ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06530

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 493 del 30/09/2015
Firmatari
Primo firmatario: RIZZO GIANLUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 30/09/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 30/09/2015
FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 30/09/2015
CORDA EMANUELA MOVIMENTO 5 STELLE 30/09/2015
BASILIO TATIANA MOVIMENTO 5 STELLE 30/09/2015
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 30/09/2015
BERNINI PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 30/09/2015


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 30/09/2015
Stato iter:
03/12/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 03/12/2015
Resoconto ROSSI DOMENICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
REPLICA 03/12/2015
Resoconto RIZZO GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 30/09/2015

SOLLECITO IL 12/11/2015

DISCUSSIONE IL 03/12/2015

SVOLTO IL 03/12/2015

CONCLUSO IL 03/12/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06530
presentato da
RIZZO Gianluca
testo di
Mercoledì 30 settembre 2015, seduta n. 493

   RIZZO, LOREFICE, FRUSONE, CORDA, BASILIO, TOFALO e PAOLO BERNINI. — Al Ministro della difesa, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   secondo Medici Senza Frontiere la vita di decine di migliaia di persone sarebbe a rischio in quanto si esauriranno in tutto il mondo entro il prossimo anno le scorte di Fav-Afrique, un siero contro il veleno di almeno 10 specie di serpenti che oggi salva la vita a moltissime persone, soprattutto nei paesi in via di sviluppo;
   la Sanofi Pasteur, l'azienda che produce il farmaco, ha interrotto la produzione lo scorso anno e le scorte dureranno al massimo fino al prossimo giugno 2016;
   sempre secondo Msf, ogni anno 5 milioni di persone nel mondo sono vittime di un morso di serpente, un problema che causa anche 100 mila morti e centinaia di migliaia di persone con disabilità e amputazioni. Polly Markandya di Msf spiegando l'allarme lanciato dalla sua organizzazione ha affermato: «la maggior parte delle persone che vengono morse da un serpente non conoscono la sua specie, per questo avere un antidoto che funziona contro più specie è veramente importante»;
   «stiamo per affrontare una vera crisi — ha dichiarato un'altra esponente di Msf la dottoressa Gabriel Alcoba —, non ci saranno alternative per almeno altri due anni. L'Oms dovrebbe coordinare gli sforzi per risolvere il problema»;
   l'azienda da parte sua ha affermato che la chiusura della produzione era già stata annunciata nel 2010: «Ci meraviglia che ci si accorga solo ora del problema — ha spiegato un portavoce della compagnia alla Cbs —. Noi abbiamo offerto la tecnologia per produrre il siero a chiunque fosse interessato, ma nessuno si è fatto avanti»;
   «Il trattamento antiveleno può costare fino a 250-500 dollari a persona, l'equivalente di 4 anni di salario nei Paesi interessati», sottolinea Msf che solo l'anno scorso ha curato «circa 400 persone a Paoua, in Repubblica Centrafricana, e oltre 300 ad Agok nel Sud Sudan». L'organizzazione umanitaria chiede alla comunità scientifica globale «azioni serie e rapide per garantire la disponibilità di antidoto e trattamento»;
   gli interroganti ricordano come uno dei Paesi più colpiti sia la Repubblica Centroafricana dove sono presenti militari italiani nella missione dell'Unione europea EUMAM RCA –:
   se il Governo non ritenga, anche alla luce dell'impegno militare e dei progetti di cooperazione allo sviluppo dell'Italia in diversi Paesi colpiti dal flagello dei morsi di serpenti velenosi, di dover verificare la sussistenza dei presupposti per rilevare l'antidoto Fav-Afrique dalla Sanofi Pasteur e continuarne la produzione in proprio utilizzando le capacità tecnologiche e scientifiche dell'Istituto farmaceutico militare di Firenze. (5-06530)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 3 dicembre 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione IV (Difesa)
5-06530

  Lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze – unità produttiva dell'Agenzia industrie difesa –
è attivo nella produzione di medicinali, di presidi medico-chirurgici e di cosmetici, negli allestimenti sanitari e nel confezionamento di alimenti dietetici; la sua missione è quella di offrire una risposta immediata e sicura alle esigenze delle Forze armate e del Paese, secondo criteri di qualità, di efficienza e di efficacia.
  I medicinali attualmente prodotti sono farmaci carenti o per malattie rare, oltre che antidoti e prodotti per malattie particolarmente gravi, come la malaria.
  Circa lo specifico quesito posto, nel 2013 è stato effettuato uno studio preliminare per la realizzazione di un reparto Produzioni Biotech (vaccini).
  Per un reparto di questa tipologia è stata stimata, in prima approssimazione, la necessità di un investimento pari ad almeno 20 milioni di euro.
  A tale impegno si deve aggiungere l'assunzione di personale con titoli e livello di specializzazione idonei alla tipologia di lavorazione che, a oggi, non è disponibile nell'organico dello stabilimento; in particolare, biologi con esperienza professionale nello specifico settore.
  Sarà, comunque, esaminata la possibilità d'intraprendere l'iniziativa richiesta, in relazione alle future disponibilità delle necessarie risorse umane e finanziarie.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prodotto farmaceutico

aiuto allo sviluppo

paese in via di sviluppo