 1979 fra l'allora Azienda Autonoma delle Ferrovie dello Stato e la SNCF (Sociéte Nationale des Chemins de Fer); gli oneri relativi alla manutenzione della tratta francese sono interamente a carico della parte italiana, che ha l'obbligo di ripianare il conto economico di linea, benché il servizio ferroviario sia offerto anche in territorio francese.
  Il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane ha da tempo richiesto, sia su tavoli europei che su tavoli bilaterali ministeriali, la modifica della citata Convenzione, con l'obiettivo di stabilire una più equa ripartizione dei costi.
  L'argomento è stato oggetto anche della CIG Alpi del sud, nell'ambito della quale è stata definita una nuova bozza di Accordo intergovernativo, il cui iter è ancora in corso; tale bozza di accordo prevede l'assunzione da parte di Italia e Francia, per il segmento di linea ferroviaria che interessa il proprio territorio, dell'onere dei costi di manutenzione a partire dal 3 dicembre 2019, data della effettiva liberalizzazione dei mercati ferroviari.
  Inoltre, il futuro della linea ferroviaria è stato affrontato in occasione dei più recenti Vertici bilaterali tra Italia e Francia, a dimostrazione dell'importanza che i due Paesi attribuiscono a tale questione. In particolare, la Dichiarazione finale del Vertice di novembre 2013 prevedeva l'impegno di entrambi i Governi a proseguire i negoziati sulla revisione della Convenzione del 1970 e a stabilire un meccanismo istituzionale di condivisione delle responsabilità, equilibrato sia dal punto di vista operativo che del finanziamento. Anche in occasione dell'ultimo Vertice italo-francese del 24 febbraio 2015, da parte italiana è stato messo di nuovo l'accento sulla necessità di rivedere la Convenzione e sugli stanziamenti di cui al decreto Sblocca Italia. Infatti, i finanziamenti da parte italiana consistono nei 29 milioni di euro a favore della regione Piemonte per i lavori di messa in sicurezza dell'asse ferroviario Cuneo – Ventimiglia, mentre la Francia non ha ancora sbloccato il finanziamento a causa del difficile negoziato in corso tra Stato, regioni e Rete Ferroviaria Francese (RFF) per la ripartizione degli oneri; i 29 milioni sono ripartiti in 4 milioni di euro nel 2016 e in 25 milioni di euro nel 2017.
  La regione ha già stipulato un apposito protocollo d'intesa con RFI e RFF per definire con il gestore ferroviario francese gli interventi di messa in sicurezza della tratta ricadente in territorio francese. Inoltre, per definire il regime transitorio di circolazione transfrontaliera che, nelle more dei lavori, consenta l'arrivo dei treni francesi a Limone è in corso di soluzione la problematica connessa all'attrezzaggio tecnico delle linee e al corrispondente sistema di bordo dei treni.
  Ad oggi lo stato di avanzamento dei lavori relativo al protocollo d'intesa è pienamente in linea con i tempi previsti dal protocollo stesso. In particolare, SNCF ha effettuato la progettazione preliminare degli interventi e i relativi sondaggi, nonché i lavori geotecnici sui ponti ferroviari di Maglia e Lavina.
  RFI riferisce anche di aver appaltato i lavori per gli interventi nella galleria Tenda e per la realizzazione del Sistema di Controllo Marcia Treni nella tratta francese della linea.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

trasporto ferroviario

linea di trasporto

veicolo su rotaie