ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06403

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 483 del 16/09/2015
Firmatari
Primo firmatario: GRIMOLDI PAOLO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 16/09/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CAPARINI DAVIDE LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 16/09/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 16/09/2015
Stato iter:
17/09/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 17/09/2015
Resoconto CAPARINI DAVIDE LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
 
RISPOSTA GOVERNO 17/09/2015
Resoconto VELO SILVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 17/09/2015
Resoconto CAPARINI DAVIDE LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 17/09/2015

SVOLTO IL 17/09/2015

CONCLUSO IL 17/09/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06403
presentato da
GRIMOLDI Paolo
testo di
Mercoledì 16 settembre 2015, seduta n. 483

   GRIMOLDI e CAPARINI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   come segnalato da atti di sindacato ispettivo già presentati, nel comune di Berzo Demo (Brescia), in Valle Camonica, in località Forno Allione, ove svolgeva l'attività industriale l'Union Carbide, alla quale erano subentrate la Graphtec e la Selca, si è in presenza di un'emergenza ambientale a causa dell'inquinamento del terreno che minaccia la salute pubblica;
   nella seduta dell'Assemblea n. 188 del 12 marzo 2014, il Ministro interrogato, in risposta all'interrogazione n. 3-00682, ha fatto presente che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare è venuto a conoscenza della situazione solamente nel febbraio 2014, a fronte della richiesta di intervento da parte del comune e che, pertanto, sarà cura del Ministero stesso svolgere le opportune indagini ed attivare gli organi tecnici competenti al fine di accertare gli eventuali danni ambientali provocati dalle «eredità industriali» svolte in passato sul predetto territorio comunale;
   purtroppo, non risultano agli interroganti iniziative assunte da parte del Ministero, mentre persistono sul territorio le forti criticità da inquinamento;
   durante l'assemblea pubblica promossa dall'amministrazione comunale di Berzo Demo, il 13 marzo 2015, è emersa la problematicità dell'inquinamento dell'area di Forno Allione in tutta la sua pericolosità per l'ambiente e la salute pubblica;
   l'area avrebbe dovuto essere inserita nei siti di interesse nazionale da bonificare al fine di avere l'opportuno riconoscimento e sostegno economico per affrontare il completamento di una bonifica che, a suo tempo e con grande sottovalutazione, è stata dichiarata ultimata, ma nei fatti non completata;
   i cittadini si sono costituiti in comitato per formalizzare le proprie proposte agli organi istituzionali e alla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati;
   è stata fatta presente anche la necessità, più volte prospettata, di valutare la possibilità di un'azione giudiziaria nei confronti del curatore fallimentare della SELCA, allo scopo di mettere sotto sequestro cautelativo le ingenti somme a disposizione del curatore, prima che sia disposto un piano di riparto verso i creditori, con l'obiettivo di poter utilizzare in via prioritaria le risorse, che ammontano a circa 9 milioni di euro, per il risanamento dell'area ex Selca, pesantemente inquinata da ingenti quantità di rifiuti portati nel sito da chi ha gestito l'azienda e che rischia di compromettere ulteriormente l'ambiente circostante; da recenti notizie di stampa si apprende che il curatore fallimentare di Selca è stato nominato ad inizio agosto revisore dei conti dell'asl di Valle Camonica Sebino;
   la pesante eredità che la multinazionale americana UCAR CARBON ha lasciato sul territorio è quella di una grande area inquinata e una montagna di metri cubi di rifiuti industriali, provenienti anche dall'estero;
   nei carotaggi a suo tempo compiuti sono stati rilevati dei valori decisamente inquinanti con presenza di benzo(a)pirene che richiedono una immediata bonifica;
   nonostante gli interventi effettuati da parte dell'ARPA Lombardia per la bonifica di una parte della discarica ex UCAR (oggi GRAFTECH) di Forno Allione, il rischio allora individuato sull'area della discarica non è stato risolto;
   in questi anni, durante varie conferenze di servizi, si è chiamata in causa la società UCAR e solo un parziale appezzamento di terreno, all'interno della discarica stessa, ha trovato un suo incapsulamento e la messa in sicurezza;
   è oggi quanto mai opportuno procedere, con specifici carotaggi nel sottosuolo e in profondità, e capire la tipologia, la qualità e l'evoluzione che i rifiuti nel corso degli anni hanno avuto, tenuto conto che il corpo della discarica è stato creato in particolare dall'attività dell'UCAR nel corso dei decenni in cui ha operato;
   occorre inoltre riattivare i pozzi piezometrici di rilevamento e attivarne altri a valle del sito dell'area di Forno Allione per capire se il percolamento creatosi dall'evoluzione dei rifiuti nel corso degli anni possa aver contaminato le falde acquifere e il fiume Oglio;
   tali interventi hanno bisogno di essere seriamente presi in considerazione, complessivamente, per garantire in termini primari la salute pubblica e impedire un nuovo e possibile inquinamento di porzioni ambientali intatte; pertanto occorre l'urgente intervento del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, previo inserimento dell'area tra i siti di interesse nazionale da bonificare;
   il sito ex Selca di Berzo Demo, oggi sotto inchiesta della magistratura per traffico internazionale di rifiuti, è stato visitato il 16 giugno 2015 dalla Commissione bicamerale di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati; il 17 giugno 2015 tale Commissione ha anche sentito tutte le realtà che fanno parte della vicenda per poter adottare le iniziative di propria competenza, per valutare la gravità della situazione, controllare i terreni, verificare il danno e sollecitare la bonifica;
   in data 31 gennaio 2014, nella seduta n. 164 della Camera dei deputati, il Governo pro tempore ha accolto l'ordine del giorno n. 9/1885-A/17, presentato dal secondo firmatario del presente atto, che impegnava il Governo «a valutare un intervento, in collaborazione con le strutture regionali, per la messa in sicurezza del sito ex Selca spa di Berzo Demo e la necessaria bonifica» –:
   se il Ministro interrogato intenda approfondire quanto esposto in premessa e, anche alla luce dell'ordine del giorno citato, valutare la possibilità dell'inserimento dell'area tra i siti di interesse nazionale da bonificare, individuando in tale ambito le opportune risorse per risanare i danni ambientali provocati dalle attività industriali svolte in passato sul territorio del comune di Berzo Demo, tenendo conto anche della possibilità di utilizzare le somme a disposizione del curatore fallimentare, rinvenienti dalla vendita dei beni della SELCA, per la messa in sicurezza e la bonifica del sito.
(5-06403)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 17 settembre 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-06403

  Con riferimento a quanto richiesto dagli Onorevoli Interroganti si rappresenta quanto segue.
  L'istituzione di un sito di interesse nazionale è disciplinata all'articolo 252 del decreto legislativo n. 152 del 2006. L'inserimento nella lista dei siti di interesse nazionale avviene, nella prassi, su proposta della Regione territorialmente interessata. Ad oggi, tuttavia, non risultano alla competente direzione segnalazioni o richieste in questo senso da parte della Regione Lombardia. Naturalmente, ove dovessero pervenire, questa amministrazione valuterà attentamente tale ipotesi.
  Il ministero dell'Ambiente si è attivato per lo stanziamento di ulteriori risorse, anche comunitarie, per il finanziamento dei necessari interventi in aree non incluse nei SIN con priorità per le aree con presenza di amianto e aree nelle quali sono state riscontrate rilevanti problematiche sanitarie ed ambientali.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione dell'ambiente

sanita' pubblica

deposito dei rifiuti