ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06086

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 464 del 17/07/2015
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/08376
Firmatari
Primo firmatario: ROMANO PAOLO NICOLO'
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 17/07/2015


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 17/07/2015
Stato iter:
24/02/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/02/2016
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 24/02/2016
Resoconto ROMANO PAOLO NICOLO' MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 17/07/2015

DISCUSSIONE IL 24/02/2016

SVOLTO IL 24/02/2016

CONCLUSO IL 24/02/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06086
presentato da
ROMANO Paolo Nicolò
testo di
Venerdì 17 luglio 2015, seduta n. 464

   PAOLO NICOLÒ ROMANO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
   ai Ministri interrogati è nota la pluridecennale vicenda di Carlo Massone, autotrasportatore e titolare della ditta omonima di Castelletto d'Orbia in frazione Crebini (Alessandria), per le innumerevoli interrogazioni parlamentari che si sono succedute dal 1994 ad oggi, che lo hanno visto protagonista di una tenace lotta contro quello che egli stesso ha definito lo scandalo «collaudopoli» ossia l'esistenza di un sistema generalizzato di corruzione che coinvolge gli uffici territorialmente competenti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, della motorizzazione e di altri enti, quali l'Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro (ISPESL), abilitati al rilascio delle certificazioni attestanti i collaudi a norma di legge degli automezzi pesanti, sia usati che di nuova immatricolazione, e questo a detrimento della qualità degli automezzi venduti e della sicurezza della circolazione stradale;
   come sopradetto, la questione è approdata nella aule parlamentari in numerose occasioni, con interrogazioni presentate a partire dalla XII legislatura e fino a quella tuttora in corso, dove anche recentemente il Governo è intervenuto rispondendo, lo scorso 10 luglio 2014, all'interrogazione n. 5-02234 del deputato Emanuele Fiano, presentata il 26 febbraio 2014;
   l'ennesima non risposta del Governo e l'assenza di significative iniziative contro il sistema «collaudopoli» hanno spinto il signor Carlo Massone a presentare, presso la guardia di finanza compagnia di Nove Ligure, ben due denunce (verbale di ricezione del 21 maggio 2014 e del 23 luglio 2014) nei confronti di due dirigenti pubblici rei, a detta del signor Massone, di continuare a fornire notizie non corrispondenti al vero non consentendo al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti una corretta valutazione del suo caso, nello specifico con riferimento alla perizia terza ed imparziale, disposta dall'autorità giudiziaria relativamente alla sua complessa vicenda, redatta l'11 novembre 1992 dal dottor ingegner Carlo Pollarolo nominato CTU dal tribunale di Alessandria in data 28 novembre 1991;
   nel suo esposto il denunciante, dichiara che: «In virtù delle interrogazioni parlamentari richiamate desidero portare a conoscenza di chi è preposto a fare giustizia che le commissioni parlamentari che hanno attenzionato il mio caso, hanno valutato sulla base di una perizia di parte – PLURA SpA – e non su una perizia effettuata dal CTU dottor ingegner Carlo Pollaroro nominato dal Giudice del Tribunale di Alessandria»;
   le accuse mosse da Carlo Massone contro l'attuale direttore alla motorizzazione di Alessandria, e il direttore della direzione generale territoriale Nord Ovest del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, relativamente all'istruttoria relative alla suddetta documentazione, se confermate risulterebbero indubbiamente gravi e lesive dell'immagine delle istituzioni da essi rappresentate. Preme ricordare che, in merito, è stato aperto un procedimento penale contro ignoti, iscritto al n. 2014/4159 RE. GE. della procura della Repubblica di Alessandria, conclusosi con richiesta di archiviazione a detta di Carlo Massone senza che siano state esperite indagini appropriate;
   questa pluridecennale battaglia mediatica, giudiziaria e politica condotta dal signor Carlo Massone l'ha ormai ridotto sul lastrico al punto che da tempo minaccia il suicidio in quanto impossibilitato a condurre un'esistenza dignitosa –:
   se i Ministri interrogati vogliano accertarsi di quanto in premessa chiarendo se nelle precedenti risposte, date nelle sedi parlamentari, siano stati utilizzati tutti i pareri prodotti sulla complessa vicenda del signor Carlo Massone e, in particolare, se siano stati valutati con la dovuta attenzione quelli terzi ed imparziali disposti dall'autorità giudiziaria. (5-06086)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 24 febbraio 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-06086

