ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06540

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 493 del 30/09/2015
Firmatari
Primo firmatario: RICCIATTI LARA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 30/09/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FRATOIANNI NICOLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 30/09/2015


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 30/09/2015
Stato iter:
01/10/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 01/10/2015
Resoconto RICCIATTI LARA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 01/10/2015
Resoconto GIACOMELLI ANTONELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 01/10/2015
Resoconto RICCIATTI LARA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 01/10/2015

SVOLTO IL 01/10/2015

CONCLUSO IL 01/10/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06540
presentato da
RICCIATTI Lara
testo di
Mercoledì 30 settembre 2015, seduta n. 493

   RICCIATTI e FRATOIANNI. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   il 28 agosto 2015 la testata Il Giornale dell'Umbria ha pubblicato una indagine che ha messo a confronto i dati del ministero dell'economia e delle finanze relativi alle dichiarazioni dei redditi ai fini Irpef del 2014, con quelli delle dichiarazioni dei redditi presentate nel 2008;
   dalla comparazione è emersa una dettagliata fotografia sull'impoverimento che hanno subito i redditi dei cittadini nei 92 comuni dell'Umbria a partire dalla crisi economica. I dati riportano una perdita di redditi Irpef (relativi a persone fisiche), negli ultimi sei anni, di 5,349 miliardi di euro;
   in particolare, sono risultati maggiormente penalizzati i comuni della fascia appenninica, da Nocera Umbra a Gubbio, interessati da importanti crisi industriali, che hanno perso redditi nell'ordine di decine di milioni di euro, con il picco di Nocera Umbra che segna un –11,4 per cento sui redditi prodotti rispetto al 2008;
   la crisi della fascia appenninica riguarda anche il versante marchigiano con numerose crisi aziendali ed esuberi di lavoratori, in più occasioni segnalate dagli interroganti;
   Nocera Umbra, così come l'area del fabrianese, è stata particolarmente colpita dalla crisi della società Antonio Merloni, spa, una delle aziende leader del settore della produzione di elettrodomestici contoterzi, ammessa alla procedura di amministrazione straordinaria ex decreto-legge n. 347 del 2003 (cosiddetta «legge Marzano») proprio nel 2008;
   il 18 marzo 2015 è stato prorogato l'accordo di programma, sottoscritto presso il Ministero dello sviluppo economico, dal Ministero dello sviluppo economico dalla regione Umbria e dalla regione Marche, che prevede lo stanziamento di 35 milioni di euro da destinarsi agli incentivi per la reindustrializzazione dell'area, duramente colpita dalla crisi della ex Antonio Merloni. Tuttavia tale misura, in vigore dal 2010, non ha prodotto sino ad ora risultati significativi;
   il 12 ottobre 2015 scadrà la mobilità per i lavoratori di età compresa tra i 30 e 40 anni, circa 500 complessivamente tra Umbria e Marche;
   la situazione desumibile dai dati illustrati segnala una vera e propria "questione della fascia appenninica", determinata dalla crisi economica e dal crollo dei livelli occupazionali, ma anche da una risalente carenza di infrastrutture adeguate, necessaria al rilancio dell'economia del territorio;
   la situazione di stallo determinatasi sulla vicenda J.P. Industries (già segnalata dall'interrogante con le interrogazioni a risposta in Commissione n. 5-05614 del 14 maggio 2015, seduta n. 427 e n. 5-05985 del 6 luglio 2015, seduta n. 455, alle quali integralmente ci si riporta), sta pregiudicando la possibilità di una piena ripresa dell'attività produttiva per i lavoratori reimpiegati a seguito dell'acquisizione del ramo d'azienda –:
   quali iniziative intenda intraprendere il Ministro interrogato considerata l'inefficacia delle misure sin qui adottate ed il protrarsi della situazione di incertezza sulle prospettive occupazionali per molti dei lavoratori della ex Antonio Merloni spa, al fine di sostenere la ripresa economica dell'area della fascia appenninica umbro-marchigiana. (5-06540)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 1 ottobre 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-06540

  A seguito della crisi produttiva e di mercato che ha coinvolto le aziende facenti parte del Gruppo Antonio Merloni e l'entrata dello stesso Gruppo in procedura di Amministrazione Straordinaria, la J.P. Industries ha acquisito in continuità aziendale il complesso produttivo umbro-marchigiano denominato Gaifana del Gruppo Antonio Merloni, con la prospettiva di ricollocare circa 700 persone.
  Come noto, a seguito della cessione dell'Azienda, è scaturito un contenzioso promosso da un pool di banche (UniCredit Management Bank, in proprio e quale mandataria di Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana, Banca delle Marche, Banca Popolare di Ancona, Banca CR Firenze, Banca dell'Adriatico e Monte dei Paschi di Siena) che nella qualità di creditrici ipotecarie impugnavano l'atto di vendita.
  I primi due gradi di giudizio (Tribunale e Corte di Appello di Ancona) hanno accolto le richieste degli Istituti di Credito dichiarando la nullità del contratto di vendita.
  Allo stato, avverso la sentenza di appello è pendente il giudizio avanti la Corte di Cassazione, la cui prossima udienza è prevista per il mese di ottobre 2015.
  La J.P. Industries ha tuttavia informato che, nelle more del giudizio di Cassazione, le banche ricorrenti non stanno concedendo il credito necessario a finanziare la normale attività di impresa ed a sostenere il progetto di rilancio dello stabilimento di Gaifana.
  Il progetto, che l'azienda sta mettendo a punto con il Mise, le Regioni Marche ed Umbria, si articola in un programma di R&S ed in un programma di investimenti produttivi per la riqualificazione dell'attuale produzione e l'ampliamento della gamma degli articoli.
  Nell'ambito della specifica gestione della complessa vicenda, le parti interessate, nel corso dell'incontro del 10 settembre scorso che si è tenuto presso il Mise, hanno stabilito di lavorare per giungere, da un lato, ad un accordo tra le banche e l'azienda e, dall'altro, a valutare le condizioni per il rafforzamento del programma industriale della J.P. Industries.
  Sul versante dell'intervento di rivitalizzazione economica del territorio, con la proroga dell'accordo di programma per la reindustrializzazione dell'area colpita dalla crisi della ex Antonio Merloni si darà modo alle imprese operanti nel territorio interessato di usufruire del nuovo sistema di agevolazioni ex lege 181 del 1989 modificato a seguito della riforma entrata in vigore con il decreto del Ministro dello sviluppo economico del 9 giugno 2015 e con la circolare della Direzione generale per l'incentivazione delle imprese del 6 agosto 2015 n. 59282.
  La riforma ha infatti introdotto significative novità, sia in termini di tipologie di programmi ammissibili che di facilitazione delle condizioni di accesso alla agevolazione, che si auspica possano cogliere in modo efficace le opportunità di investimento che il territorio esprimerà nel suo percorso di uscita dalla crisi.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

conseguenza economica

impresa in difficolta'

rilancio economico