ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06399

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 483 del 16/09/2015
Firmatari
Primo firmatario: ZARATTI FILIBERTO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 16/09/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COSTANTINO CELESTE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 16/09/2015
PELLEGRINO SERENA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 16/09/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 16/09/2015
Stato iter:
17/09/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 17/09/2015
Resoconto ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 17/09/2015
Resoconto VELO SILVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 17/09/2015
Resoconto ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 17/09/2015

SVOLTO IL 17/09/2015

CONCLUSO IL 17/09/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06399
presentato da
ZARATTI Filiberto
testo di
Mercoledì 16 settembre 2015, seduta n. 483

   ZARATTI, COSTANTINO e PELLEGRINO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   in data 1o gennaio 2014 è entrata in vigore la legge 27 dicembre 2013, n. 147, che stabilisce, al comma 304, quanto segue: «Al fine di consentire per gli impianti di cui alla lettera c) del presente comma, il più efficace utilizzo, in via non esclusiva, delle risorse del Fondo di cui al comma 303, come integrate dal medesimo comma, nonché di favorire comunque l'ammodernamento o la costruzione di impianti sportivi, con particolare riguardo alla sicurezza degli impianti e degli spettatori, attraverso la semplificazione delle procedure amministrative e la previsione di modalità innovative di finanziamento:
    a) il soggetto che intende realizzare l'intervento presenta al comune interessato uno studio di fattibilità, a valere quale progetto preliminare, redatto tenendo conto delle indicazioni di cui all'articolo 14 del decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n. 207, e corredato di un piano economico-finanziario e dell'accordo con una o più associazioni o società sportive utilizzatrici in via prevalente. Lo studio di fattibilità non può prevedere altri tipi di intervento, salvo quelli strettamente funzionali alla fruibilità dell'impianto e al raggiungimento del complessivo equilibrio economico-finanziario dell'iniziativa e concorrenti alla valorizzazione del territorio in termini sociali, occupazionali ed economici e comunque con esclusione della realizzazione di nuovi complessi di edilizia residenziale. Il comune, previa conferenza di servizi preliminare convocata su istanza dell'interessato in ordine allo studio di fattibilità, ove ne valuti positivamente la rispondenza, dichiara, entro il termine di novanta giorni dalla presentazione dello studio medesimo, il pubblico interesse della proposta, motivando l'eventuale mancato rispetto delle priorità di cui al comma 305 ed eventualmente indicando le condizioni necessarie per ottenere i successivi atti di assenso sul progetto;
    b) sulla base dell'approvazione di cui alla lettera a), il soggetto proponente presenta al comune il progetto definitivo. Il comune, previa conferenza di servizi decisoria, alla quale sono chiamati a partecipare tutti i soggetti ordinariamente titolari di competenze in ordine al progetto presentato e che può richiedere al proponente modifiche al progetto strettamente necessarie, delibera in via definitiva sul progetto; la procedura deve concludersi entro centoventi giorni dalla presentazione del progetto. Ove il progetto comporti atti di competenza regionale, la conferenza di servizi è convocata dalla regione, che delibera entro centottanta giorni dalla presentazione del progetto. Il provvedimento finale sostituisce ogni autorizzazione o permesso comunque denominato necessario alla realizzazione dell'opera e determina la dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità, e urgenza dell'opera medesima;
    c) resta salvo il regime di maggiore semplificazione previsto dalla normativa vigente in relazione alla tipologia o dimensione dello specifico intervento promosso»; secondo il comma 305, gli interventi di cui al comma 304, laddove possibile, sono realizzati prioritariamente mediante recupero di impianti esistenti o relativamente a impianti localizzati in aree già edificate;
   a seguito dell'accordo del 26 maggio 2014 con la AS Roma, Eurnova s.r.l., in qualità di promotore, con il coordinamento e il monitoraggio di Protos s.p.a. e di KPMG Advisory s.p.a. ha redatto, ai sensi della norma richiamata, lo studio di fattibilità, trasmesso a Roma Capitale in data 29 maggio 2014 con protocollo n. 82424;
