ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06538

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 493 del 30/09/2015
Firmatari
Primo firmatario: DE LORENZIS DIEGO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 30/09/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PETRAROLI COSIMO MOVIMENTO 5 STELLE 30/09/2015


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 30/09/2015
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 08/10/2015
Stato iter:
02/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 02/03/2016
Resoconto GIACOMELLI ANTONELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 02/03/2016
Resoconto DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 30/09/2015

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 08/10/2015

DISCUSSIONE IL 02/03/2016

SVOLTO IL 02/03/2016

CONCLUSO IL 02/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06538
presentato da
DE LORENZIS Diego
testo di
Mercoledì 30 settembre 2015, seduta n. 493

   DE LORENZIS e PETRAROLI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   la Fondazione Ugo Bordoni (Fub) è ente morale, senza fine di lucro, riconosciuto dalla legge 16 gennaio 2003, n. 3, modificata dall'articolo 31 della legge del 18 giugno 2009, n. 69, come «istituzione di alta cultura e ricerca, avente lo scopo di effettuare e sostenere ricerche e studi scientifici e applicativi nelle materie delle comunicazioni elettroniche, dell'informatica, dell'elettronica, dei servizi pubblici a rete, della radiotelevisione e dei servizi multimediali in genere, al fine di promuovere il progresso scientifico e l'innovazione tecnologica»;
   fino all'anno 2000, quando, secondo fonti di stampa, sarebbe entrata in un declino, ha formato ricercatori e accademici di valore internazionale nelle telecomunicazioni. Ha prodotto risultati scientifici pregevoli, dagli studi sui fenomeni della propagazione necessari alle comunicazioni via satellite, a quelli sulle fibre e sui dispositivi ottici, agli studi sulle tecniche di elaborazione dei segnali vocali, solo per citarne alcuni. Era, sia pure in un settore di nicchia, un fiore all'occhiello del Paese che formava tanti giovani laureati e studiosi;
   secondo lo statuto la Fondazione Bordoni elabora e propone, in autonomia scientifica, strategie di sviluppo del settore delle comunicazioni da potere sostenere nelle sedi nazionali e internazionali competenti e coadiuva operativamente il Ministero dello sviluppo economico e le altre amministrazioni pubbliche sia nazionali che locali nella soluzione organica e interdisciplinare delle problematiche di carattere tecnico, economico, gestionale, normativo e regolatorio;
   nell'esercizio delle proprie attività la Fondazione è sottoposta alla vigilanza del Ministero dello sviluppo economico ed è tenuta, a mente dell'articolo 4 dello Statuto, al rispetto del «principio dell'equilibrio economico tra i costi di gestione e le risorse disponibili»;
   la Fondazione può assumere anche altri specifici incarichi di studio, ricerca e di formazione del personale purché compatibili con le finalità statutarie, purché non comportanti conflitti di interesse con le finalità di interesse generale perseguite dalla Fondazione e nel rispetto della finalità prevalente e dedicata di ricerca e assistenza al Ministero dello sviluppo economico e alle altre autorità amministrative ed alle autorità amministrative indipendenti;
   da fonti di stampa, tuttavia, emergono talune problematiche connesse allo sforamento dei tetti stipendiali dei vertici istituzionali della stessa Fondazione: il presidente e il vicedirettore generale della Fondazione riceverebbero 400.000 euro l'anno a testa. Infatti, il numero uno della Fub, insieme al vice direttore generale, si spartirebbe con quote in percentuali diverse il compenso della figura di «direttore generale», ruolo previsto dallo statuto, ma di nomina a discrezione del presidente. Ovviamente, esiste il ruolo, esiste la relativa spesa, ma non la figura. Il risultato è che, sommando i due compensi, il presidente percepisce circa 400.000 euro e il vicedirettore generale, fra annessi e connessi, altrettanto;
