ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06486

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 489 del 24/09/2015
Firmatari
Primo firmatario: PIRAS MICHELE
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 24/09/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DURANTI DONATELLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 24/09/2015
QUARANTA STEFANO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 24/09/2015
RICCIATTI LARA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 24/09/2015
BORDO FRANCO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 24/09/2015
MELILLA GIANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 24/09/2015
PANNARALE ANNALISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 24/09/2015


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 24/09/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 24/09/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06486
presentato da
PIRAS Michele
testo di
Giovedì 24 settembre 2015, seduta n. 489

   PIRAS, DURANTI, QUARANTA, RICCIATTI, FRANCO BORDO, MELILLA e PANNARALE. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   l'autorità portuale di Cagliari è commissariata ormai dal 26 settembre 2013, condizione particolarmente delicata, constatati gli effetti che essa sta producendo in termini di governo della medesima e di qualità dei servizi offerti;
   si segnala, in particolare, quanto accade alla «Compagnia Portuale» («CLP»), azienda nella quale si fa sempre più incerta e precaria la condizione dei lavoratori, circa 73 unità, che hanno iniziato a manifestare un crescente disagio attraverso le loro rappresentanze sindacali circa il futuro, ivi compreso il mantenimento del posto di lavoro;
   la «CLP» infatti versa in una condizione di pesante esposizione debitoria, circa 2,2 milioni di euro, conseguentemente agli esposti presentati alla direzione provinciale del lavoro per mancate retribuzioni, in particolare della tredicesima 2014 e della quattordicesima 2015, per carenza di liquidità;
   negli ultimi dieci anni la «CLP» risulta non aver mai versato il Tfr ai lavoratori;
   dopo dieci anni di lavoro i dipendenti non hanno ancora gli spogliatoi, a differenza delle altre aziende portuali;
   a quanto risulta agli interroganti, contrariamente all'accordo di secondo livello siglato da Sindacato confederale, autorità portuale e compagnia portuale, che prevede una quota massima del 20 per cento di utilizzi di lavoro a tempo parziale e/o precario, risulta attualmente impiegata una quota pari al 49 per cento sul totale dei dipendenti;
   tale condizione di precarietà rischia – sulla base di quanto disposto dalla vigente legge dei porti – di far perdere alla «CLP» i requisiti minimi indispensabili per lo svolgimento delle attività;
   lo stato di protratto commissariamento impedisce l'applicazione all'autorità portuale di Cagliari, quindi alla «CLP», delle norme in materia di risanamento dei conti e di competitività previste dalle più recenti norme (e già utilizzate a Genova);
   sono numerosi infatti e recenti gli interventi in materia;
   nell'avvio della XVII legislatura è intervenuto, in materia di autonomia finanziaria delle autorità portuali, l'articolo 22 del decreto-legge n. 69 del 2013;
   in materia, l'articolo 14 del decreto-legge n. 83 del 2012 ha previsto la destinazione su base annua, nel limite di 70 milioni di euro annui, dell'uno per cento del gettito dell'IVA relativa all'importazione di merci introdotte nel territorio nazionale per il tramite di ciascun porto rientrante nelle circoscrizioni delle autorità portuali;
   a modificare l'articolo 14 del decreto-legge n. 83 del 2012 interviene l'articolo 22 del decreto-legge n. 69 del 2013, prevedendo: a) l'innalzamento da 70 milioni di euro annui a 90 milioni di euro annui del limite entro il quale le autorità portuali possono trattenere la percentuale dell'uno per cento dell'IVA riscossa nei porti; b) la destinazione delle risorse anche agli investimenti necessari alla messa in sicurezza, alla manutenzione e alla riqualificazione strutturale degli ambiti portuali;
   l'articolo 22 ha inoltre consentito, stabilizzando e sviluppando la disciplina sperimentale introdotta anni 2010, 2011 e 2012 dall'articolo 5, comma 7-duodecies, del decreto-legge n. 194 del 2009, alle autorità portuali di diminuire, fino all'azzeramento, ovvero di aumentare, fino a un tetto massimo pari al doppio, le tasse di ancoraggio;
   successivamente, l'articolo 13 del decreto-legge n. 145 del 2013 (cosiddetto «decreto-legge destinazione Italia») ha consentito la destinazione della quota di IVA riscossa nei porti e trattenuta dalle autorità portuali anche a interventi cantierabili per la competitività dei porti italiani, interventi finanziati anche con risorse revocate dalla realizzazione di altre infrastrutture nonché erogate per interventi nelle aree portuali per i quali non si sia proceduto, entro due anni dall'erogazione del finanziamento, all'approvazione del bando di gara –:
   se il Governo sia a conoscenza di quanto esposto in premessa e quali iniziative urgenti intenda assumere per affrontare la drammatica situazione in cui versa la «Compagnia Portuale (CLP)» e, più in generale, gran parte dell'indotto legato alla attività della autorità portuale di Cagliari;
   se vi siano le condizioni per il superamento della situazione di commissariamento in cui versa l'autorità portuale di Cagliari. (5-06486)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

impianto portuale

IVA

rappresentanza del personale