ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06483

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 489 del 24/09/2015
Firmatari
Primo firmatario: D'UVA FRANCESCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 24/09/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 24/09/2015
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 24/09/2015
VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE 24/09/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 24/09/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 24/09/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06483
presentato da
D'UVA Francesco
testo di
Giovedì 24 settembre 2015, seduta n. 489

   D'UVA, VACCA, BRESCIA e SIMONE VALENTE. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   l'Agenzia per la valutazione del sistema universitario e della ricerca (Anvur) sovraintende al sistema pubblico nazionale di valutazione della qualità delle università e degli enti di ricerca, cura la valutazione esterna della qualità delle attività dell'università e degli enti di ricerca destinatari di finanziamenti pubblici e indirizza le attività dei nuclei di valutazione e, infine, valuta l'efficacia e l'efficienza dei programmi pubblici di finanziamento e di incentivazione alle attività di ricerca e innovazione;
   tra i compiti essenziali dell'Agenzia figurano la valutazione della qualità dei processi, i risultati e i prodotti delle attività di gestione, formazione, ricerca, trasferimento tecnologico delle attività delle università e degli enti di ricerca, nonché la definizione di criteri e metodologie per la valutazione delle sedi e dei corsi di studio, ivi compresi i dottorati di ricerca, i master e le scuole di specializzazione, ai fini dell'accreditamento periodico delle strutture da parte del Ministro;
   tra le funzioni di fondamentale rilievo vi è l'elaborazione, su richiesta del Ministro, dei parametri di riferimento per l'allocazione dei finanziamenti statali, ivi inclusa la determinazione dei livelli essenziali di prestazione e dei costi unitari riferiti a specifiche tipologie di servizi, compito che negli ultimi anni risulta essere essenziale per la determinazione dei finanziamenti da erogare all'università italiane per assicurarne il corretto funzionamento;
   tuttavia, una evidente distorsione dell'applicazione di tali normative, che trovano il loro fondamento nella legge 30 dicembre 2010, n. 240, «Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario», cosiddetta legge Gelmini, ha comportato nel corso degli anni una progressiva scissione funzionale, organizzativa ed economica tra gli atenei italiani, con particolare evidenza tra quelli situati nei territori settentrionali e quelli meridionali del territorio dello Stato;
   l'esasperata ricerca del merito, a discapito della crescita unitaria di tutto il sistema universitario, basata sulla valutazione non del tutto oggettiva anche attraverso i sistemi adottati a tali fini dall'Agenzia di valutazione dei sistema universitario e della ricerca (Anvur), e strettamente connessa ai finanziamenti da erogare per il regolare funzionamento delle strutture, ha generato, di fatto, una lotta tra centri del sapere che anziché crescere come insieme continuano il loro progressivo allontanamento;
   è proprio attraverso l'articolo 4 della legge 30 dicembre 2010, n. 240, che viene sancito il principio secondo il quale «Il Ministero, nel rispetto della libertà di insegnamento e dell'autonomia delle università, indica obiettivi e indirizzi strategici per il sistema e le sue componenti e, tramite l'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR) per quanto di sua competenza, ne verifica e valuta i risultati secondo criteri di qualità, trasparenza e promozione del merito, anche sulla base delle migliori esperienze diffuse a livello internazionale, garantendo una distribuzione delle risorse pubbliche coerente con gli obiettivi, gli indirizzi e le attività svolte da ciascun ateneo, nel rispetto del principio della coesione nazionale, nonché con la valutazione dei risultati conseguiti»;
   tali disposizioni normative evidenziano come l'attuale sistema si basi sullo stanziamento di maggiori fondi agli atenei considerati meritevoli secondo i criteri di valutazione elaborati dall'Agenzia, somme e finanziamenti premiali che, tuttavia, non risultano essere ulteriori e diversi rispetto al fondo di finanziamento ordinario (FFO), ma direttamente sottratti dagli stanziamenti previsti per il funzionamento ordinario degli atenei ritenuti meno efficienti;
