ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06054

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 462 del 15/07/2015
Firmatari
Primo firmatario: RICCIATTI LARA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 15/07/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 15/07/2015
SCOTTO ARTURO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 15/07/2015
AIRAUDO GIORGIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 15/07/2015
PLACIDO ANTONIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 15/07/2015
PELLEGRINO SERENA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 15/07/2015
ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 15/07/2015
BORDO FRANCO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 15/07/2015
MELILLA GIANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 15/07/2015
DURANTI DONATELLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 15/07/2015
QUARANTA STEFANO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 15/07/2015
PIRAS MICHELE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 15/07/2015


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 15/07/2015
Stato iter:
22/10/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/10/2015
Resoconto VICARI SIMONA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 22/10/2015
Resoconto RICCIATTI LARA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 15/07/2015

DISCUSSIONE IL 22/10/2015

SVOLTO IL 22/10/2015

CONCLUSO IL 22/10/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06054
presentato da
RICCIATTI Lara
testo di
Mercoledì 15 luglio 2015, seduta n. 462

   RICCIATTI, FERRARA, SCOTTO, AIRAUDO, PLACIDO, PELLEGRINO, ZARATTI, FRANCO BORDO, MELILLA, DURANTI, QUARANTA e PIRAS. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   il decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133 (cosiddetto «Sblocca Italia»), recante misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive (Gazzetta Ufficiale n. 212 del 12 settembre 2014), riconosce all'articolo 38 «il carattere strategico delle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi e quelle di stoccaggio sotterraneo di gas naturale», delineando una procedura semplificata, sottoposta alla competenza del Ministero dello sviluppo economico, per il rilascio di titoli concessori unici, che permettono di eseguire le diverse attività di ricerca, sondaggi e trivellazioni per finalità di approvvigionamento energetico o di stoccaggio;
   la procedura semplificata suddetta prevede, tra le altre cose, che se i progetti «petroliferi» comportano una «variazione degli strumenti urbanistici, il rilascio dell'autorizzazione ha effetto di variante urbanistica»; 
   tale procedura – a parere degli interroganti – comporta una inaccettabile compressione del processo di partecipazione, non solo dei cittadini ma delle istituzioni territoriali, rispetto ad attività industriali-energetiche in grado di incidere in modo significativo sugli assetti paesaggistici, ambientali e urbanistici dei territori coinvolti;
   nel BUIG – bollettino ufficiale degli idrocarburi e delle georisorse – Anno LIX N. 4 – 30 aprile 2015 è stata pubblicata l'istanza di permesso di ricerca in terraferma denominata «MONTE PORZIO», presentata dalla società MAC OIL s.p.a, con sede legale a Roma, via Lucullo n. 11 – c.a.p. 00187 –, presentata in data 2 aprile 2015;
   l'ubicazione e la delimitazione del permesso richiesto comprende i comuni di Barchi, Castel Colonna, Castellone di Suasa, Corinaldo, Fratte Rosa, Mondavio, Mondolfo, Monte Porzio, Montemaggiore al Metauro, Monterado, Orciano di Pesaro, Ostra, Piagge, Ripe, San Costanzo, San Giorgio di Pesaro, San Lorenzo in Campo, Senigallia, nelle province di Pesaro-Urbino e Ancona, per una superficie di 208,70 chilometri quadrati (Foglio della Carta d'Italia alla scala 1: 100.000 (I.G.M.): 109, 110, 116, 117);
   a quanto risulta agli interroganti, nessuno dei comuni indicati ha ricevuto comunicazioni in merito alla suddetta istanza di permesso di ricerca in terraferma denominata «MONTE PORZIO»;
   la circostanza ha sollevato comprensibili allarmi nelle comunità coinvolte per ragioni che attengono alla salute, ma anche al valore paesaggistico dell'area e alle possibili ripercussioni economiche negative nel settore del turismo –:
   se il Ministro interrogato non ritenga di fornire ogni informazione utile sulla istanza di permesso di ricerca in terraferma denominata «MONTE PORZIO»;
   considerato che, a seguito dell'entrata in vigore della nuova procedura introdotta dal cosiddetto decreto sblocca Italia, diverse regioni hanno proposto ricorso alla Corte Costituzionale, ravvisando come illegittima l'estromissione dei territori da scelte che incidono profondamente sul patrimonio e sulle risorse naturali e paesaggistiche degli stessi, quali iniziative intenda intraprendere il Ministro interrogato per consentire, nelle more della decisione della Consulta, la massima trasparenza nel processo di rilascio di titoli concessori inerenti alle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi e quelle di stoccaggio sotterraneo di gas naturale. (5-06054)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 22 ottobre 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-06054

