ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06612

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 498 del 08/10/2015
Firmatari
Primo firmatario: PILI MAURO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 08/10/2015


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 08/10/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 15/10/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 08/10/2015

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 15/10/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06612
presentato da
PILI Mauro
testo di
Giovedì 8 ottobre 2015, seduta n. 498

   PILI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   il cosiddetto «piano Sulcis» si è rivelato, come abbondantemente previsto dall'interrogante, un inganno a lunga scadenza;
   nessun progetto è stato avviato, niente cantieri, nessuna attività industriale ha ripreso la produzione;
   si tratta per l'interrogante di un fallimento totale;
   il Governo, insieme a dei veri e propri «proconsoli sulcitani» diffonde informazioni gravanti nascondendo, la realtà dei fatti: il «piano Sulcis» rivolta infatti all'interrogante un imbroglio su larga scala con Ministri di Stato e istituzioni regionali che secondo l'interrogante, di fatto coprono un vero e proprio inganno economico, occupazionale e politico dei lavoratori e di un intero territorio;
   non esiste un solo cantiere avviato, non esistono progetti approvati, le risorse in molti casi sono finite e in altre inesistenti;
   nel «piano Sulcis» il primo punto era la vertenza industriale: il risultato è stato per l'interrogante, catastrofico:
    hanno chiuso e niente di concreto è stato fatto per riaprire Alcoa;
    è stata decisa la chiusura di Carbosulcis;
   nulla ancora si intravvede per la ripartenza concreta di Eurallumina e Ila;
   prima del «piano Sulcis» c'erano in ballo 3.500 posti di lavoro nella sola filiera dell'alluminio primario;
   dopo il «piano Sulcis» si sono aggiunti i 1.000 lavoratori della Carbosulcis e i 600 della centrale Enel che vorrebbero dismettere da qui a poco;
   il «piano Sulcis» non ha creato nemmeno un solo posto di lavoro e ne ha fatto perdere altri 1.600;
   così come è confermato che non esistono da nessuna parte i 600 milioni di euro annunciati;
   si tratta di fondi inesistenti, inventati di sana pianta;
   nemmeno un progetto del fantomatico «Piano Sulcis» è stato avviato, le procedure per tutti i progetti risultano inesistenti e la Giunta regionale in carica cancella anche le poche risorse disponibili;
   in tre anni niente è stato fatto per risolvere le questioni fondamentali per il Sulcis, dal costo energetico alla ripresa produttiva del sistema industriale;
   siamo dinanzi al totale fallimento di un apparato politico che si è rivelato non solo incapace di affrontare le vertenze ma che non ha saputo nemmeno scongiurare le azioni speculative sulla testa dei lavoratori;
   occorre condurre un'operazione verità e di pretendere un piano serio e credibile;
   il report del Ministero dell'economia e delle finanze sul «piano Sulcis» redatto dall'UVER l'unità di verifica degli investimenti pubblici, è stato fin troppo chiaro sin dall'inizio;
   si tratta di documenti che attestano senza tema di smentita e il nucleo di verifica lo certifica, che il «Piano Sulcis» è per l'interrogante, un inganno;
   i report sulla questione non usano mezze parole: procedure inesistenti, progetti irrealizzabili, opere iniziate anni fa, e persino opere dichiarate concluse;
   dai report emerge un vero e proprio scandalo del quale sono complici tutti coloro hanno nascosto la verità;
   ad avviso dell'interrogante sussistono delle evidenti responsabilità politiche del Governo per la mancata attuazione del «piano Sulcis»;
   dagli stessi emerge un quadro di una gravità inaudita con l'evidente complicità di chi a tutti i livelli ha cercato di spacciare questo piano come una grande conquista –:
   se non intenda il Governo fornire chiarimenti circa lo stato dell'arte del cosiddetto «piano Sulcis», indicando con precisione le opere realmente cantierate, quelle in fase di realizzazione, le imprese che hanno ripreso l'attività produttiva e quanti posti di lavoro a generato dalla sua firma;
   se non ritenga indispensabile assumere iniziative normative volte a disporre provvedimenti adeguati a fronteggiare l'emergenza industriale economica e occupazionale del Sulcis;
   se non ritenga di dover stanziare risorse adeguate per rispondere all'emergenza Sulcis;
   se non ritenga di dover vagliare le condizioni oggettive delle realtà produttive ancora in essere nell'area, anche alla luce delle gravi ripercussioni dei mercati su alcune particolari realtà;
   se non ritenga necessario assumere iniziative normative urgenti per il Sulcis che consentano di affrontare e risolvere le questioni più rilevanti, dal costo energetico alle risorse necessarie, dalla bonifica ambientale all'infrastrutturazione del territorio. (5-06612)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica occupazionale

creazione di posti di lavoro

diffusione delle informazioni