ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06641

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 501 del 13/10/2015
Firmatari
Primo firmatario: SEGONI SAMUELE
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Data firma: 13/10/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ARTINI MASSIMO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 13/10/2015
BALDASSARRE MARCO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 13/10/2015
BARBANTI SEBASTIANO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 13/10/2015
BECHIS ELEONORA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 13/10/2015
MUCCI MARA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 13/10/2015
PRODANI ARIS MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 13/10/2015
RIZZETTO WALTER MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 13/10/2015
TURCO TANCREDI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 13/10/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 13/10/2015
Stato iter:
14/10/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 14/10/2015
Resoconto SEGONI SAMUELE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
 
RISPOSTA GOVERNO 14/10/2015
Resoconto VELO SILVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 14/10/2015
Resoconto SEGONI SAMUELE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 14/10/2015

SVOLTO IL 14/10/2015

CONCLUSO IL 14/10/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06641
presentato da
SEGONI Samuele
testo di
Martedì 13 ottobre 2015, seduta n. 501

   SEGONI, ARTINI, BALDASSARRE, BARBANTI, BECHIS, MUCCI, PRODANI, RIZZETTO e TURCO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   a novembre del 2013 la Sardegna è stata investita da un'ondata di maltempo: esondazioni e allagamenti, avevano colpito gravemente le zone della Gallura, del Nuorese, dell'Oristanese, dell'Ogliastra provocando enormi danni alla collettività e cosa ancor più grave, causando la morte di ben 16 persone, 13 delle quali fra Olbia e Arzachena;
   nei pressi di Olbia l'esondazione del rio Siligheddu ha provocato l'allagamento dei tre quartieri limitrofi: sulla strada statale 127, in via Vittorio Veneto, un piccolo ponte sul Siligheddu con le sue tre campate aveva impedito il deflusso delle acque verso il mare, trasformandosi in un vero ostacolo e provocando il conseguente straripamento del fiume;
   oltre alle abbondanti piogge e alla fragilità del contesto, le cause che hanno portato a delle perdite così gravi e ad un disastro di tal portata sono da attribuire ad un'errata gestione del territorio, all'incuria e ad un'incauta speculazione edilizia, troppo spesso ciò che vien imputato a una «catastrofe naturale» ha una concausa e una base antropica;
   nella giornata del 1o ottobre 2015 una nuova perturbazione atmosferica caratterizzata da forti e intense piogge ha colpito la Sardegna e nello specifico Olbia e le regioni limitrofe. L'evento in questa occasione era stato ampiamente previsto dal sistema di allerta della Protezione Civile e fortunatamente non ci sono state vittime, ma come nel 2013, anche in tale occasione le acque del rio Siligheddu hanno minacciato di allagare le aree circostanti: il ponte a tre campate, danneggiato dall'alluvione del 2013, essendo stato ricostruito con le stesse caratteristiche, è riuscito ad adempiere, come in passato, il proprio ruolo di barriera all'inevitabile deflusso delle acque e dei detriti;
   tuttavia, il rischio di una replica è stato scongiurato quando nel pomeriggio le ruspe hanno aperto un varco e l'acqua è defluita verso il mare e il sindaco di Olbia Gianni Giovannelli ha pubblicamente dichiarato che «Il ponte era danneggiato, avrebbe dovuto essere demolito e poi interamente rifatto», con un'unica grande campata e più alto, mentre «lo si è rimesso in piedi così com'era, con piccoli interventi, per un costo di circa 100 mila euro; era urgente riaprire la statale e forse i 3/4 milioni per rifarlo sono stati dirottati altrove»;
   nel corso dell'esame della legge 27 dicembre 2013, n. 147 (legge di stabilità 2014), al comma 118 (attinente il tema della ricostruzione e ripresa economica delle zone della regione Sardegna interessate dagli eventi alluvionali del mese di novembre 2013), è stato approvato l'emendamento presentato dall'interrogante, che predispone da un lato la delocalizzazione in aree sicure degli edifici costruiti nelle zone ad alto rischio idrogeologico, vincolando i fondi per la ricostruzione ad opportune attività di messa in sicurezza, e dall'altro assicura che gli interventi sul reticolo idrografico non alterino l'equilibrio sedimentario dei corsi d'acqua, privilegiando interventi di naturalizzazione rispetto agli interventi di artificializzazione –:
   se il Ministro interrogato, in considerazione di questo esempio emblematico, intenda promuovere un concreto e virtuoso sistema che garantisca la reale messa in sicurezza delle aree a rischio e ancor prima delle aree già oggetto di disastro ambientale e se intenda attivare un adeguato monitoraggio delle attività intraprese a livello nazionale. (5-06641)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 14 ottobre 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-06641

