ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06180

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 471 del 29/07/2015
Firmatari
Primo firmatario: ALBANELLA LUISELLA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 29/07/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 29/07/2015
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 29/07/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 31/07/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 29/07/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06180
presentato da
ALBANELLA Luisella
testo di
Mercoledì 29 luglio 2015, seduta n. 471

   ALBANELLA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   l'Etna ricade nell'ambito del parco naturale regionale omonimo, il primo ad essere istituito tra i parchi siciliani con decreto del Presidente della regione del 17 marzo del 1987, con i suoi 59000 ettari ha il compito primario di proteggere un ambiente naturale unico e lo straordinario paesaggio che circonda il vulcano attivo più alto d'Europa e di promuovere lo sviluppo sostenibile delle popolazioni e delle comunità locali;
   l'Etna è un sito naturale divenuto patrimonio dell'umanità, iscritto nella World Heritage List; il vulcano siciliano, è diventato il quarto sito naturale italiano, dopo le Dolomiti, le Isole Eolie e il Monte San Giorgio, a fregiarsi dello straordinario riconoscimento e pertanto deve essere considerato un laboratorio naturale didattico, fonte di cultura e di vita nonché uno straordinario patrimonio di biodiversità e di ricchezza geomorfologica e per tali motivi deve essere reso, il più possibile, fruibile ai visitatori di tutto il mondo;
   l'accesso alle quote sommitali del vulcano Etna, a decorrere dal 5 aprile 2013, è regolamentato dal documento denominato «Procedure di allertamento rischio vulcanico e modalità di fruizione per la zona sommitale del vulcano Etna»;
   con ordinanza del prefetto di Catania del 12 aprile 2013, a seguito del bollettino di variazione di criticità del vulcano Etna in data 12 aprile 2013, del dipartimento nazionale della protezione civile – centro funzionale rischio vulcanico, con cui veniva segnalata che la criticità per l'attività vulcanica in atto nella zona sommitale era di livello elevata, veniva disposto il divieto assoluto di accedere sul vulcano – versante sud, oltre quota metri 2500 (arrivo funivia) e versante nord, oltre la quota di metri 2450 (monte Pizzillo) – con obbligo di attenersi alle «Procedure» ed alle pianificazioni di protezione civile (Provincia Regionale e Comuni) fino al permanere della criticità elevata;
   le modalità di restrizione all'accesso all'area sommitale del vulcano Etna imposte con l'ordinanza prefettizia su menzionata di fatto impediscono la fruizione di una vastissima area dell'Etna anche in situazioni di ordinaria attività vulcanica con criticità assente o di livello ordinaria;
   ferme restando tutte le misure di prevenzione, allertamento, protezione e tutela della pubblica incolumità nonché tutte le misure di previsione e protezione previste dalla protezione civile, è opportuno che possano essere revisionate le modalità di accesso e fruizione nei casi di ordinaria attività vulcanica e in caso di criticità ordinaria in relazione al rischio sismico e vulcanico;
   tale revisione delle modalità di accesso potrebbe essere accompagnata da una serie di misure di sicurezza e allerta tra le quali innalzamento del livello di informazione degli escursionisti, la pubblicazione informatica sui siti dei bollettini dell'INGV sullo stato delle attività vulcaniche, l'apposizione di ulteriore cartellonistica di segnalazione e invio di messaggistica ai visitatori regolarmente registrati per le escursioni e la realizzazione di sentieristica nelle aree che non riguardano la parte sommitale dei crateri dove ovviamente non è possibile tracciare alcun percorso;
   tale revisione, a cura della protezione civile e dell'INGV, delle modalità di accesso consentirebbe di promuovere una importante attività turistica rilanciando l'intero settore turistico-ricettivo delle comunità locali e del sistema dei servizi correlati alle guide turistiche alpine e vulcanologiche nonché ai ricercatori e divulgatori scientifici;
   la promozione delle attività escursionistiche sull'area sommitale dell'Etna, svolte durante la normale e ordinaria attività vulcanica secondo quanto stabilito dall'INGV e dalla protezione civile, nelle condizioni di massima sicurezza, può rappresentare uno straordinario volano per il rilancio economico dell'intero territorio catanese –:
   se non si ritenga opportuno assumere iniziative volte all'adozione di una nuova ordinanza prefettizia di concerto con la protezione civile e l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, al fine di rivedere le modalità di accesso e fruizione per l'area sommitale sul vulcano Etna.
(5-06180)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

eruzione vulcanica

protezione civile

sviluppo sostenibile