  Con l'intervento normativo effettuato con il decreto-legge «Sblocca Italia» si è inteso favorire lo sviluppo delle risorse energetiche nazionali, introducendo misure che garantiscano la ripresa delle attività produttive e la razionalizzazione delle procedure burocratiche, senza modificare alcunché in termini di partecipazione del territorio ai procedimenti di rilascio dei titoli minerari. Per tali titoli – ed anche per il titolo concessorio unico – è prevista, infatti, per la terraferma, l'acquisizione dell'intesa regionale.
  Per quanto riguarda il disposto di cui all'articolo 38 del decreto-legge «Sblocca Italia» in base al quale, se le opere necessarie allo svolgimento delle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi e quelle di stoccaggio sotterraneo di gas naturale comportano variazione degli strumenti urbanistici, la relativa autorizzazione ha effetto di variante urbanistica, si precisa che la disposizione non rappresenta una novità, richiamando una norma già esistente nell'ordinamento, in materia energetica. L'articolo 1, comma 82-bis della legge 23 agosto 2004, n. 239, così come modificato dalla legge 23 luglio 2009, n. 99, già prevedeva infatti i medesimi effetti per l'autorizzazione allo svolgimento delle opere in parola.
  Con riferimento al permesso di ricerca citato dall'interrogante, si rappresenta invece che l'istanza, presentata dalla società MAC OIL S.p.A., è stata pubblicata sul BUIG del 30 aprile 2015 e sulla GUUE n. 147 del 5 maggio 2015, per la presentazione di eventuali istanze in concorrenza entro il 5 agosto 2015. Decorso tale termine è prevista, anche ai fini della selezione delle domande in concorrenza, l'acquisizione del parere della Sezione UNMIG competente per territorio e della CIRM (Commissione per gli idrocarburi e le risorse minerarie), integrata, per i titoli in terraferma, da un rappresentante della Regione interessata.
  Si specifica che solo a seguito della comunicazione dell'esito motivato della risoluzione in ordine alle eventuali istanze in concorrenza sarà attivato il procedimento unico per il rilascio del titolo minerario al quale partecipano, ai sensi della legge n. 239/2004, le amministrazioni statali e regionali interessate.
  Nell'ambito di tale procedimento vengono, dunque, acquisiti i pareri delle amministrazioni, l'esito della procedura di valutazione di impatto ambientale e, per la terraferma, l'intesa della Regione. Si rappresenta che nell'ambito della valutazione di impatto ambientale, non ancora avviata per l'istanza menzionata dall'Interrogante, chiunque ne abbia interesse potrà prendere visione del progetto, del relativo studio ambientale e presentare osservazioni, che dovranno essere acquisite e valutate dall'autorità competente.
  Ai Comuni dovrà essere, inoltre, data notizia dell'avvenuto rilascio del titolo minerario, il cui decreto di conferimento viene pubblicato sul sito internet della Direzione Generale per le risorse minerarie ed energetiche del MiSE. Successivamente, nell'eventuale fase autorizzatoria del pozzo esplorativo, gli enti locali saranno pienamente coinvolti nella conferenza di servizi funzionale all'adozione della decisione finale. Come previsto dalla legge 239/2004, infatti, l'autorizzazione alla perforazione del pozzo esplorativo, alla costruzione degli impianti e delle infrastrutture indispensabili all'attività di perforazione è concessa, previa valutazione di impatto ambientale, su istanza del titolare del permesso di ricerca, da parte dell'ufficio UNMIG territorialmente competente, a seguito di un procedimento unico al quale partecipano la Regione e gli enti locali interessati.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

conseguenza economica

approvvigionamento d'energia

formalita' amministrativa