   oltre a questi profili, la stampa riferisce altresì che nella storia della Fondazione si sarebbe passati da centro di ricerca nel settore delle telecomunicazioni, apprezzato in Italia e all'estero, a centro di affari del «sottobosco politico». Sempre secondo la stampa, la Fondazione verrebbe utilizzata come partita di scambio tra favori al Ministero, come l'assunzione di 21 persone dell'ufficio brevetti fino alla gestione di gare per l'assegnazione delle frequenze, con conflitto di interessi sia dell'ente, ancora legato agli operatori, sia di dirigenti e dipendenti della Fondazione, che svolgono attività private nel settore pianificazione delle stesse radiofrequenze (a tale fine verrebbero utilizzate società come Wireless Future srl ed altre collegate, operanti a Bologna presso la sede di Pontecchio Marconi, in stretta collaborazione con il sistema di società che ruota intorno a Lepida e Fondazione Marconi);
   la problematica del conflitto di interessi emergerebbe, secondo fonti di stampa, anche con riferimento all'attività di gestione del registro pubblico delle opposizioni, che accoglie tutti gli abbonati telefonici che non desiderano essere contattati telefonicamente per fini commerciali o promozionali La presenza fra i fondatori – rappresentati in un apposito «Comitato» – di primari operatori di telecomunicazioni (Fastweb, Poste Italiane, Telecom Italia, Telespazio, Tre Italia, Vodafone e Wind) potrebbe configurare un vero e proprio conflitto di interesse, potenzialmente a danno del consumatore;
   inoltre, la stessa gestione del registro pubblico delle opposizioni avrebbe ricevuto polemiche sul funzionamento che, secondo fonti di stampa, sarebbe incorso in talune falle nel sistema come lamentato dalle associazioni dei consumatori;
   infatti, come si apprende dal corrierecomunicazione.it, «Continuano, inoltre, a imperversare le polemiche sul funzionamento del Registro delle opposizioni istituito per consentire ai consumatori di dire no al telemarketing e gestito dalla Fub. Le associazioni dei consumatori, a partire dall'Adinconsum, hanno più volte denunciato “falle” nel sistema, che non garantirebbe a fondo il consumatore dal non essere disturbato da telefonate non gradita. La Bordoni da parte sua continua a replicare gridando alla “campagna denigratoria”, ma di fatto le problematiche con la gestione efficace del Registro esistono»;
   i compiti attribuiti alla Fondazione Bordoni ed il suo carattere di «organismo di diritto pubblico» impongono particolare attenzione nella composizione dei suoi vertici, di cui due scelti dal Ministero dello sviluppo economico, su indicazione di Agcom, ed uno indicato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, sollecitando una procedura di selezione pubblica preceduta da un bando che stabilisca in tutta trasparenza i criteri di nomina e le competenze richieste ai candidati, in modo da favorire un programma di rilancio e valorizzazione delle competenze tecniche del personale di ricerca, senza incorrere in situazione di conflitto di interessi. Ad oggi, a seguito di periodi in cui il consiglio di amministrazione ha proseguito la propria attività in regime di prorogatio, risulta riconfermato il vertice già operante nel Consiglio di amministrazione –:
   se il Governo sia a conoscenza dei fatti espressi in premessa e possa riferire compiutamente sull'attività di vigilanza cui è tenuto nei termini di legge indicati, specificamente con riguardo all'attività svolta dalla Fondazione Bordoni nel rispetto del principio dell'equilibrio economico tra costi di gestione e le risorse disponibili, chiarendo la questione dei tetti stipendiali e assicurando la trasparenza dei bilanci della stessa Fondazione;
   quali iniziative il Governo intenda assumere con riferimento alle problematiche connesse alle ipotesi di conflitto di interesse nell'ambito della gestione del registro delle opposizioni, chiarendo eventuali, criticità connesse al suo funzionamento;
   se il Governo possa fornire informazioni in ordine alle modalità con cui si sia proceduto alle nomine del consiglio di amministrazione. (5-06538)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 2 marzo 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-06538

