ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06613

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 498 del 08/10/2015
Firmatari
Primo firmatario: PRODANI ARIS
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Data firma: 08/10/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ARTINI MASSIMO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 08/10/2015
BALDASSARRE MARCO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 08/10/2015
BARBANTI SEBASTIANO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 08/10/2015
BECHIS ELEONORA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 08/10/2015
MUCCI MARA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 08/10/2015
RIZZETTO WALTER MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 08/10/2015
SEGONI SAMUELE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 08/10/2015
TURCO TANCREDI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 08/10/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 08/10/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 08/10/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06613
presentato da
PRODANI Aris
testo di
Giovedì 8 ottobre 2015, seduta n. 498

   PRODANI, ARTINI, BALDASSARRE, BARBANTI, BECHIS, MUCCI, RIZZETTO, SEGONI e TURCO. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   il Castello di Miramare, sito turistico di primo piano per la città di Trieste e meta tra le più visitate del Friuli Venezia Giulia, già dimora di Massimiliano d'Asburgo e di sua moglie Carlotta, è circondato da un parco di 22 ettari che da anni è in uno stato di totale abbandono e degrado;
   il Castello ed il Parco, essendo beni di interesse pubblico, sono soggetti al regime di tutela dei beni culturali, ai sensi degli articoli 10, 11 e 12 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, recante il «Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137», in consegna al Polo museale del Friuli Venezia Giulia;
   inoltre, il codice dei beni culturali, per la valorizzazione dei beni culturali di appartenenza pubblica, prevede all'articolo 112, comma 4, che: «Lo Stato, le regioni e gli altri enti pubblici territoriali stipulano accordi per definire strategie ed obiettivi comuni di valorizzazione, nonché per elaborare i conseguenti piani strategici di sviluppo culturale e i programmi, relativamente ai beni culturali di pertinenza pubblica. Gli accordi possono essere conclusi su base regionale o subregionale, in rapporto ad ambiti territoriali definiti, e promuovono altresì l'integrazione, nel processo di valorizzazione concordato, delle infrastrutture e dei settori produttivi collegati. Gli accordi medesimi possono riguardare anche beni di proprietà privata, previo consenso degli interessati. Lo Stato stipula gli accordi per il tramite del Ministero, che opera direttamente ovvero d'intesa con le altre amministrazioni statali eventualmente competenti»;
   l'annosa e complessa questione della manutenzione del parco è già stata affrontata dall'interrogante in di due atti di sindacato ispettivo: l'interrogazione n. 4-00897 del 18 giugno 2013, in cui si chiedeva l'istituzione di un tavolo di lavoro per stabilire un piano di recupero per il sito, e l'interrogazione n. 4-08760 del 13 aprile 2015, in cui si chiedevano, sia i motivi dei ritardi in merito all'utilizzo dei finanziamenti previsti dall'accordo di programma sottoscritto il 4 gennaio 2012, sia di accelerare le opere di recupero del sito, oltroché di chiarire a quale ente territoriale fosse assegnata la gestione delle somme derivanti dalla vendita dei biglietti per la visita al Castello;
   in risposta alla prima interrogazione, l'allora Ministro Massimo Bray aveva comunicato che, in data 4 gennaio 2012, erano stati sottoscritti l'accordo di programma ed un finanziamento congiunto Stato-regione per il restauro e la valorizzazione del parco di Miramare con l'apporto di un finanziamento di un milione e ottocentomila euro complessivi (1,2 milioni di euro erogati dallo Stato e 0,6 milioni di euro erogati dalla regione) e che, in esecuzione di tale accordo, erano state eseguite opere di scavo del «parterre», l'asportazione di piante morte, il rifacimento di aiuole e il taglio di alberi per complessivi 99.991,82 euro esclusa l'IVA;
   sempre nella risposta, il Ministro affermava che, nel mese di luglio 2013, il Direttore generale per la valorizzazione del patrimonio culturale del Ministero aveva incontrato sia la Presidente della regione FVG, sia il Sindaco di Trieste, per avviare le procedure per la chiusura di un accordo relativo al Castello di Miramare;
   a seguito di tale incontro, il Sindaco di Trieste Cosolini, nell'agosto 2013, aveva rassicurato, tramite il suo blog, un preciso impegno a riportare «per la primavera del 2014 il sito di Miramare all'originale splendore» ma, a distanza di un anno e mezzo, la situazione rimane ancora preoccupante;
   alla seconda interrogazione del 13 aprile il Ministro non ha dato ancora risposta;
   articoli di stampa locale (Il Piccolo del 31 agosto e del 1o settembre) segnalano che, a pochi mesi dal completamento dei lavori di risistemazione finanziati con 30 mila euro provenienti dalla campagna nazionale del FAI (Fondo Ambiente Italiano) «I luoghi del cuore», il «parterre» si presenta nuovamente incolto, con i bossi appena piantati già morti ed il manto erboso secco e trascurato;
