ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06195

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 471 del 29/07/2015
Firmatari
Primo firmatario: SEGONI SAMUELE
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Data firma: 29/07/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ARTINI MASSIMO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 29/07/2015
BALDASSARRE MARCO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 29/07/2015
BARBANTI SEBASTIANO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 29/07/2015
BECHIS ELEONORA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 29/07/2015
MUCCI MARA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 29/07/2015
PRODANI ARIS MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 29/07/2015
RIZZETTO WALTER MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 29/07/2015
TURCO TANCREDI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 29/07/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 29/07/2015
Stato iter:
30/07/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 30/07/2015
Resoconto SEGONI SAMUELE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
 
RISPOSTA GOVERNO 30/07/2015
Resoconto VELO SILVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 30/07/2015
Resoconto SEGONI SAMUELE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 30/07/2015

SVOLTO IL 30/07/2015

CONCLUSO IL 30/07/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06195
presentato da
SEGONI Samuele
testo di
Mercoledì 29 luglio 2015, seduta n. 471

   SEGONI, ARTINI, BALDASSARRE, BARBANTI, BECHIS, MUCCI, PRODANI, RIZZETTO e TURCO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   l'acqua è un bene essenziale ed insostituibile per la vita e, pertanto, la disponibilità e l'accesso all'acqua potabile e all'acqua necessaria per il soddisfacimento dei bisogni collettivi costituiscono un diritto inviolabile dell'uomo, un diritto universale, indivisibile, che si può annoverare fra quelli di cui all'articolo 2 della Costituzione;
   la direttiva 98/83/CE del Consiglio, del 3 novembre 1998 prevede che in caso di inosservanza dei valori di parametro, lo Stato membro interessato provvede affinché vengano tempestivamente adottati i provvedimenti correttivi necessari per ripristinare la qualità delle acque. Indipendentemente dal rispetto o meno dei valori di parametro, gli Stati membri provvedono affinché la fornitura di acque destinate al consumo umano, che rappresentano un potenziale pericolo per la salute umana, sia vietata o ne sia limitato l'uso e prendono qualsiasi altro provvedimento necessario. I consumatori vengono informati di tali misure;
   da metà anni ’80 nell'area della pianura di Scarlino sono presenti in un'area di proprietà prima ENI, poi, a seguito della privatizzazione e permute, della Nuova Solmine, di Scarlino Energia e del comune di Scarlino, materiali contaminati da ceneri di Pirite, oggetto di bonifica, prodotti dalla trasformazione dei minerali metallici derivati dalle attività minerarie, come riportato nel /report/ ARPAT «Definizione dei Valori di Fondo per alcuni parametri nelle Acque Sotterranee dei Siti in Bonifica della Pianura di Scarlino, Grosseto (2003-2012)» del gennaio 2014;
   la relazione conclusiva dell'aprile 2011 di A. Donati e A. Biondi commissionata dal comune di Scarlino e dalla provincia di Grosseto, evidenzia che le falde idriche (prima falda tra 2 e 18 metri e seconda falda 20 e 50 metri) della pianura di Scarlino presentano un vasto inquinamento da arsenico e di altri inquinanti come manganese, ferro e solfati;
   tale responso risulta confermato successivamente anche dallo stesso documento ARPAT citato in precedenza, specificando che le concentrazioni di arsenico raggiungono valori fino a 680 volte superiori al limite di legge, con l'aggiunta che anche a monte dell'area interessata dalla bonifica se ne riscontrano valori fino a 156 volte superiori;
   i lavori di bonifica dei suddetti siti, consistenti nella cinturazione e messa in sicurezza permanente dei luoghi in cui sono state collocate le ceneri di pirite, effettuati da Nuova Solmine (GR72) e da Scarlino Energia(GR9000-1) e Ex Bacini fanghi Solmine(Gr66) hanno avuto inizio nei primi anni 2000 e sono stati certificati come conclusi a fine anni 2000 (All. al Protocollo ARPAT N.33923 — GR 72 relazione fine monitoraggio 2013), mentre oggi, a seguito dei monitoraggi post-operam, si dimostrano inefficaci e non sono stati previsti o prescritti altri lavori di bonifica sui suddetti siti (si veda ARPAT Protocollo N. CI. GR.01.23.26/21.6, allegato al verbale della conferenza dei servizi del comune di Scarlino del 13 aprile 2015;
   dopo 5 anni dal completamento della messa in sicurezza, l'ARPAT ha eseguito il controllo previsto dalla legge e ha certificato l'esito negativo dei lavori eseguiti, indicando la necessità di ulteriori interventi, che tuttavia non sono stati ancora prescritti o ordinati;
   nell'ottobre 2013 e nell'aprile 2015, nel proporre un piano di bonifica unitario delle falde, la ditta AMBIENTE s.c. Ingegneria Ambientale, incaricata di presentare un progetto operativo di bonifica, certifica il persistere di elevate anomalie di arsenico in falda e le riporta nella relazione al comune di Scarlino, segnalando la presenza in superficie di altre fonti inquinanti (nota Arpat Prot. CI. GR.01.23.26/21.6) non ancora rimosse e motivando la mancanza di un modello concettuale affidabile per il fatto che è stata incaricata di analizzare le sole acque di falda e non anche i terreni in superficie; 
   il verbale della ultima conferenza di servizi presso il comune di Scarlino del 13 aprile 2015 richiama due note presentate e illustrate in quella sede (comune di Scarlino prot. N.4711 e N. 4708), in cui si denunciano gravi criticità nei precedenti iter di approvazione dei progetti di bonifica, che hanno consentito la permanenza in superficie di diverse fonti primarie inquinanti mai rimosse, nonostante fossero certificata la loro presenza, che oggi concorrono nel persistente inquinamento delle falde anche a valle idrogeologica dei siti certificati come bonificati;
   per la Nuova Solmine sono in corso verifiche da parte del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare competente per il rinnovo delle autorizzazioni AIA, comprensive degli impianti di trattamento delle acque inquinate proventi dalle bonifiche previste (si veda parere della provincia allegato al suddetto verbale del 13 aprile 2015) –:
   quali iniziative di verifica, anche per il tramite del comando dei carabinieri per la tutela dell'ambiente, intenda promuovere il Ministro interrogato al fine di realizzare un'efficace tutela delle risorse idriche della piana di Scarlino e quindi se la task force istituita dal Ministero con il decreto ministeriale n. 358 del 13 dicembre 2013 dovrà occuparsi anche dell'effettiva realizzazione degli investimenti necessari sia sul fronte della depurazione sia sul fronte delle infrastrutture per la tutela della risorsa. (5-06195)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 30 luglio 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-06195

