ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06395

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 483 del 16/09/2015
Firmatari
Primo firmatario: RIZZO GIANLUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 16/09/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 16/09/2015
CORDA EMANUELA MOVIMENTO 5 STELLE 16/09/2015
FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 16/09/2015
BASILIO TATIANA MOVIMENTO 5 STELLE 16/09/2015
BERNINI PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 16/09/2015


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 16/09/2015
Stato iter:
17/09/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 17/09/2015
Resoconto TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 17/09/2015
Resoconto ALFANO GIOACCHINO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
REPLICA 17/09/2015
Resoconto TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 17/09/2015

SVOLTO IL 17/09/2015

CONCLUSO IL 17/09/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06395
presentato da
RIZZO Gianluca
testo di
Mercoledì 16 settembre 2015, seduta n. 483

   RIZZO, TOFALO, CORDA, FRUSONE, BASILIO e PAOLO BERNINI. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:
   dal 28 settembre fino al 6 novembre 2015 si svolgerà in Italia, Spagna e Portogallo la «Trident Juncture 2015» (TJ15), definita dallo U.S. Army Europe «la più grande esercitazione Nato dalla caduta del Muro di Berlino»;
   è previsto l'impiego di 36 mila uomini, oltre 60 navi e 200 aerei da guerra di 33 Paesi (28 Nato più 5 alleati); questa esercitazione servirà a testare la forza di rapido intervento – Nato Response Force (NRF) (circa 40 mila effettivi) – e soprattutto il suo corpo d’élite (5 mila effettivi), la Very High Readiness Joint Task force (VJTF), enfaticamente soprannominata Spearhead (punta di lancia), in grado di essere schierata in meno di 48 ore per rispondere «alle sfide alla sicurezza sui nostri fianchi meridionale e orientale»;
   la Trident Juncture 2015 non è la sola grande esercitazione militare messa in campo dalla Nato. Dall'irrompere della crisi ucraina, infatti, le esercitazioni a ridosso dei confini russi sono più che raddoppiate. Decine di migliaia di uomini e centinaia di mezzi hanno partecipato alle manovre aero-navali nel mar Nero, al largo delle coste sia di Romania e Bulgaria che della Georgia, nel mar Baltico, al largo della Norvegia e delle Repubbliche baltiche, rafforzando di fatto la presenza navale Nato. Esercitazioni terrestri si sono inoltre tenute in Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria e nei Paesi baltici accompagnate da un crescente processo di riarmo con il trasferimento in questi Paesi di centinaia di carri armati, pezzi di artiglieria ed altri pezzi militari e con l'avvio dei programma di dispiegamento della cosiddetta «difesa antimissile» in Polonia;
   il rischio è quello di una escalation verso una seconda guerra fredda tra la NATO e la Federazione russa. Una partita particolarmente delicata di questa nuova contrapposizione rischia sciaguratamente di consumarsi in Siria – sul cui territorio è sita l'ultima base navale russa nel Mediterraneo – minando alla radice la possibilità di una intesa anti Isis tra la Russia e i paesi della NATO;
   l'esercitazione «Trident Juncture 2015» sarà guidata dal Jfc Naples, comando Nato (con quartier generale a Lago Patria, Napoli) agli ordini dell'ammiraglio Usa Ferguson, che e a capo delle forze navali Usa in Europa e delle forze navali del Comando Africa. Ciò non è occasionale: il Jfc Naples, infatti, si alternerà annualmente con Brunssum (Olanda) nel comando operativo della Nato Response Force, confermando il ruolo strategico di Napoli nelle strategie dei comandi militari;
   diverse sono le città e le infrastrutture militari della Nato impegnate nella Trident Juncture 2015. In primo luogo, Napoli ma anche Trapani, dove sia l'aeroporto civile che la base militare di Birgi saranno coinvolti con circa 80 velivoli da combattimento e 5 mila militari –:
   se il Governo non reputi, alla luce della tragedia umana che si sta consumando nel Mediterraneo e che consiglia di non distogliere uomini e mezzi in una anacronistica e dispendiosa esercitazione militare, nonché per evitare negative ripercussioni tra Nato e Russia che rallenterebbero la lotta comune contro il sedicente Califfato, di dover chiedere al segretario generale della NATO Jens Stoltenberg la cancellazione o in subordine il drastico ridimensionamento dell'esercitazione «Trident Juncture 2015» prevista nelle prossime settimane. (5-06395)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 17 settembre 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione IV (Difesa)
5-06395

