ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06141

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 467 del 23/07/2015
Firmatari
Primo firmatario: CRIPPA DAVIDE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 23/07/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DA VILLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 21/01/2016


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 23/07/2015
Stato iter:
21/01/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 21/01/2016
Resoconto VICARI SIMONA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 21/01/2016
Resoconto DA VILLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 23/07/2015

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 21/01/2016

DISCUSSIONE IL 21/01/2016

SVOLTO IL 21/01/2016

CONCLUSO IL 21/01/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06141
presentato da
CRIPPA Davide
testo presentato
Giovedì 23 luglio 2015
modificato
Giovedì 21 gennaio 2016, seduta n. 552

   CRIPPA, DA VILLA. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
come ancora riscontrabile dall'apposita sezione dedicata all'interno del sito del Ministero dello sviluppo economico, in data 18 giugno 2015, sarebbe scaduto il permesso di ricerca idrocarburi liquidi e gassosi denominato «CARISIO», ubicato in parte del territorio delle province di Novara, Vercelli e Biella;
gli operatori titolari di tale permesso di ricerca sono il «Rappresentante Unico» ENI s.p.a. (con il 47,5 per cento delle quote) e i «Contitolari» PETROCELTIC ITALIA s.r.l. (con il 47,5 per cento delle quote) e COMPAGNIA GENERALE IDROCARBURI s.p.a. (con il 5 per cento delle quote);
da un articolo pubblicato il 5 luglio 2015 sulla pagina locale novarese del quotidiano La Stampa si legge come «La multinazionale energetica [ENI S.p.A.] che svolge il ruolo di rappresentante unico dell'area di sondaggio di idrocarburi che si estende per 728 chilometri quadrati nelle province di Novara, Vercelli, Biella, il 15 giugno ha inoltrato al Ministero dello sviluppo economico la “richiesta di proroga della sospensione del decorso temporale del permesso Carisio.”»;
nel campo «note» della sezione dedicata al permesso di ricerca «CARISIO» sul sito del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare si può leggere come «Con nota del 15/07/2015 (prot. DVA-2015-0018498) è stata concessa una proroga di 45 giorni per la consegna delle integrazioni.»;
si riporta come da un secondo articolo pubblicato il 20 luglio 2015 nella pagine piemontese de La Stampa si possa apprendere come «Il termine originario per consegnare gli approfondimenti necessari per l'istruttoria per la valutazione di impatto ambientale del pozzo da 40 milioni di euro era stato fissato al 13 luglio ma la multinazionale energetica presieduta da Emma Marcegaglia “in ragione della quantità e della complessità delle richieste fatte pervenire dalla Regione Piemonte e dal Ministero dell'ambiente ha domandato uno spostamento in avanti del termine. Da Roma, dalla direzione generale per le valutazioni e le autorizzazioni ambientali del Mattm, Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, la risposta non si è fatta attendere. Il dirigente Renato Grimaldi ha comunicato a tutte le parti coinvolte nel procedimento autorizzativo che “Eni ritiene necessaria la proroga ‘per elaborare le integrazioni alla documentazione depositata in riscontro alle osservazioni emerse’. Si concedono altri 45 giorni di tempo”.»;
in data 5 giugno 2015 la COMPAGNIA GENERALE IDROCARBURI s.p.a., come già riportato in precedenza contitolare del permesso di ricerca «CARISIO», risulterebbe essere di proprietà di IDREG LIGURIA s.p.a. (95 per cento delle quote) e della HYDRO DRILLING INTERNATIONAL s.p.a. (5 per cento delle quote);
dal portale «www.fallimentialessandria.com» risulta come la HYDRO DRILLING INTERNATIONAL s.p.a. avrebbe dichiarato fallimento in data 26 maggio 2015 –:
per quale motivo e secondo quali criteri oggettivi siano stati concessi ad ENI s.p.a. ulteriori 45 giorni di proroga alla scadenza del permesso «CARISIO», considerando che la stessa sarebbe dovuta coincidere con il 18 luglio 2015;
se, considerando il fallimento di uno dei suoi azionisti, COMPAGNIA GENERALE IDROCARBURI s.p.a. soddisfi ancora i criteri di garanzia economica forniti ai tempi della presentazione di istanza per il progetto «CARISIO»;
in caso di risposta negativa, se i Ministri interrogati ritengano di riconsiderare, al vaglio dei criteri di sostenibilità economica/finanziaria, l'ammissibilità dell'istanza di permesso di ricerca in questione. (5-06141)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 21 gennaio 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-06141