   l'area oggetto dell'intervento, censita nel nuovo catasto terreni ai fogli 857, 858, è sita nel quadrante sud del territorio comunale lungo la Via Ostiense – Via del Mare, circa al chilometro 9, nella zona Tor di Valle del IX Municipio del comune di Roma ed ospita l'ippodromo di Tor di Valle, chiuso dal 2013, realizzato in occasione delle Olimpiadi del 1960. E delimitata da via Ostiense – via del Mare a sud, a nord – nord ovest dall'ansa del fiume Tevere e ad est dal depuratore ACEA;
   in definitiva il programma proposto dal promotore consiste nella realizzazione del cosiddetto stadio della Roma (consistenza di 49.000 metri quadrati), del cosiddetto business park (consistenza di 336.000 metri quadrati), nella realizzazione di opere di urbanizzazione per 270 milioni di euro, tra cui sono comprese quelle definite come di connettività esterna, di importo pari a 135 milioni di euro (dati dello studio di fattibilità) oltre al contributo di 10 milioni di euro per l'adeguamento della tratta ferroviaria Eur Magliana – Tor di Valle per prolungamento metro, ipotizzando lo scomputo integrale del contributo di costruzione;
   con deliberazione n. 132 del 22 dicembre 2014 dell'Assemblea capitolina di Roma Capitale è stato dichiarato, ai sensi, della lettera a) del comma 304 dell'articolo 1 della legge n. 147 del 2013, il pubblico interesse della proposta di realizzazione del nuovo stadio della Roma a Tor di Valle in variante al piano regolatore generale e in deroga al piano generale del traffico urbano, presentata dalla società Eurnova;
   il 15 giugno 2015 il progetto è stato trasmesso alla regione Lazio che ha a disposizione 180 giorni per verificare la fattibilità dell'opera previa conferenza di servizi alla quale prenderanno parte tutti gli enti coinvolti, dai dipartimenti regionali per l'ambiente alla protezione civile, passando per le aziende di trasporto pubblico e le amministrazioni a diverso titolo coinvolte;
   l'area, situata nell'ansa del Tevere, sarebbe classificata nel piano stralcio n. 5 del piano assetto idrogeologico della regione Lazio come area di esondazione, nonché direttamente interessata da vincoli paesaggistici volti al mantenimento e alla conservazione di paesaggi naturali e da altri vincoli di inedificabilità assoluta;
   secondo lo studio di fattibilità e per l'equilibrio economico finanziario dell'opera oltre all'impianto sportivo e le cubature commerciali ad esso collegate, verrebbero previsti circa 1 milione di metri cubi di nuova edificazione a destinazione uffici, alberghi e centri commerciali a compensazione delle opere di urbanizzazione ed infrastrutturazione a carico del privato;
   l'intervento così come proposto assume la rilevanza di una nuova centralità urbana dal forte peso urbanistico, in deroga al piano regolatore generale di Roma Capitale, con elevato consumo di suolo, destinato a produrre un forte impatto ambientale e sull'assetto generale della mobilità di quadrante, grave ipoteca sul riconoscimento dell'interesse pubblico dell'opera;
   la sola dimensione delle superfici asfaltate da destinare a parcheggi a raso ammonterebbe a ben 22 ettari, determinando l'impermeabilizzazione di un'area pari a tre volte la dimensione del Circo Massimo, con gravissima alterazione dell'equilibrio idrologico in una zona già più volte interessata da eventi alluvionali;
   occorrerebbe verificare se l'intervento proposto sul quale è stato già dichiarato il pubblico interesse risponda alle norme di cui ai commi 304 e 305 della legge 27 dicembre 2013, n. 147, ed in particolare se il complesso delle volumetrie previste siano strettamente funzionali alla fruibilità dell'impianto e al raggiungimento del complessivo equilibrio economico-finanziario dell'iniziativa e se per la realizzazione del nuovo stadio della AS Roma siano state valutate preventivamente interventi di recupero d'impianti già esistenti o la localizzazione in aree già edificate della città –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza della proposta presentata dalla Eurnova s.r.l., in qualità di promotore, con il coordinamento e il monitoraggio di Protos s.p.a. e di KPMG Advisory s.p.a. per la realizzazione del nuovo stadio della AS Roma nell'area di Tor di Valle e delle ricadute sul sistema idrogeologico, paesaggistico e ambientale del territorio.
(5-06399)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 17 settembre 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-06399