  Rispondo all'atto in questione informando per quanto segue.
  La Fondazione Ugo Bordoni (FUB) è una fondazione di diritto privato, riconosciuta ai sensi dell'articolo 41 della legge n. 3 del 2003 quale istituzione di alta cultura e ricerca e sottoposta alla vigilanza del Ministero dello sviluppo economico. In particolare, la Fondazione elabora e propone, in piena autonomia scientifica, strategie di sviluppo del settore delle comunicazioni, da potere sostenere nelle sedi nazionali e internazionali competenti, e coadiuva operativamente il Ministero dello sviluppo economico e altre amministrazioni pubbliche nella soluzione organica ed interdisciplinare delle problematiche di carattere tecnico, economico, finanziario, gestionale, normativo e regolatorio connesse alle attività del Ministero e delle Amministrazioni pubbliche.
  Le modalità di collaborazione con il MiSE, con le altre Amministrazioni pubbliche ed anche con l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e altre Autorità amministrative indipendenti sono stabilite, nei limiti delle disponibilità delle Amministrazioni medesime, attraverso apposite convenzioni, predisposte sulla base di atti che stabiliscono le condizioni anche economiche cui la Fondazione Ugo Bordoni è tenuta ad attenersi nell'assolvere agli incarichi ad essa affidati.
  Per quanto riguarda l'esercizio delle funzioni di vigilanza del Ministero dello sviluppo economico sull'attività svolta dalla Fondazione, e, nello specifico, se quest'ultima venga svolta «nel rispetto del principio dell'equilibrio economico tra costi di gestione e le risorse disponibili», con particolare riguardo alla «questione dei tetti stipendiali» e alla «trasparenza dei bilanci», evidenzio il pieno rispetto della normativa sulla trasparenza di cui al decreto legislativo n. 33 del 2013 sia da parte del Ministero dello sviluppo economico, in qualità di amministrazione vigilante, sia da parte della stessa Fondazione, in qualità di ente di diritto privato in controllo pubblico.
  Risultano, infatti, di facile reperibilità nel sito istituzionale del MiSE (sezione amministrazione trasparente — Enti controllati) i dati relativi ai compensi dei componenti dell'organo amministrativo della Fondazione, dai quali si desume la non fondatezza delle affermazione contenute nelle notizie di stampa citate, sulle quali peraltro, il Ministero dello sviluppo economico aveva già svolto le opportune verifiche e sulle quali, inoltre, è attualmente pendente una denuncia civile e penale per diffamazione in tutela della Fondazione Bordoni, nonché del Presidente e del Vice Direttore Generale.
  Del pari, in attuazione della medesima normativa sulla trasparenza, la Fondazione ha reso pubbliche sul proprio sito istituzionale le informazioni sui compensi degli organi di amministrazione e controllo, nonché dei dirigenti in servizio (compreso il Vice Direttore Generale), oltre alla pubblicazione dei bilanci consuntivi, approvati dal Ministero dello sviluppo economico.
  Riguardo alla gestione economica della Fondazione, rilevo che il patrimonio netto della Fondazione a fine 2014, consente di garantire l'equilibrio finanziario e la continuità operativa dell'Ente.
  Nel 2014 la Fondazione ha registrato una riduzione dei costi della produzione, che si sono ridotti del 4,86 per cento rispetto al 2013.
  Sulla base di tali risultanze, il MiSE ha invitato, comunque, l'Ente a voler perseguire la strategia, già annunciata e improntata ad una diversificazione delle commesse, con una particolare localizzazione sull'attività di ricerca e al maggiore utilizzo delle risorse inerenti programmi UE. Si è reputato, necessario, richiamare lo stesso ad un maggiore sforzo di razionalizzazione di alcune voci di costo, nonostante la riduzione già registrata.
  Con riferimento alla notizia di stampa riferita, concernente l'assunzione di personale, si fa presente che la Fondazione Bordoni ha stipulato una convenzione quadro pluriennale con l'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi del Ministero del Ministero dello sviluppo economico che include, tra l'altro, l'attività della procedura di esame di brevettazione, cui, probabilmente, si riferiscono le notizie di stampa contenuto nell'atto in questione. Nell'ambito di tale convenzione, la FUB ha supportato le attività dell'Ufficio Brevetti fornendo proprio personale contrattualizzato ad hoc.