  Rispetto a quanto rappresentato dall'Onorevole interrogante, si fa presente che il permesso di ricerca «CARISIO», rilasciato nel 2006, è attualmente nella titolarità delle società ENI S.p.A. e Petroceltic Italia S.r.l., ciascuna per una quota pari al 47,5 per cento, e della società Compagnia Generale Idrocarburi S.p.A., per il restante 5 per cento. La Compagnia Generale Idrocarburi S.p.A. detiene pertanto soltanto una minima percentuale del titolo minerario, mentre ENI S.p.A., in qualità di «rappresentante unico» è il soggetto interlocutore con le Amministrazioni e con i terzi per l'assolvimento degli obblighi che la normativa di settore prevede per l'esercizio dei titolari minerari.
  Occorre, inoltre, precisare che ciascun contitolare è responsabile in solido nei confronti della Pubblica Amministrazione e dei terzi per gli obblighi attinenti all'esercizio dell'attività ricadente nell'ambito del titolo.
  Ciò premesso, in data 11 dicembre 2014 la società Eni S.p.A. ha presentato al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, ai sensi dell'articolo 23 del D.Lgs. n. 152/2006 un'istanza di valutazione di impatto ambientale per un progetto di perforazione di un sondaggio esplorativo denominato «Carpignano Sesia 1 dir», nel permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi denominato «Carisio», nel Comune di Carpignano Sesia, provincia di Novara.
  Contestualmente la società ha provveduto a dare avviso al pubblico della presentazione del progetto.
  Il progetto prevede: la perforazione di un pozzo esplorativo, le prove di produzione ai fini dell'accertamento minerario, la messa in sicurezza e il ripristino territoriale parziale (in caso di esito minerario positivo) o la chiusura mineraria del pozzo e il ripristino territoriale totale (in caso di esito minerario negativo o alla fine della vita produttiva).
  Il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha chiesto alla Commissione tecnica per la verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS, di verificare l'eventuale necessità da parte della società ENI di effettuare una valutazione d'incidenza dell'opera in progetto.
  La Commissione, in data 29 maggio 2015, ha quindi richiesto alla società Eni di produrre delle integrazioni e dei chiarimenti in merito al progetto e, attesa la complessità delle integrazioni richieste, la società ha chiesto una proroga per la consegna della documentazione.
  Il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, valutate attentamente le motivazioni addotte dalla società per la richiesta di ulteriore tempo necessario per elaborare le integrazioni documentali, ha concesso, in data 15 luglio del 2015, una proroga di 45 giorni.
  La Società Eni S.p.A. ha, quindi, prodotto, alla fine del mese di agosto 2015, le informazioni richieste, e trasmesso, in data 3 novembre 2015, dei chiarimenti volontari a riscontro delle osservazioni degli Enti coinvolti nell'iter istruttorio della Conferenza dei Servizi regionale e del contributo tecnico-scientifico dell'Arpa Piemonte.
  Attualmente la Commissione sta analizzando la documentazione trasmessa dalla società.
  Nelle more dell'ottenimento della citata autorizzazione alla perforazione del pozzo, la società ha richiesto al Ministero dello sviluppo economico, nel giugno 2015, un'ulteriore proroga della sospensione del decorso temporale del permesso di ricerca. Sono dunque attualmente in corso le verifiche necessarie alla valutazione di tale richiesta e all'eventuale accoglimento della proroga di sospensione delle attività di ricerca che, come tali, non necessitano comunque di valutazioni relative alla capacità economica/finanziaria dei titolari.
  A tal fine preme evidenziare che tali valutazioni saranno eventualmente effettuate al momento in cui sarà rilasciata l'autorizzazione per la perforazione del pozzo esplorativo e verranno riprese le attività di ricerca.
  Il Ministero dello Sviluppo economico, quindi, continuerà anche nelle successive fasi autorizzative a fornire tutte le informazioni che il Parlamento ritenesse utile acquisire.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

idrocarburo

fallimento

impatto ambientale