ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06551

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 494 del 01/10/2015
Firmatari
Primo firmatario: PETRAROLI COSIMO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 01/10/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 01/10/2015
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 01/10/2015
LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 01/10/2015
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 01/10/2015
CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 01/10/2015
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 01/10/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 01/10/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 01/10/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06551
presentato da
PETRAROLI Cosimo
testo di
Giovedì 1 ottobre 2015, seduta n. 494

   PETRAROLI, CIPRINI, COMINARDI, LOMBARDI, DALL'OSSO, CHIMIENTI e TRIPIEDI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . – Per sapere – premesso che:

   il pacchetto di misure sulle pensioni, varato con la legge 122 del 2010, ha impresso una svolta significativa al nostro sistema previdenziale;

   l'obiettivo principale quello di prolungare la permanenza al lavoro degli italiani nati dal 1952 in poi che, stando alle statistiche, avranno una vita più lunga e quindi la possibilità di godere del meritato riposo per lo stesso periodo delle generazioni precedenti;

   dal 2015 il pensionamento per vecchiaia e anzianità sarà costantemente adeguato ogni tre anni alla speranza di vita della popolazione con più di sessantacinque anni registrata dall'Istat;

   si tratta di una misura che prevede l'aggiornamento periodico dei requisiti di età per la pensione di vecchiaia e delle quote per quella di anzianità in base all'andamento della vita media registrato dall'Istat;

   dal 2013 l'Istat valuta se, nel triennio precedente, la speranza di vita per le persone con almeno sessantacinque anni di età aumentata e di quanto;

   gli aggiornamenti successivi alla speranza di vita avvengono – come sopra evidenziato – ogni tre anni, con un'eccezione che riguarda il secondo scatto che fissato per il 2019, anziché per il 2018; lo slittamento di un anno dovuto alla necessità di far coincidere l'adeguamento dei requisiti per il pensionamento alla speranza di vita, con la revisione dei coefficienti per il calcolo delle pensioni contributive, alle quali sono interessati coloro che al 31 dicembre 1995, avevano meno di diciotto anni di contributi;

   all'adeguamento periodico dei requisiti alla speranza di vita sono soggetti i lavoratori di tutte le categorie. La manovra prevede due sole eccezioni che riguardano, rispettivamente, chi matura il diritto alla pensione di anzianità con almeno quaranta anni di contributi e alcune categorie particolari come i piloti, i marittimi e gli addetti alla guida di mezzi pubblici di trasporto, il cui titolo abilitante (brevetto, patente e altro) per lo svolgimento della mansione scade inderogabilmente al compimento di una determinata età;

   bisogna inoltre considerare che, all'incremento di età dovuto alla speranza di vita, si deve sommare l'aumento dei tempi di attesa, dato dalla finestra mobile, in vigore dal 1o gennaio 2011;

   per i lavoratori invalidi per qualsiasi causa, cui sia stata riconosciuta un'invalidità superiore al 74 per cento si applica invece quanto previsto dall'articolo 80, comma 3, della legge 23 dicembre 2000, n. 388 ed essi possono richiedere, per ogni anno di lavoro effettivamente svolto, il beneficio di due mesi di contribuzione figurativa. Il beneficio spetta fino al limite massimo di cinque anni di contribuzione figurativa utile ai fini del diritto alla pensione e dell'anzianità contributiva;

   nulla previsto, invece, per quei lavoratori cui è riconosciuta un'invalidità superiore al 74 per cento e che hanno, rispetto ai lavoratori senza invalidità, un'aspettativa di vita ridotta –:

   se, alla luce dei fatti esposti in premessa, non intenda assumere iniziative normative volte ad escludere i lavoratori invalidi con una percentuale superiore al 74 per cento dagli effetti prodotti dalla legge 122 del 2010, che prevede l'aggiornamento periodico dei requisiti di età per la pensione di vecchiaia e delle quote per quella di anzianità in base all'andamento della vita media;

   se il Ministro non intenda altresì assumere iniziative per ampliare la platea del beneficiari, ai quali sia stata riconosciuta un'invalidità superiore o pari al 50 per cento. (5-06551)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

speranza di vita

pensionato

licenza edilizia