ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06476

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 489 del 24/09/2015
Firmatari
Primo firmatario: PESCO DANIELE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 24/09/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 24/09/2015
FICO ROBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 24/09/2015
RUOCCO CARLA MOVIMENTO 5 STELLE 24/09/2015
PISANO GIROLAMO MOVIMENTO 5 STELLE 24/09/2015
VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 24/09/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 24/09/2015
Stato iter:
01/10/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 01/10/2015
Resoconto DE MICHELI PAOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 01/10/2015
Resoconto PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 24/09/2015

DISCUSSIONE IL 01/10/2015

SVOLTO IL 01/10/2015

CONCLUSO IL 01/10/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06476
presentato da
PESCO Daniele
testo di
Giovedì 24 settembre 2015, seduta n. 489

   PESCO, ALBERTI, FICO, RUOCCO, PISANO e VILLAROSA. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   in un articolo pubblicato sul quotidiano Italia Oggi del 28 marzo 2015, dal titolo «Dirigenti incaricati, i delegati a rischio di misure disciplinari», a firma di Cristina Bartelli si legge testualmente: «In questo scenario di estrema confusione organizzativa, arriva anche la segnalazione di una soluzione limite che aggira la sentenza della Corte Costituzionale. È il caso di un dirigente aggiunto che sebbene funzionario assunto dall'Agenzia delle entrate, è stato messo in aspettativa e dalla stessa agenzia investito dell'incarico di dirigente esterno. Per farlo l'Amministrazione si è avvalsa della possibilità offerta dall'articolo 19, comma 6, sui dirigenti esterni, peraltro utilizzata anche dallo stesso Ministero dell'economia e delle finanze. Una soluzione che fa salvi, per così dire capri e cavoli, in quanto è al riparo dalle censure della Corte Costituzionale e consente al funzionario incaricato di mantenere inalterata anche la retribuzione»;
   sul sito dell'Agenzia delle entrate è pubblicato l'elenco dei dirigenti provenienti dall'esterno non inseriti nei ruoli al 1o agosto 2015;
   in effetti, nel detto elenco risultano, a quanto consta agli interroganti, anche i nominativi di alcuni dirigenti la cui nomina è stata dichiarata illegittima dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 37 del 25 marzo 2015;
   le indiscrezioni riportate dalle fonti di stampa sembrano dunque essere confermate dai dati e dalle informazioni pubblicate sul sito istituzionale dell'Agenzia –:
   se trovino conferma i fatti descritti in premessa. (5-06476)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 1 ottobre 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-06476

  Gli onorevoli interroganti, prendendo spunto da un articolo apparso sul quotidiano Italia Oggi, il giorno 28 marzo 2015, a firma di Cristina Bartelli, dal titolo: «Dirigenti incaricati, i delegati a rischio di misure disciplinari», chiedono se corrispondano al vero le notizie riportate in detto articolo, ovvero che per porre rimedio alla situazione creatasi a seguito dell'emanazione da parte della Corte Costituzionale della sentenza n. 37 del 2015, che ha dichiarato illegittimi gli incarichi dirigenziali attribuiti a funzionari della terza area ai sensi dell'articolo 8, comma 24, del decreto-legge 2 marzo 2012, n. 16, convertito dalla legge 26 aprile 2012, n. 44, taluni funzionari sarebbero stati messi in aspettativa e dalla stessa Agenzia investiti dell'incarico di dirigente esterno, in virtù dell'articolo 19, comma 6, della legge 165 del 2001.
  Al riguardo, si osserva che in base all'articolo 19, comma 6, del decreto legislativo n. 165 del 2001, gli incarichi dirigenziali a tempo determinato possono essere conferiti, da ciascuna amministrazione, entro il limite del 10 per cento della dotazione organica dei dirigenti appartenenti alla prima fascia e dell'8 per cento della dotazione organica di quelli appartenenti alla seconda fascia.
  L'Agenzia delle entrate riferisce che queste percentuali, valide per tutte le amministrazioni, sono da essa rispettate per entrambe le tipologie di dirigenti a tempo determinato: prendendo come base di calcolo il numero di posizioni dirigenziali risultati dall'applicazione del decreto-legge 95/2012 (spending review), la dotazione organica delle posizioni dirigenziali di prima fascia è pari a 53 unità e quella delle posizioni di seconda fascia a 1.095 unità. Pertanto, il numero massimo teorico di dirigenti a tempo determinato è pari a 5 unità per la prima fascia (10 per cento di 53) e a 88 unità per la seconda fascia (8 per cento di 1.095). Quelli effettivamente in servizio in Agenzia sono, rispettivamente, 4 e 27.
  L'Agenzia rileva, altresì, che la nomina di cui trattasi è intervenuta diversi mesi prima della sentenza della Corte, essendo stata deliberata dal Comitato di gestione dell'Agenzia il 29 ottobre 2014, mentre la sentenza è del 17 marzo 2015. In ogni caso, risulta evidente come il conferimento di incarichi dirigenziali ai sensi dell'articolo 19, comma 6, del decreto legislativo 165/2001, costituisce una modalità di utilizzo del personale diversa e del tutto indipendente rispetto alle vicende oggetto delle fattispecie censurate dalla Corte.
  Infine, l'Agenzia riferisce che nell'elenco dei dirigenti assunti con contratto a tempo determinato non figurano soggetti la cui nomina è stata dichiarata illegittima con la citata sentenza della Corte Costituzionale.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

funzionario