ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06185

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 471 del 29/07/2015
Firmatari
Primo firmatario: PELLEGRINO SERENA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 29/07/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GIORDANO GIANCARLO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 29/07/2015


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO 29/07/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 23/10/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 29/07/2015

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 23/10/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06185
presentato da
PELLEGRINO Serena
testo di
Mercoledì 29 luglio 2015, seduta n. 471

   PELLEGRINO e GIANCARLO GIORDANO. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   il progetto di Terna s.p.a in qualità di gestore della Rete elettrica di trasmissione nazionale, denominato «Elettrodotto a 380 kv in doppia terna s.e. Udine ovest – s.e. Redipuglia», è un progetto di un elettrodotto della lunghezza di circa 39 chilometri, con tralicci dell'altezza fino a 61 metri che ha avviato il suo iter autorizzativo nel 2003, con l'inserimento nel piano di sviluppo della Rete di trasmissione nazionale approvato dal Governo, e si era concluso il 12 marzo 2013, dopo il parere favorevole della Commissione VIA nazionale, con il decreto autorizzativo del Ministero dello sviluppo economico;
   il Tar del Lazio aveva «bocciato» il ricorso di sette comuni del Basso e Medio Friuli, che chiedevano la sospensione dei lavori, e di comitati e privati cittadini che avevano sostenuto quale alternativa l'interramento dei cavidotti, per eliminare la deformazione del paesaggio e garantire l'equilibrio ambientale;
   l'impugnazione riguardava la pronuncia di compatibilità ambientale – a seguito di procedimento promosso a domanda di Terna s.p.a. del 22 gennaio 2009, con conferenza di servizi – dell'opera (decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministero per i beni e le attività culturali e del turismo, del 21 luglio 2011);
   la sopraintendenza aveva a suo tempo richiesto l'interramento di parte dell'elettrodotto, per l'impatto negativo, causato anche dall'esbosco di specie arboree significative per l'assetto naturalistico ed ecologico, dei mastodontici tralicci e dei cavi sull'ambiente sottoposto a tutela, e cioè su corridoi fluviali di elevato valore paesaggistico del torrente Comor, del fiume Torre, del fiume Isonzo nonché della Roggia di Udine e della Roggia Mille acque e sulla matrice agricola del paesaggio. Successivamente il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo diede invece parere favorevole vista «l'impossibilità di realizzare l'elettrodotto in cavo, (sotterraneo) nelle zone sottoposte a tutela paesaggistica, come chiarito dalla società Terna s.p.a.»;
   il 23 luglio 2015, il Consiglio di Stato accogliendo il ricorso dei comuni e dei cittadini contro la sentenza favorevole a Terna, ha stabilito, con una fondamentale sentenza, che l'intero procedimento che ha portato all'approvazione definitiva del progetto è viziato perché il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha effettuato illegittimamente un bilanciamento di interessi che non gli compete e non ha esercitato la funzione di tutela del paesaggio di cui è per legge titolare e che noti può venir meno in un procedimento semplificato seppur attinente un settore di particolare rilevanza come quello dell'energia;
   Terna s.p.a. ha comunque avviato i lavori di installazione dei piloni dell'elettrodotto ad aprile 2015 e l'operazione è ormai pressoché conclusa;
   oggi, a seguito della pronuncia del Consiglio di Stato, Terna s.p.a. minaccia lo «stop» lavorativo per 50 imprese e 150 lavoratori, preannunciando addirittura possibili black out elettrici e aumenti delle tariffe, mentre si paventano insufficienti forniture elettriche per l'industria manifatturiera friulana, il rischio dell'utilizzo di linee elettriche obsolete e le conseguenze negative complessive per l'economia regionale;
   come ritenuto dalla sezione VI del Consiglio di Stato del 09 giugno 2014, «la tutela dell'ambiente, preordinata alla salvaguardia dell’habitat nel quale l'uomo vive, è imposta da precetti costituzionali ed assurge a valore primario ed assoluto, con la conseguenza che il diritto all'ambiente, quale espressione della personalità individuale e sociale, costituisce un limite ai principi d'iniziativa privata previsti dagli articoli 41 e 42 della Costituzione»;
   lo stesso piano energetico regionale (Per) del Friuli Venezia Giulia, che ha avviato la sua fase di consultazione pubblica, si riferisce prioritariamente al principio europeo dello sviluppo sostenibile ed alla tutela del patrimonio ambientale e storico culturale –:
   se intenda attivarsi, per quanto di competenza e nel rispetto delle sopraindicate sentenze del Consiglio di Stato, affinché nella valutazione degli elettrodotti sia privilegiata la modalità dell'interramento dei cavidotti, tecnologia oggi disponibile con standard di altissimo livello e altrettanto rilevanti risultati sulla riduzione degli impatti nei territori, dando piena attuazione alla tutela di rango costituzionale dell'ambiente, del paesaggio, del patrimonio storico e artistico della Nazione e della salute dei cittadini. (5-06185)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rete energetica

protezione dell'ambiente

diritto dell'ambiente