   risulta evidente come una valutazione del merito effettuata tra atenei che progressivamente vedono ridurre le somme erogate per il loro funzionamento essenziale, e atenei che, già considerati eccellenti, possono godere di somme ulteriori sottratte proprio ai propri «competitor», continuerà a creare situazioni di grandi differenze tra le università del Nord e quelle Sud;
   il 18 marzo 2014, infatti, proprio l'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR) ha presentato il «Rapporto sullo stato dell'università e della ricerca in Italia», evidenziando un quadro assolutamente allarmante sullo stato del nostro sistema universitario nazionale e, più in generale, dell'offerta formativa;
   dal «Rapporto sullo stato dell'università e della ricerca in Italia» è possibile verificare come le immatricolazioni risultino in calo del 10 per cento nelle regioni del Nord Italia, del 25 per cento delle regioni del Sud e, infine, del 30 per cento nel Mezzogiorno;
   in data 27 luglio 2015, il quotidiano consultabile online «il Sole24ore», riportava alcuni dati allarmanti che ben evidenziavano tali differenze territoriali, evidenziando come «accanto a università che si sono viste ridurre l'assegno di quasi un terzo ci sono (pochi) atenei che addirittura poggiano su fondi più robusti del passato. Ai due capi della classifica si incontrano da un lato Messina e Palermo, che nel 2015 hanno ricevuto il 30 per cento abbondante in meno rispetto ai fondi statali su cui avevano potuto contare sette anni prima, e dall'altro Bergamo e il Politecnico di Torino, che possono contare rispettivamente su un +11,4 per cento e su un +7,3 per cento»;
   tali evidenze continuano ad avere effetti disastrosi proprio a causa dei nuovi finanziamenti calibrati sulla valutazione e sul merito che, sul medio periodo, avranno il solo effetto di portare alla chiusura controllata di questi atenei, costringendo, di fatto, gli studenti meridionali ad un livello non adeguato di preparazione, e un sistema italiano che cresce non più nel suo insieme ma limitato a poche realtà considerate «eccellenti»;
   per tali motivi, di fondamentale importanza risulta essere la composizione del consiglio direttivo dell'Agenzia di valutazione per garantire corretto funzionamento, l'imparzialità e la necessaria rappresentanza territoriale dei suoi membri, assicurando che l'attuazione delle politiche in essere non allontani ulteriormente, e in maniera definitiva, gli atenei italiani, assicurando che l'eccellenza non venga garantita a danno di tutto il sistema universitario;
   in data 25 aprile 2015 il comitato di selezione ha emanato il bando di selezione attuando le disposizioni previste dal Decreto del Presidente della Repubblica 1o febbraio 2010, n. 76, in merito alla raccolta delle candidature a membro del consiglio direttivo dell'Anvur;
   secondo il bando di selezione ogni candidato presenta la candidatura mediante scheda in formato elettronico sul portale del Ministero dell'istruzione dell'università e della ricerca corredata da curriculum vitae dettagliato in cui si evidenzi il possesso dei requisiti riportati nelle disposizioni richiamate in premessa (non oltre trentacinquemila caratteri spazi inclusi);
   un elaborato scritto che illustri sinteticamente le principali linee d'intervento, indirizzi di gestione, strategie di sviluppo, criteri e metodi di valutazione dell'Agenzia in base ai quali il candidato intenda orientare la propria funzione, nel caso in cui assuma il ruolo di componente del consiglio direttivo dell'ANVUR (non oltre diciottomila caratteri spazi inclusi);
   eventuali pubblicazioni che il candidato ritenga significative in relazione alla domanda e, comunque, in numero non superiore a tre, trasmesse in formato elettronico;
   il comitato di selezione ha scelto la rosa di nomi, secondo il bando, sulla base di alta e riconosciuta qualificazione ed esperienza nel campo dell'istruzione superiore e della ricerca, nonché della valutazione, provenienti da una pluralità di ambiti professionali e disciplinari;