  Con riferimento a quanto richiesto dagli Onorevoli Interroganti in ordine alla necessarietà e funzionalità del complesso delle volumetrie previste rispetto alla fruibilità dell'impianto, posto che la complessiva ponderazione degli interessi in gioco non rientra nella competenza di questa amministrazione, sulla base delle informazioni acquisite dall'Autorità di Bacino del fiume Tevere, si rappresenta quanto segue.
  Il nuovo complesso sportivo, considerato d'interesse strategico dall'amministrazione capitolina, è previsto in un vasto ambito territoriale nel quadrante sud di Roma lungo l'asse infrastrutturale Ostiense-via del Mare che si sviluppa per circa la metà all'interno dell'ippodromo di Tor di Valle, oramai dismesso, delimitato da un'ansa del fiume Tevere occupata nella parte residua dal depuratore Acea Roma sud e da un'area destinata a verde pubblico.
  L'inquadramento territoriale dell'intervento desunto dalle tavole di analisi del «PS5-Piano di Bacino stralcio per l'area metropolitana romana», approvato con DPCM del 3 marzo 2009, è tuttavia caratterizzato da alcuni elementi di criticità che hanno determinato la zonizzazione del Corridoio Fluviale del Tevere in quel tratto.
  Le successive analisi condotte sulle documentazioni inerenti i nuovi studi idraulici e le nuove tavole proposte per l'aggiornamento del Piano, di cui al Decreto segretariale n. 32 del giorno 8 giugno 2015, pubblicato nel BUR Lazio n. 56 del 14 luglio 2015, che automaticamente aggiorna il PAI, evidenziano due principali situazioni di criticità: rischio idraulico, per esondazione del fosso di Vallerano e rischio idraulico potenziale per deflusso e accumulo idrico di tipo meteorico.
  In considerazione di quanto appena esposto, l'Autorità di Bacino del Fiume Tevere, in occasione della Conferenza di servizi preliminare appositamente indetta da Roma Capitale sullo studio di fattibilità in data 7 agosto 2014, ha evidenziato nel proprio parere come, per la compatibilità idraulica del progetto, nella fase progettuale successiva debbano essere previsti i necessari interventi strutturali, fermo restando che la localizzazione dell'opera all'interno della pianura alluvionale del fiume Tevere, poco più a valle della confluenza del fosso di Vallerano, induce a indicare la necessità di approfonditi esami circa il pericolo di assestamento delle formazioni alluvionali in questione, anche in relazione alla determinazione dei flussi idrici sotterranei, alla variabilità dei livelli freatici ed alla relazione di questi con le previste strutture nel sottosuolo.
  L'Autorità di bacino ha inoltre, in considerazione dell'entità della superficie impermealizzata come risulta dal progetto, rappresentato la necessità di prevedere misure compensative tese a mantenere invariate le portate di deflusso realizzando la trasformazione del territorio secondo il principio dell'invarianza idraulica, affinché i nuovi interventi previsti non provochino un aggravio del rischio idrogeologico. L'Autorità ha infine ritenuto opportuno valutare preventivamente la quantità di risorsa idrica approvvigionabile dalla rete acquedottistica al fine di poter soddisfare le nuove esigenze conseguenti al carico antropico aggiuntivo previsto nel progetto, nonché di mettere in atto tutte le misure di risparmio idrico possibili.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

attrezzatura sportiva

aiuto alla costruzione

formalita' amministrativa