   si apprende anche che i recenti interventi di taglio a raso di alberi storici, non seguiti da operazioni di ripristino vegetazionale, abbiano aumentato il degrado del parco anziché migliorarlo, in quanto le zone disboscate sono ora soggette a fenomeni di erosione e sono state invase da piante infestanti come l'ailanto, conosciuto come il «killer del paesaggio»;
   risulta, inoltre, che tale situazione fosse già stata evidenziata tramite una mostra intitolata «Il parco di Miramare e le condizioni di degrado», organizzata dalla sede di Trieste di Italia Nostra e dall'Associazione Orticola del Friuli Venezia Giulia;
   a seguito della suddetta mostra e grazie all'interessamento di Italia Nostra, una troupe del TG1 di Milano ha realizzato un servizio televisivo sullo stato di reale abbandono ed incuria in cui versano il «parterre» e l'intero parco di Miramare: degrado evidente malgrado i lavori di recupero architettonico realizzati dalla Soprintendenza;
   il quotidiano Il Piccolo del 2 e del 3 settembre 2015 ha documentato la visita, avvenuta il 2 settembre, del Ministro Franceschini a Trieste durante la quale è stato effettuato un sopralluogo presso il parco ed il castello di Miramare;
   nel corso della conferenza stampa nella sede della regione Friuli Venezia Giulia, prima della visita al Castello ed al Parco di Miramare, il Ministro ha parlato del sito come di «uno dei grandi musei su cui è concentrata la riforma del ministero», le cui «potenzialità sono ben note»; inoltre, il Ministro avrebbe espresso le proprie idee in merito alla previsione di una gestione unica dei Parco e del Castello e di costi per il biglietto di ingresso al Parco, distinti per i residenti ed i turisti, sull'esempio dei parchi di Capodimonte (Napoli) e Caserta;
   in particolare, un articolo de Il Piccolo del 2 settembre 2015 ha pubblicato le dichiarazioni di Massimiliano Lacota, rappresentante in Italia dell'Arciduca Carlo d'Asburgo Lorena, figlio di Otto, nipote dell'ultimo Imperatore Carlo I, relative alla proposta fatta meno di due anni fa dallo stesso Carlo D'Asburgo, in occasione di una visita al parco, di finanziare i lavori di rifacimento e manutenzione del sito;
   Lacota avrebbe dichiarato, inoltre, che l'unica condizione posta dalla Casa d'Austria sia di prevedere un intervento unico sostanziale per rimettere in sesto tutto il parco; sempre nell'articolo viene riportata la dichiarazione del direttore del Polo Museale regionale Luca Caburlotto, in risposta al rappresentante dell'Arciduca Carlo d'Asburgo Lorena, con cui afferma che «anche le sponsorizzazioni devono sottostare ad una programmazione annuale, a una specifica autorizzazione e a una conseguente gara di appalto che, in questo caso tenga in considerazione l'offerta più elevata. Tale offerta non mi è mai pervenuta ufficialmente»;
   nell'articolo del 3 settembre 2015 de Il Piccolo si legge che il Ministro, in merito all'ipotesi che la Casa d'Austria si impegni economicamente a favore di Miramare, abbia risposto di non essere a conoscenza della proposta, che andrebbe comunque vagliata alla stessa maniera di una proposta di intervento da parte di una Fondazione –:
   quali siano gli orientamenti del Ministro interrogato in merito al degrado del Parco di Miramare e se non ritenga necessario un impegno forte dell'esecutivo, di concerto con la regione Friuli Venezia Giulia ed il Comune di Trieste, per mettere a punto un piano di interventi strutturali mirati capaci di riportare il parco al suo antico splendore;
   se non reputi opportuno adoperarsi affinché, data la fama mitteleuropea di Miramare, la pianificazione e la gestione degli interventi in questo parco siano seguite da una figura competente in giardini storici, botanica e paesaggio, come avviene per i parchi storici di altri, Paesi europei;
   se non reputi opportuno che la locale Soprintendenza promuova iniziative per destinare le proprie risorse umane più qualificate per titoli universitari e postlaurea, ma inquadrate a mansioni inferiori alla loro qualifica, alla valorizzazione, alla conoscenza e quindi a una migliore strategia nell'affrontare la risoluzione dei complessi problemi del sito di Miramare;
   in che modo intenda intervenire affinché i fondi stanziati con l'accordo di programma vengano utilizzati quanto prima per attuare l'indispensabile manutenzione ordinaria del parco, senza la quale sarà inevitabile il peggioramento delle attuali condizioni del sito;
   quali iniziative di competenza ritenga opportune per riorganizzare la gestione unica di Castello e Parco annunciata in conferenza stampa in occasione della visita al sito e quale sia la tempistica;
   se e come intenda attivarsi, per quanto di competenza, per verificare il reale interesse della Casa d'Austria a finanziare interventi di recupero del Parco, coinvolgendo anche gli organi diplomatici, e stabilire un piano strategico comune. (5-06613)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica culturale

museo

protezione del patrimonio