ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06527

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 493 del 30/09/2015
Firmatari
Primo firmatario: FRUSONE LUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 30/09/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RIZZO GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 30/09/2015
CORDA EMANUELA MOVIMENTO 5 STELLE 30/09/2015
BASILIO TATIANA MOVIMENTO 5 STELLE 30/09/2015
CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 30/09/2015


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 30/09/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 30/09/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06527
presentato da
FRUSONE Luca
testo di
Mercoledì 30 settembre 2015, seduta n. 493

   FRUSONE, RIZZO, CORDA, BASILIO e CECCONI. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:
   il Corpo militare della Croce rossa italiana (CRI) svolge attività in tempo di guerra provvedendo all'assistenza, allo sgombero e alla cura dei feriti e delle vittime, militari e civili, organizza ed esegue misure di difesa sanitaria antiaerea, disimpegna il servizio di ricerca e assistenza dei prigionieri di guerra, degli internati, dei dispersi, dei profughi, dei deportati e dei rifugiati, svolge attività di assistenza sanitaria in relazione alla difesa civile. In tempo di pace provvede al mantenimento e alla gestione dei centri di mobilitazione e delle basi operative, cura la custodia e il mantenimento delle dotazioni sanitarie, provvede all'addestramento e all'aggiornamento del proprio personale ed organizza corsi qualificativi di primo soccorso e di auto protezione sanitaria a favore del personale delle Forze armate, concorre al servizio di assistenza sanitaria nel caso di grandi manifestazioni ed eventi e per esercitazioni militari, fornisce assistenza e supporto sanitario alle Forze armate e alle forze di polizia nei poligoni di tiro, è impiegato nel corso di calamità naturali o disastri per operazioni di protezione civile e si occupa anche della diffusione del diritto internazionale umanitario;
   in attuazione della delega contenuta nella legge 4 novembre 2010, n. 183, per la riorganizzazione della Croce rossa, è stato adottato il decreto legislativo 28 settembre 2012, n. 178, che, tuttavia, invece di limitarsi al mero riassetto dell'ente, ne ha sancito la completa privatizzazione, mettendo a rischio sia la funzionalità delle sue strutture sul territorio, sia i servizi sinora resi allo Stato ed ai cittadini;
   a fronte di un risparmio di spesa a suo tempo stimato in 42 milioni di euro in un quinquennio, oggi la Croce rossa è passata ad un disavanzo di circa 54 milioni di euro, dovuto anche agli aiuti elargiti dalla parte ancora pubblica della Croce rossa italiana (comitato centrale) in favore dei comitati privatizzati (provinciali e locali) per evitarne la paralisi funzionale o la chiusura;
   in questo complesso ambito si inserisce anche la previsione di cui al decreto legislativo 28 settembre 2012, n. 178, relativa alla smilitarizzazione del contingente di personale militare della Croce rossa italiana in servizio permanente, composto da circa 900 persone, che dovrebbe compiersi entro il 31 dicembre 2017;
   il corpo militare della Croce rossa italiana, ausiliario delle Forze armate ha svolto negli anni, oltre a delle funzioni necessarie al corpo stesso, delle attività addestrative ed operative in supporto a soggetti diversi dal corpo stesso e a titolo esemplificativo si citano:
    a) formazione a favore del personale delle Forze armate o di altri Corpi armati dello Stato, in ambito sanitario e di diritto internazionale umanitario;
    b) supporto alle attività delle Forze armate in Italia e all'estero, mediante la fornitura di assetti sanitari e di difesa nucleare, batteriologica, chimica e radiogena vari;
    c) attività operative a favore dell'Associazione CRI;
    d) la gestione ordinaria di un gran numero di militari in congedo iscritti nei vari ruoli (circa 17.000);
   il numero delle attività svolte nel 2014 è impressionante: si parla di 1.105 impieghi operativi e attività di concorso delle Forze armate, 19 concorsi per altri enti, 47 impieghi non operativi in ambito CRI, 163 corsi a favore di enti militari e altri 11 a favore di altri enti;
   il Corpo ha inoltre operato fuori area nell'ambito della missione ISAF, ha concorso con la Marina militare nell'ambito dell'Operazione «Mare Nostrum» con medici, infermieri e tecnici per la difesa nucleare, batteriologica, chimica e radiologica e concorre in Patria per assicurare il regolare svolgimento delle attività operative, addestrative e per l'effettuazione di visite sanitarie specialistiche;
   l'impiego di militari della CRI per attività a favore di enti militari e la richiesta di attività di concorso è aumentata in maniera esponenziale dal 2003 al 2014, passando da sole 20 attività a 1.104 nel 2014 con un impiego di militari balzato da 1.140 del 2007 a 3.201 nel 2014;
   a seguito di una visita dell'interrogante presso il campo di addestramento del Corpo militare della CRI di Castel Nuovo di Porto, in data 6 luglio 2015, si è venuti a conoscenza anche del nuovo compito del Corpo militare della CRI in materia di gestione dei corpi senza vita, emergenza nata per i tragici naufragi nel Mediterraneo, e del fatto che, ultimamente, persino il servizio di scorta ai vaccini ricade tra i compiti del personale militare della CRI;
   attraverso l'utilizzo sempre più massiccio del corpo militare della CRI, che avviene anche mediante l'internazionalizzazione di alcuni servizi da essa erogati come corsi ad enti o il supporto in attività particolari, come il disinnesco di ordigni bellici, lo Stato ha potuto risparmiare in termini economici e guadagnare in termini di professionalità dei suoi operatori;
   dal 2013 al 2014 si può notare un leggero calo dell'impiego di militari della CRI, dovuto al fatto che non vengono più richiamati militari in congedo per svolgere determinate attività emergenziali come calamità o disastri naturali, di fatto riducendo la possibilità di intervento di un corpo sui cui gravano invece numerosi compiti –:
   se i fatti esposti in premessa corrispondano al vero;
   se e quali iniziative anche normative il Ministro interrogato intenda promuovere per supplire a tutti quei servizi che il Corpo militare della CRI ha svolto e svolge ancora oggi una volta che questo non ci sarà più;
   se sia nell'intenzione del Governo far sì che molti di tali servizi vengano presi in carico dalla sanità militare e come questa potrà adempiere in modo funzionale all'eventuale nuova mole di lavoro, senza dover incrementare le risorse presenti oggi;
   in base a quali studi il Governo ritenga di poter conseguire un effettivo risparmio affidando ai privati corsi e servizi finora gestiti dal Corpo militare della CRI. (5-06527)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritto umanitario internazionale

personale militare

Croce Rossa