ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06632

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 500 del 12/10/2015
Firmatari
Primo firmatario: MOGNATO MICHELE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/10/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARTELLA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 12/10/2015
MURER DELIA PARTITO DEMOCRATICO 12/10/2015
ZOGGIA DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO 12/10/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 12/10/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 12/10/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06632
presentato da
MOGNATO Michele
testo di
Lunedì 12 ottobre 2015, seduta n. 500

   MOGNATO, MARTELLA, MURER e ZOGGIA. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   l'articolo 4, comma 1, della legge 8 febbraio 2001, n. 21, ha previsto che il Ministero dei lavori pubblici (ora Ministero delle infrastrutture e dei trasporti) promuova un programma innovativo in ambito urbano finalizzato prioritariamente ad incrementare, con la partecipazione di investimenti privati, la dotazione infrastrutturale dei quartieri degradati di comuni e città a più forte disagio abitativo ed occupazionale e che preveda, al contempo, misure ed interventi per incrementare l'occupazione, per favorire l'integrazione sociale e l'adeguamento dell'offerta abitativa;
   l'articolo 2 del decreto ministeriale 27 dicembre 2001, n. 2522, ha individuato le risorse finanziarie destinate all'attuazione di un programma innovativo in ambito urbano denominato «contratti di quartiere II»;
   con il decreto ministeriale 30 dicembre 2002 è stato modificato il citato decreto 27 dicembre 2001 e sono state ripartite alle regioni le risorse destinate al programma «contratti di quartiere II»;
   ai sensi dell'articolo 4 del citato decreto ministeriale 30 dicembre 2002 le regioni e le province autonome sono state autorizzate a predisporre ed approvare, sulla base del bando di gara allegato al richiamato decreto 30 dicembre 2002, appositi bandi di gara mediante i quali vengono fissate le modalità di partecipazione dei comuni, i contenuti delle proposte nonché specificati i criteri di valutazione delle proposte da assumere da parte della Commissione esaminatrice delle stesse;
   con deliberazione della giunta della regione Veneto n. 2281 del 25 luglio 2003, è stato approvato il bando di gara per la partecipazione ai finanziamenti da parte dei comuni interessati;
   con decreto del Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti protocollo n. 391/04 del 21 ottobre 2004, è stata approvata la graduatoria delle proposte di «contratto di quartiere II» presentate dai comuni della regione Veneto ritenuti ammissibili e finanziabili fino alla capienza dei fondi a disposizione della regione medesima;
   tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e la regione Veneto, in data 15 dicembre 2005 è stato sottoscritto l'accordo di programma quadro il quale ha assegnato al comune di Venezia per la realizzazione del contratto di quartiere «Altobello» un finanziamento pari ad euro 10.000.000,00;
   sulla base del predetto accordo di programma quadro tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, la regione Veneto, il comune di Venezia e l'ATER della provincia di Venezia, in data 25 ottobre 2006 è stato sottoscritto il protocollo d'intesa per la realizzazione degli interventi sperimentali nel settore dell'edilizia residenziale ed annesse urbanizzazioni da realizzare nell'ambito del programma innovativo in ambito urbano denominato «contratto di quartiere II» ricadente nel comune di Venezia;
   il citato protocollo è stato integrato con la «convenzione per l'attuazione del programma di sperimentazione ricadente all'interno degli interventi di edilizia residenziale ed annesse urbanizzazioni da realizzare nell'ambito del programma innovativo in ambito urbano denominato “contratto di quartiere II” nel comune di Venezia», sottoscritta tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, la regione Veneto, il comune di Venezia e l'ATER della provincia di Venezia in data 24 ottobre 2007;