  Riguardo, invece, alla gestione del Registro Pubblico delle Opposizioni, risultano privi di ogni possibile fondamento i dubbi sollevati su possibili conflitti di interessi, in quanto è la norma stessa istitutiva del Registro ad impedire strutturalmente ogni possibile discrezionalità da parte del Gestore.
  Il sistema del Registro Pubblico delle Opposizioni è vigilato oltre che dal Ministero dello Sviluppo Economico dall'Autorità Garante per la protezione dei dati personali, i quali svolgono controlli sull'organizzazione, sul funzionamento e sulle procedure del Registro stesso, il quale è accessibile sia dal Garante Privacy sia dall'Autorità Giudiziaria per verifiche o ispezioni che risultino necessarie.
  Inoltre, il Gestore è tenuto a conservare, per dodici mesi dal momento della loro generazione, le registrazioni delle operazioni di accesso ai sistemi di iscrizione, aggiornamento o revoca da parte degli abbonati (compresi gli invii di corrispondenza con i relativi allegati) secondo criteri di completezza, integrità, inalterabilità e verificabilità. Per quanto riguarda gli operatori di telemarketing il medesimo Gestore è tenuto a conservare per ventiquattro mesi dalla loro generazione ogni operazione di accesso al sistema e di aggiornamento delle liste di contatti, sempre secondo i criteri di completezza, integrità, inalterabilità e verificabilità. Tali registrazioni sono protette dal Gestore del Registro contro l'accesso abusivo, in modo da consentire l'accesso ad esse solo per finalità ispettive da parte dell'Autorità Garante per la protezione dei dati personali o dell'Autorità Giudiziaria.
  Per quanto riguarda invece le lamentate polemiche sul malfunzionamento del Registro, si precisa che la Fondazione Ugo Bordoni ha finora realizzato e condotto il servizio secondo quanto previsto dal decreto del Presidente della Repubblica n. 178 del 2010, il contratto di servizio con il Ministero dello Sviluppo Economico e le condizioni generali di contratto con gli operatori di telemarketing.
  La stessa ha gestito sempre entro un giorno lavorativo oltre 6 milioni di richieste di iscrizione, aggiornamento, revoca e verifica stato da parte dei cittadini e quasi 80.000 liste di contatti sottoposte a verifica dagli operatori di telemarketing entro le 24 ore. Il sistema non ha mai subito alcun malfunzionamento, come è riscontrabile dall'assenza di sanzioni o richiami da parte degli organismi vigilanti e di denunce o contenziosi da parte dei cittadini o degli operatori di telemarketing.
  Per quanto concerne le dichiarazioni attribuite alle associazioni dei consumatori, le stesse non si riferiscono in alcun modo all'operato del Gestore, ossia alla Fondazione, bensì all'impianto normativo, che tutela solamente le numerazioni presenti negli elenchi telefonici pubblici.
  Per ultimo facendo riferimento, alla nomina del Consiglio di amministrazione in carica, va anzitutto premesso che nell'interrogazione è contenuta una inesattezza al riguardo. Il Consiglio di amministrazione attualmente in carica non è stato di recente riconfermato, ma opera in regime di prorogatio sulla base di una precisa disposizione statutaria, che consente al Consiglio di amministrazione precedentemente nominato di rimanere in carica «fino all'assunzione della carica da parte del nuovo Consiglio».
  Con riguardo, invece, alle modalità di nomina del Consiglio, le stesse sono espressamente previste dall'articolo 8 dello Statuto, che attribuisce il potere di designazione al Ministro dello sviluppo economico, al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Presidente dell'Autorità per le garanzie delle comunicazioni, ciascuna per rispettiva parte di competenza.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

industria delle comunicazioni

moralita' della vita economica

personale di ricerca