  In merito alla complessa vicenda del signor Massone, sulla quale il MIT ha più volte fornito puntuali informazioni in risposta a precedenti atti di sindacato ispettivo, ripercorro i punti salienti.
  Nel settembre 1989, il Massone acquistò l'autocarro FIAT 170 N35B targato AL 359341 munito di cassone ribaltabile e gru idraulica, sottoposto a visita e prova a richiesta della società PLURA, commercializzatrice nell'Ufficio provinciale della Motorizzazione di Cuneo (certificato di approvazione 02/CN/234480 datato 11 luglio 1989); risulta che il veicolo sia pervenuto nella disponibilità del Massone il successivo 18 ottobre 1990.
  In data 4 marzo 1991, presso l'Ufficio provinciale della Motorizzazione di Alessandria, l'autocarro fu sottoposto all'ulteriore prescritto accertamento delle caratteristiche costruttive originarie (operazione 01 AL 690278), essendo scaduto per decorrenza temporale il certificato tecnico del collaudo (validità, un anno dalla data di rilascio: circolare 1242/4382 del 23 maggio 1980). In tale sede, vennero rilevati difetti dovuti all'inutilizzo del veicolo e fu richiesto un supplemento di relazione tecnica per la verifica delle mensole del cassone ribaltabile, cioè controlli finalizzati ad accertare le condizioni di sicurezza e di efficienza in ordine di marcia. È importante sottolineare che per tali controlli è competente la Motorizzazione, mentre alla valutazione delle caratteristiche dell'apparato sollevatore installato su un veicolo è preposto un altro Ente, l'allora I.S.P.E.S.L., le cui competenze sono state successivamente assorbite dall'I.N.A.I.L..
  Tale distinzione rileva in quanto le accuse del signor Massone di corrività dei funzionari pubblici nello svolgimento delle operazioni di collaudo sembrerebbero riguardare lo stato d'uso della gru non conforme alle specifiche di sicurezza prescritte dalla normativa di riferimento.
  E infatti, nella richiesta di archiviazione avanzata dall'ufficio del PM presso il Tribunale di Ravenna il 21 novembre 1994, in merito a uno dei procedimenti attivati dal Massone, tra l'altro si legge testualmente «...nella relazione del C.T.U. ingegner Carlo Pollarolo nominato dal giudice istruttore civile del Tribunale di Alessandria si legge che il numero di matricola della gru... reca tracce di evidenti manipolazioni; ...trattasi pertanto di una gru di cui non è sicura l'identificazione e che è stata sottoposta a manomissioni nel corso dei vari passaggi di proprietà senza che sia stato possibile identificarne l'autore; ...non è quindi possibile affermare la falsità della certificazione di omologazione dell'I.S.P.E.S.L... in quanto la gru manomessa può avere avuto al momento dell'omologazione le caratteristiche tecniche regolari certificate durante il collaudo...».
  Tuttavia, l'ulteriore visita e prova finalizzata ad acclarare il ripristino delle carenze rilevate nell'Ufficio di Alessandria non ha mai avuto luogo. È iniziata, invece, una intricata controversia giuridica che ha coinvolto vari operatori economici intervenuti nell'allestimento e nella commercializzazione del veicolo e che risulta conclusa nel 1999 con la condanna, comminata dal Tribunale di Alessandria, della società PLURA a un risarcimento a favore del Massone.
  Sta di fatto che gli episodi reiteratamente denunciati non hanno mai portato all'accertamento, nelle competenti sedi giudiziarie, di comportamenti scorretti da parte di funzionari del MIT.
  In risposta, poi, alle specifiche circostanze cui fa riferimento l'interrogante, riferisco quanto segue.
  Circa la presentazione di due denunce (21 maggio e 23 luglio 2014) alla Guardia di Finanza di Novi Ligure nei confronti di due dirigenti pubblici, nulla risulta agli uffici del MIT.
  Quanto alla mancata disamina da parte del MIT della perizia del C.T.U., evidenzio che le censure dell'ingegner Carlo Pollarolo, per quanto si evince dal già citato atto dell'Autorità giudiziaria di Ravenna del 1994, appaiono appuntate sullo stato d'uso, sulla funzionalità e l'efficienza della gru installata sull'autocarro; riguardano, quindi, un componente in relazione al quale gli Uffici della Motorizzazione sono tenuti a verificare la compatibilità dimensionale e ponderale con il veicolo destinato a supportarlo. Aggiungo che l'elaborato della società PLURA non è stato mai vagliato dagli uffici del MIT e che non è affatto una perizia di parte, bensì la relazione tecnica che le disposizioni ministeriali (circolare 1004 (23) 600 del 10 marzo 1954, e successive) prescrivono venga allegata ad ogni domanda di collaudo presentata dagli allestitori agli Uffici provinciali della Motorizzazione per la verifica, applicando i criteri della Scienza delle costruzioni, della conformità delle caratteristiche dimensionali e ponderali del veicolo allestito alle prescrizioni del Codice della strada e ai parametri validati in sede di omologazione del veicolo originario, caratteristiche che verranno accertate al momento della successiva visita e prova.
  Segnalo ancora che, per il procedimento penale a carico di ignoti presso il Tribunale di Alessandria, il GIP ha disposto l'archiviazione il 30 novembre 2015.
  Concludo evidenziando che, nel venticinquennio decorso dall'inizio della vicenda analizzata, mai l'Autorità giudiziaria ha contestato comportamenti illegittimi da parte di dipendenti del MIT.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

giudice

automobile

bene d'occasione