ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06502

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 491 del 28/09/2015
Firmatari
Primo firmatario: ROSTELLATO GESSICA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 28/09/2015


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 28/09/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 28/09/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06502
presentato da
ROSTELLATO Gessica
testo di
Lunedì 28 settembre 2015, seduta n. 491

   ROSTELLATO. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   nel mese di aprile 2015, era stato programmato il trasferimento di cento detenuti delle sezioni di alta sicurezza di Padova presso altri istituti;
   a seguito della mobilitazione di molte realtà del volontariato, cooperative, operatori, scuola e università, l'associazione «Ristretti Orizzonti» e, anche grazie a una nuova circolare sulle «declassificazioni», alcuni trasferimenti sono stati evitati;
   molti ancora rischiano di vedere vanificato il percorso trattamentale fino a ora svolto, a causa di valutazioni sulla personalità che si rifanno a episodi ormai di venti o trent'anni addietro;
   la casa circondariale di Padova è un carcere-laboratorio, dove si sperimentano forme di pena «dignitose e sensate», tese alla rieducazione del detenuto. Vi è l'umanizzazione vera dei rapporti delle persone detenute con le famiglie, attraverso due telefonate in più per tutti, la possibilità di chiamare indistintamente telefoni fissi e cellulari, l'uso di Skype per i colloqui, anche per i detenuti di alta sicurezza, se le famiglie sono troppo lontane. La non declassificazione potrebbe comportare il trasferimento immediato in altro istituto di detenuti che da anni sono in 41-bis e che nella casa di reclusione hanno già avviato percorsi rieducativi con ottimi risultati;
   a differenza di ciò che si potrebbe intendere, la declassificazione non dà grandi vantaggi, anzi, è una vita per certi versi ancora più dura per chi, abituato ai «ghetti rassicuranti» dell'alta sicurezza, si ritrova nelle sezioni comuni: perde, se ce l'aveva, la cella singola (l'unica condizione accettabile per chi ha una pena lunga o l'ergastolo), si deve confrontare con un mondo di sofferenza, confusione, incertezza, come sono oggi le sezioni di media sicurezza;
   quindi chi chiede di essere declassificato chiede di perdere qualche piccolissimo vantaggio, ma anche uno status di «cattivo per sempre», e accetta di confrontarsi con le contraddizioni, i disagi, il disordine delle sezioni comuni;
   si ritiene dunque necessario rivedere tutta la materia in ordine ai circuiti, soprattutto per la parte che riguarda i metodi e i giudizi ai fini della declassificazione, con particolar riguardo alle parole «rieducazione» e «trattamento individualizzato», espressamente riportate dalle norme penitenziarie e più volte invocate dallo stesso Ministro della giustizia, che proprio nella sezione di Padova hanno trovato attuazione, laddove, nella gran parte degli istituti di pena del nostro Paese altro non sono che lettera morta –:
   quali siano gli orientamenti del ministro interrogato in merito ai fatti esposti in premessa;
   se non intenda per quanto di competenza, porre immediatamente rimedio alla situazione al fine di salvaguardare la condizione di tutte le persone ospitate nella sezione alta sicurezza del carcere di Padova che hanno in atto positivi percorsi di trattamento. (5-06502)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

detenuto

trasferimento di detenuti

stabilimento penitenziario