  Con l'Accordo di Programma per la bonifica ed il recupero ambientale dei siti ex estrattivi minerari delle colline metallifere e dell'area industriale ex metallurgica di Scarlino, siglato il 28 febbraio 2005 tra il Ministero dell'ambiente e la regione Toscana, il comune di Scarlino e altri enti territoriali, è stato previsto un quadro programmatico tecnico-finanziario finalizzato a contenere la diffusione degli inquinanti e a ridurne la presenza ai valori limite consentiti nell'ottica del risanamento e del recupero del territorio.
  L'Accordo prevedeva, la redazione del Piano di caratterizzazione dell'area e l'esecuzione delle indagini geognostiche-ambientali previste dal Piano medesimo, nonché l'eventuale progettazione degli interventi di bonifica sulla base delle risultanze derivanti dal Piano e dalle indagini effettuate.
  L'ente attuatore dell'intervento è stato individuato nella provincia di Grosseto.
  Per la realizzazione del suddetto intervento sono stati stanziati euro 205.000,00 a valere sulle risorse della legge n. 388 del 2000 di competenza del Ministero dell'ambiente (interamente trasferiti alla regione Toscana).
  Ai sensi dell'articolo 9 dell'Accordo di Programma, il monitoraggio sull'attuazione degli interventi è affidato alla regione Toscana.
  La regione Toscana provvede a trasmettere annualmente al Ministero dell'ambiente una relazione sullo stato di avanzamento degli interventi finanziati e sulle somme effettivamente erogate. Si precisa che il Ministero ha puntualmente esaminato, nel corso degli anni, le predette relazioni formulando osservazioni e impartendo specifiche disposizioni alla regione, allo scopo di superare le criticità connesse all'attuazione degli interventi per il pieno conseguimento degli obiettivi programmati nell'ambito dell'Accordo di Programma.
  Ad oggi risultano erogate dalla regione Toscana alla provincia di Grosseto somme per complessivi euro 7.860,00 per la realizzazione del Piano di Caratterizzazione, sebbene il Ministero dell'ambiente abbia più volte sollecitato un aggiornamento rispetto all'attuazione degli interventi previsti nell'Accordo di Programma.
  La normativa vigente in materia di acque sotterranee (decreto legislativo n. 152 del 2006 e decreto legislativo n. 30 del 2009) assegna alle regioni le responsabilità in materia di monitoraggio dei corpi idrici, nonché l'individuazione degli obiettivi di qualità degli stessi. Analogamente, per la qualità dell'acqua destinata al consumo umano.
  Tenuto conto che le questioni problematiche poste nel quesito – specificamente relative alla «tutela delle risorse idriche e della filiera alimentare della piana di Scarlino» – non possono intendersi in alcun modo ricomprese nelle finalità delle Task Force di cui al decreto ministeriale n. 358 del 13 dicembre 2013, non mancherà comunque l'impegno del Ministero dell'ambiente a vigilare sulle attività di bonifica, secondo le competenze che la legge assegna, affinché si addivenga alla bonifica delle aree in questione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

consumo alimentare

protezione dell'ambiente

acqua potabile