ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06594

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 497 del 07/10/2015
Firmatari
Primo firmatario: BASILIO TATIANA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 07/10/2015


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 07/10/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 07/10/2015

SOLLECITO IL 07/07/2016

SOLLECITO IL 21/09/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06594
presentato da
BASILIO Tatiana
testo di
Mercoledì 7 ottobre 2015, seduta n. 497

   BASILIO. — Al Ministro della difesa . — Per sapere – premesso che:
   il 16 aprile del 1999, durante la guerra dei Balcani, un velivolo militare americano F-15 Eagle diretto a Ghedi, al fine di alleggerire il carico di esplosivi presenti a bordo, sganciò taluni di essi all'interno del lago di Garda e, precisamente, nello specchio d'acqua antistante i territori tra Bardolino e Torri del Benaco;
   secondo quanto riportò la stampa, sei ordigni, quattro di tipo Blu a grappolo, e due di tipo Gbu Pavewey a guida laser vennero sganciati nel lago; stando ai comunicati diffusi dal comando delle operazioni le bombe, prima di essere sganciate, sarebbero state disattivate dal pilota, per poi inabissarsi all'interno delle acque del Lago, a poche centinaia di metri dalla famosa spiaggia della «Cartiera», rinomata meta turistica del Garda;
   a distanza di 16 anni dall'accaduto, ancora oggi si susseguono notizie ed informazioni discordanti ed imprecise rispetto ai fatti storici realmente verificatisi ed, in particolare, rispetto alle caratteristiche del carico bellico lanciato dal velivolo, alla presenza di uranio impoverito all'interno di tali ordigni, alle esatte coordinate di lancio nonché rispetto alla profondità dei fondali del lago nella zona di lancio;
   per quanto riguarda il carico bellico lanciato, fonti «non ufficiali» parlano di 6 Pavewey III GBU-24 (Corriere della Sera) – altre fonti citano un mix di 3 CBU-87 e 3 Pavewey III (Lannes). Sempre da notizie di repertorio, sembra che i due serbatoi ausiliari siano stati sganciati sulle montagne vicentine, ipotesi più che attendibile, considerando le tradizionali procedure di emergenza;
   ancor più delicata e contraddittoria è la questione relativa alla presenza di uranio impoverito all'interno dei predetti ordigni. Taluni esperti ritengono, infatti, che la presenza di uranio impoverito sia stata certificata in una versione della Pavewey III (detta anche BLU-116) che all'epoca dei fatti era ancora in fase di studio negli USA;
   la presenza di uranio, quindi, è considerata altamente improbabile ma non impossibile ed il grado di nocività degli ordigni è legato alle alte temperature sprigionate e dall'interazione dell'uranio con gli altri metalli, con elevati rischi per la salute umana e per la salubrità dell'ambiente;
   discusse sono anche le esatte coordinate di lancio, posto che taluni testimoni oculari riferiscono di un lancio a 200 metri dalla riva in prossimità della spiaggia della «Cartiera» nel comune di Toscolano Maderno (BS), ma non esistono ad oggi dati tecnico-scientifici in grado di appurare con assoluta certezza il luogo in cui il lancio è avvenuto;
   in merito alla profondità del lago nella zona di lancio, l'accertamento della zona consentirebbe di valutare, con maggiori elementi, la possibilità di rinvenimento dei reperti, anche attraverso una campagna di bonifica dell'intera zona del Garda, interessata dalla presenza di numerosissimi ordigni bellici, molti dei quali risalenti all'epoca della seconda guerra mondiale;
   circa gli episodi riportati e le loro possibili ripercussioni, l'interrogante ha già provveduto a sollecitare i Ministri della difesa, dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e della salute con l'atto di sindacato ispettivo n. 4-09504 presentato in data 17 giugno 2015, ma, ad oggi, i Ministri interessati non hanno ancora fornito alcuna risposta -:
   se il Ministro non ritenga opportuno, a distanza di 16 anni dall'accaduto, fornire un quadro chiaro, complessivo ed esauriente delle caratteristiche degli ordigni presenti sui fondali del lago di Garda, anche attraverso i dati tecnici forniti dalle ricerche effettuate dai Comsubin della Marina militare di La Spezia. (5-06594)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

uranio

protezione dell'ambiente

sostanza tossica