ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06668

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 502 del 14/10/2015
Firmatari
Primo firmatario: BORGHESI STEFANO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 14/10/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 14/10/2015
Stato iter:
15/10/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 15/10/2015
Resoconto BORGHESI STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
 
RISPOSTA GOVERNO 15/10/2015
Resoconto FARAONE DAVIDE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 15/10/2015
Resoconto BORGHESI STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 15/10/2015

SVOLTO IL 15/10/2015

CONCLUSO IL 15/10/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06668
presentato da
BORGHESI Stefano
testo di
Mercoledì 14 ottobre 2015, seduta n. 502

   BORGHESI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   dall'Associazione ProVita Onlus di Rovereto (TN) sono stati pubblicati i «Progetti applicati nelle scuole italiane ispirati alla teoria gender e all'omosessualismo»;
   si riportano a titolo esemplificativo alcuni esempi estratti dal dossier:
    Liceo Classico Giulio Cesare – quinta ginnasio:
     a minori di 16 anni alcuni insegnanti hanno chiesto di leggere e poi di svolgere un tema sul romanzo «Sei come sei» di Melania Mazzucco. Il romanzo parla di una bambina «figlia» di due omosessuali tramite utero in affitto, e contiene descrizioni dettagliate di masturbazione e di rapporti orali tra ragazzi: Iniziativa delle insegnanti, in applicazione della «strategia nazionale dell'UNAR;
    10 asili nido e 36 scuole materne:
     distribuzione della favola gay «E con Tango siamo in tre» (Ed. Junior): storia di due pinguini, entrambi maschi, che si incontrano nello zoo di New York e si innamorano. Il custode del parco affida loro un uovo di un'altra coppia perché lo covino: nasce così Tango. Camilla Seibezzi, delegata del sindaco Giorgio Orsoni per le politiche contro le discriminazioni;
    scuola primaria Villaggio Giardino, quinta elementare Arzignano (VI):
     quattro lezioni tenute dalla psicologa e sessuologa Federica Bastianello che ai bambini ha spiegato «come si può cambiare sesso; da maschio a femmina e da femmina a maschio» e cosa sono i «transgender». Comune di Arzignano;
   ad oggi tutti i tentativi di diffusione della cultura gender, nell'ambito dell'autonomia scolastica, vengono fatti sulla base dell'articolo 5, comma 2, lettera c) del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119, (legge contro la violenza di genere) che, ad avviso dell'interrogante, tra le sue pieghe, contiene la possibilità per gli insegnanti di educare gli alunni alla cultura gender, attraverso libri di testo all'uopo predisposti fin dalla scuola dell'infanzia;
   di recente a seguito delle pressioni dell'opposizione e anche di parte dell'attuale maggioranza di Governo, il Ministro interrogato si è impegnato affinché in nessuna scuola vengano proposti argomenti di questo tipo, senza specifico consenso scritto dei genitori, unici responsabili dell'educazione dei propri figli;
   si apprende che l'UNAR (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali) del dipartimento delle pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri si sarebbe fatto promotore di alcuni progetti per la diffusione della cultura gender anche con la produzione di opuscoli, pubblicazioni e materiale educativo che sembrerebbero privi addirittura dell'assenso del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca –:
   se quanto riportato nel dossier dell'Associazione PRO VITA corrisponda al vero e, in tal caso, se sia a conoscenza di questi programmi scolastici, quale sia il suo orientamento in merito e se intenda porre in essere iniziative urgenti, per quanto di competenza, per bloccare lo svolgimento di tali progetti. (5-06668)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 15 ottobre 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-06668

  In relazione al quesito posto, voglio sgombrare immediatamente il campo da informazioni non corrette e non obiettive, Tengo a ribadire quanto già espresso in più occasioni dal Ministero circa la totale estraneità delle notizie diffuse da alcune associazioni sulla cultura «gender» nell'ambito dell'autonomia scolastica.
  Proprio per far fronte al dilagare di informazioni non veridiche nè, peraltro, riscontrate dalla nostra legge n. 107, il 15 settembre scorso il Ministero ha emanato una Circolare volta a ufficializzare la posizione del MIUR sulle questioni da lei rappresentate.
  Con la Circolare, diffusa sia agli USR che ai dirigenti scolastici, è stato espressamente scritto che: «La finalità del suddetto articolo non è, dunque, quella di promuovere pensieri e azioni ispirati ad ideologie di qualsivoglia natura, bensì quella di trasmettere la conoscenza e la consapevolezza riguardo ai diritti e ai doveri dello persona costituzionalmente garantiti, anche per raggiungere e maturare le competenze chiave di Cittadinanza, nazionale, europea e internazionale, entro cui rientrano la promozione all'autodeterminazione consapevole e del rispetto della persona».
  Nè a mente della legge n. 107, nè a mente di altri atti di indirizzo di questo Ministero rientrano, quindi, le «ideologie gender» né l'insegnamento di pratiche estranee al mondo educativo, ispirandosi, invece, le azioni del MIUR ad indicazioni di matrice europea oltre che nazionale – mi riferisco all'articolo 5 del decreto-legge n. 93 del 2013, da lei citato – nelle quali non c’è traccia di ideologie di qualsivoglia natura, tanto meno della richiamata «teoria gender».
  Con la Circolare, è stata pertanto chiarita la portata del comma 16 della legge n. 107, che si ispira ai principi di pari dignità e non discriminazione di cui agli articoli 3, 4, 29, 37 e 51 della nostra Carta costituzionale, volta a far conseguire agli alunni un maggior rispetto delle diversità e delle pari opportunità.
  Anche in relazione all'attuazione della suddetta previsione legislativa, il MIUR sta già esercitando, come ha sempre fatto, il proprio ruolo istituzionale e di garanzia attraverso azioni mirate, il più possibile condivise con tutti i soggetti interessati, le famiglie, gli studenti, le loro associazioni rappresentative e gli organi collegiali, in raccordo con le realtà del territorio.
  Come ribadito nella Circolare, alle scuole, spetterà il compito – nelle forme e modalità che riterranno più opportune ed efficaci e che individueranno, sulla base dell'autonomia didattica e gestionale loro attribuita – di predisporre azioni nel rispetto delle linee di indirizzo generale che saranno appositamente divulgate dal Ministero – coadiuvato nella redazione da un apposito tavolo di lavoro – e saranno utili a monitorare e supportare le scuole nelle azioni previste dal richiamato comma.
  Alle famiglie, dal canto loro, spetterà esercitare il diritto, ma anche il dovere, di conoscere prima dell'iscrizione dei propri figli a scuola i contenuti del Piano dell'Offerta formativa e, per la scuola secondaria, sottoscrivere formalmente il Patto educativo di corresponsabilità, valutando così il POF che i docenti affronteranno durante l'anno che dovrà, comunque, risultare coerente con le indicazioni per il curricolo, gli obiettivi e le finalità previste dall'attuale ordinamento scolastico e con le linee di indirizzo emanate dal MIUR.
  A conferma che la diffusione delle informazioni non corrette sta creando allarmismo ingiustificato, che sovente impatta con il regolare funzionamento delle attività didattiche della scuole, si è chiesto all'Avvocatura dello Stato, di verificare – in ipotesi di diffusione propagandistica non rispondente ai reali contenuti della legge n. 107 – la sussistenza di elementi per ricorrere, se del caso, all'autorità giudiziaria.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diffusione della cultura

violenza sessuale

delitto contro la persona