   è tra l'altro oggetto della predetta intesa il recupero da parte di ATER Venezia dell'intero complesso costituito da 6 edifici prospettanti su via Fornace a Mestre, comprendente gli interventi sovvenzionati di ristrutturazione edilizia degli edifici n. 1 «Campo dei Sassi», n. 2, n. 3 e n. 4 «Tettoie», aventi un costo complessivo previsto di euro 9.758.877,00, e fruenti di un contributo pubblico di euro 8.144.480,00, la parte maggioritaria del quale messa a disposizione dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, nonché l'intervento convenzionato di ristrutturazione edilizia degli edifici n. 5 e n. 6 «Tettoie», avente un costo previsto di euro 1.938.079,00, interamente finanziato con risorse proprie dell'ATER, a titolo di anticipazione da recuperare con la vendita a prezzo convenzionato degli 11 alloggi e delle 4 botteghe da realizzare;
   a seguito della sottoscrizione del citato protocollo d'intesa l'ATER ha espletato le attività di progettazione, acquisizione dei titoli edilizi e assegnazione dei lavori. Al 31 dicembre 2009 risultavano infatti avviati i lavori degli interventi di edilizia sovvenzionata degli edifici n. 1, detto Campo dei Sassi, per la realizzazione di 36 alloggi, 24 dei quali destinati ad un progetto speciale a carattere sperimentale per gli anziani definiti «fragili»; n. 2 e n. 3 per la realizzazione rispettivamente di 12 alloggi e di 6 alloggi per locazione a canone sociale; n. 4, detto Tettoie, per la realizzazione di 7 alloggi da destinare in locazione a studenti. Risultavano pure iniziati gli altri edifici n. 5 e n. 6 delle Tettoie, destinati ad 11 alloggi e 4 botteghe da porre in vendita a prezzo convenzionato;
   in data odierna, dopo 6 anni circa dall'inizio dei lavori, risultano abitati i soli edifici n. 2 e n. 3 (consegnati entrambi ai locatari il 19 luglio 2012), mentre gli altri interventi, nonostante siano anch'essi da tempo pressoché ultimati, sono in situazione di totale stallo. Infatti, nulla è ancora stato fatto per completare gli allacciamenti e le previste opere esterne di pertinenza e di urbanizzazione dell'isolato, ragion per cui non risulta possibile conseguire l'agibilità e dunque l'utilizzo dei fabbricati;
   questo stato di abbandono potrebbe, a giudizio degli interroganti, configurarsi come un danno erariale per il conseguente e inevitabile deperimento degli edifici ultimati, e per la ritardata messa a reddito degli immobili realizzati con risorse pubbliche (43 unità da locare e 15 unità da vendere);
   la presenza dei cantieri ATER sta inoltre procrastinando il completamento del contratto di quartiere, inficiando il regolare svolgimento degli altri interventi previsti e causando numerosi disagi ai cittadini e all'amministrazione comunale, tra i quali il blocco della mobilità della zona con il conseguente isolamento di parte delle abitazioni del quartiere, lo slittamento di progetti speciali già finanziati dallo stesso contratto (progetto «anziani fragili») e danni economici per l'amministrazione comunale;
   ciò che appare oltremodo preoccupante è il rischio della revoca dei finanziamenti, fattispecie individuata dalla Corte dei Conti (deliberazione sezione n. 15/2013/G emessa nell'adunanza del 21 novembre 2013) tra le possibili ed estreme misure correttive da adottare per contrastare l'eccessiva dilatazione dei tempi di realizzazione degli interventi, eventualità che bloccherebbe definitivamente la riqualificazione urbana del quartiere di Altobello, rendendo vano gran parte dell'investimento pubblico assegnato ed in larga parte già speso –:
   se il Ministro intenda verificare la situazione di stallo creatasi nell'ambito del contratto di quartiere «Altobello» dovuta in particolare al ritardo del completamento degli interventi in capo all'azienda ATER di Venezia, anche adottando – laddove tale inerzia da parte di ATER proseguisse – le necessarie iniziative, nell'ambito del Comitato paritetico per l'attuazione del programma, ai fini dell'esercizio dei poteri sostitutivi, ai sensi di quanto previsto all'articolo 11 del citato accordo di programma. (5-06632)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

isolamento di un edificio

licenza edilizia

conseguenza economica