  Il Piano Operativo Nazionale degli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico è stato definito, nel corso del 2014-15, dalle proposte presentate dalle regioni attraverso l'utilizzo del sistema ReNDiS web del Ministero dell'ambiente – ISPRA. L'insieme degli interventi localizzati sull'intero territorio nazionale raggiungono, ad oggi, un importo di circa 20 miliardi di euro che rappresenta, pertanto, il fabbisogno complessivo del periodo 2014-2020.
  Tuttavia, al fine di assicurare l'avvio degli interventi più urgenti di contrasto al rischio idrogeologico nelle aree soggette a frequenti esondazioni, il Ministero dell'ambiente, unitamente alla Struttura di Missione della Presidenza del Consiglio dei ministri, lo scorso luglio ha definito un Piano Stralcio del suddetto Piano Operativo Nazionale – successivamente approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 15 settembre 2015 – costituito da un insieme di 127 interventi di mitigazione del rischio idrogeologico riguardanti le aree metropolitane e le aree urbane con alto livello di popolazione esposta a rischio di alluvione, per un ammontare di oltre 1.389 milioni di euro, di cui oltre 1.153 milioni di risorse statali.
  Il Piano Stralcio è composto da una sezione attuativa, nella quale sono riportati una lista di 33 interventi immediatamente cantierabili, per un importo di oltre euro 654 milioni di risorse statali, e da una sezione programmatica che potrà essere successivamente finanziata con risorse che si renderanno disponibili a tale scopo.
  Tale lista è stata definita applicando il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 28 maggio 2015 che stabilisce le modalità, le procedure e i criteri di selezione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico. Il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri citato è stato condiviso con i soggetti coinvolti, nella seduta della Conferenza Stato-regioni e province autonome del 25 marzo 2015.
  Nell'ambito del Piano Stralcio, la regione Sardegna ha proposto cinque interventi, di cui quattro localizzati nel comune di Olbia, per una richiesta di finanziamento statale complessiva di 81,2 milioni di euro, ed un intervento nel comune di Cagliari per una richiesta di finanziamento statale di 30 milioni di euro.
  Tra gli interventi proposti dalla regione Autonoma della Sardegna è risultato idoneo all'immediato finanziamento e, pertanto, inserito nella parte attuativa del Piano, l'intervento concernente «Opere di mitigazione del rischio idraulico nel territorio comunale di Olbia-Vasche – Lotto 1», per un valore complessivo di euro 25.300.000,00 di cui 16.300.000 euro a valere sulle risorse statali. L'intervento dispone di una progettazione definitiva ed è senz'altro finalizzato alla risoluzione delle grandi criticità idrogeologiche dell'area del comune di Olbia, risultando coerente, al contempo, con gli scopi di «recupero degli ecosistemi e della biodiversità». Gli altri interventi proposti risultano inseriti nella sezione programmatica del Piano Stralcio.
  Il Ministero, unitamente alla Struttura di Missione, intende ora riattivare il Piano nazionale, provvedendo ad un suo aggiornamento.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

inondazione

dichiarazione pubblica

rete stradale