  La «Trident Juncture 2015», che verrà effettuata il prossimo autunno, è una attività addestrativa multinazionale della NATO. È effettuata con cadenza triennale, ogni volta con denominazione e luoghi di svolgimento diversi. Essa costituisce un momento di coesione fondamentale e irrinunciabile per mantenere e, possibilmente, incrementare, l'interoperabilità tra i 28 Paesi dell'Alleanza e con i Partners. Quest'anno la sua valenza è di particolare importanza poiché rappresenta un tangibile segno di attenzione dell'Alleanza Atlantica verso i rischi presenti nell'area mediterranea ed è finalizzata, infine, a dimostrare la volontà collettiva di garantire una più ampia cornice di sicurezza ai Paesi del cosiddetto «fianco Sud».
  L'esercitazione prevede, ad oggi:
   una prima fase, dal 3 al 16 ottobre 2015, in modalità di simulazione «Computer Assistita», che coinvolgerà essenzialmente il Comando Integrato della componente aerea (Joint Force Air Component Command – JFACC) dell'Aeronautica Militare sito a Poggio Renatico (Ferrara);
   una seconda fase «dal vivo», dal 21 ottobre al 6 novembre 2015, cui parteciperanno assetti aerei, terrestri e navali che saranno ospitati in tre diversi Paesi: Spagna, Portogallo e Italia.

  A livello nazionale, il coinvolgimento prevede l'invio di elementi dell'Esercito in Spagna, Portogallo e a Capo Teulada, di assetti aerei dell'Aeronautica presso le basi di Trapani, Decimomannu, Pratica di Mare, Pisa, Amendola e Sigonella, mentre per la Marina Militare saranno presenti assetti navali inclusi nell'esercitazione nazionale «Mare Aperto», collegata alla «Trident Juncture 2015».
  Presso la base del 37o Stormo dell'Aeronautica Militare di Trapani Birgi saranno rischierati, dal 21 ottobre al 6 novembre, 18 aerei italiani e 12 dell'Alleanza. L'attività di volo si svolgerà, principalmente, nelle aree del mare Tirreno meridionale, limitando soltanto ai decolli e agli atterraggi l'impegno dello spazio aereo attestato sull'aeroporto di Trapani.
  L'esercitazione sarà guidata dal Joint Force Command Brunssum (Olanda) e non dal Joint Force Command di Napoli come riportato in premessa all'atto.
  Sin dalle prime fasi di pianificazione, a fine 2013, l'Italia aveva anticipato all'Alleanza una prima offerta di assetti, basi e poligoni che comprendevano anche l'Aeroporto di Trapani per soddisfare le esigenze avanzate dalla NATO di disporre di adeguata capienza logistico-operativa e di evitare una eccessiva concentrazione di assetti in una sola Nazione o base. Al momento, la NATO prevede di impiegare, in Italia, complessivamente 41 aeromobili (di cui 15 appartenenti a Paesi dell'Alleanza e 26 italiani), un totale di circa 3500 militari italiani (schierati tra Spagna, Portogallo e Italia), vari assetti navali in corso di definizione. A Trapani in particolare, saranno ospitati 18 aeromobili italiani e 12 dell'Alleanza (non tutti da combattimento), a fronte degli 80 richiamati nell'interrogazione. Si sottolinea, inoltre, che la città di Napoli non è coinvolta ad alcun titolo nella esercitazione in questione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

NATO

forza multinazionale

mare