   i 15 selezionati per la nomina sono: Fabio Beltram, Daniele Checchi, Raffaele Di Raimo, Mario Diani, Maria Cristina Marcuzzo, Guido Martinelli, Maria Luisa Meneghetti, Paolo Miccoli, Luigina Mortari, Paolo Rossi, Raffaella Rumiati, Guido Saracco, Giorgio Sesti, Susanna Terracini, Maurizio Vichi;
   in data 6 agosto 2015, il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca Stefania Giannini, ha approvato l'avvio della procedura per la nomina di Daniele Checchi, Paolo Miccoli, Raffaella Rumiati e Susanna Terracini a componenti del consiglio direttivo dell'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca, scegliendo tali esponenti tra 121 candidati segnalati dal comitato di selezione dell'Anvur;
   il 16 settembre 2015 la 7a Commissione del Senato ha espresso parere favorevole sulla nomina di tutti e quattro i candidati, non conoscendosi, infatti, le motivazioni che hanno portato alla selezione di queste personalità a fronte di 121 candidati;
   benché per una corretta valutazione si sarebbe resa necessaria la trasmissione della documentazione dei lavori svolti dal comitato di selezione per l'individuazione della rosa di 15 nomi alla Commissione parlamentare competente, il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ha invece deciso di non procedere alla pubblicazione dei relativi verbali, ad avviso dell'interrogante costringendo di fatto la stessa Commissione ad assumere una decisione senza la necessaria verifica del buon andamento del concorso;
   si rileva come dei tre consiglieri dell'Anvur già eletti, solo uno risulti essere un possibile riferimento di atenei del Meridione, cosa che comporta, per tali motivi, un evidente squilibrio territoriale nella rappresentanza dell'Agenzia, essendo ben 6 i consiglieri certamente legati, per propria estrazione, ad università situate nel Settentrione d'Italia;
   infine, il professor Paolo Miccoli, indicato dal Ministro Giannini come uno dei quattro nuovi membri del consiglio direttivo dell'Anvur, risulta essere al centro di alcune polemiche, dal momento che alcune linee programmatiche esposte nell'elaborato propedeutico alla sua selezione, sembrerebbero identiche a passaggi di alcuni testi facilmente reperibili su Diritto.it, così come riportato in un articolo apparso sul sito di informazione universitaria «Roars.it», fatto che, se confermato, porrebbe con urgenza la necessità di una idonea verifica sulla correttezza delle selezioni, alimentando forti dubbi sui metodi e sui criteri di valutazione dell'Agenzia;
   in data 15 settembre 2015, in occasione della conferenza tenutasi a Bruxelles dal titolo «Science meets Parliaments», il presidente dell’All European Academies (ALLEA), federazione di 58 accademie nazionali delle scienze umane, e in più di 40 Paesi europei, ad espressa domanda del primo firmatario del presente atto circa la possibilità di ridistribuire equamente le risorse tra gli atenei, replicava considerando ragionevole una politica fatta di investimenti proprio laddove è alta la necessità finanziaria a garantire un corretto funzionamento, anziché disporre finanziamenti eccessivi ad atenei che già hanno ottenuto livelli di eccellenza –:
   se intenda rendere noti i criteri di selezione dei candidati, nonché dei relativi verbali redatti sia in sede di valutazione degli elaborati, che in sede di nomina dei quattro consiglieri così come indicati dal Ministero, e quali siano le motivazioni che hanno indotto alla mancata pubblicazione dei verbali dei lavori del comitato di selezione;
   se ritenga di valutare la possibilità di assicurare al consiglio direttivo dell'Anvur, per i fatti esposti in premessa, una maggior rappresentatività di tutte le università italiane, assicurando che all'interno dell'Agenzia per la valutazione del sistema universitario e della ricerca possano essere adottate tutte le politiche necessarie per arginare il progressivo allontanamento degli atenei;
   se intenda assumere iniziative per verificare la correttezza e la bontà degli elaborati prodotti dagli aspiranti consiglieri, assicurando che l'Agenzia Anvur, la quale ha il compito di garantire il merito attraverso le proprie valutazioni, non perda credibilità attraverso l'eventuale erronea valutazione dei suoi rappresentanti. (5-06483)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

universita'

metodo di valutazione

politica dell'istruzione