ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06006

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 457 del 08/07/2015
Firmatari
Primo firmatario: VALIANTE SIMONE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 08/07/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 08/07/2015
Stato iter:
26/01/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
15/01/2016
 
RISPOSTA GOVERNO 26/01/2016
Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 26/01/2016
Resoconto VALIANTE SIMONE PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 08/07/2015

SOLLECITO IL 10/11/2015

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 12/01/2016

SOLLECITO IL 15/01/2016

DISCUSSIONE IL 26/01/2016

SVOLTO IL 26/01/2016

CONCLUSO IL 26/01/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06006
presentato da
VALIANTE Simone
testo di
Mercoledì 8 luglio 2015, seduta n. 457

   VALIANTE. — Al Ministro della salute, al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione . — Per sapere – premesso che:
   in data 31 ottobre 2012, con delibera n. 223/12, il direttore generale dell'asl Salerno, dottor Antonio Squillante, nominava direttore amministrativo della medesima asl l'avvocato Annamaria Farano per la durata di tre anni. Tale nomina suscitava, come riportato sui media locali, polemiche in merito ai requisiti posseduti dalla stessa per ricoprire il ruolo dirigenziale previsti dal comma 7 dell'articolo 3 del decreto-legge 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modificazioni e integrazioni soprattutto recriminate dall'Unione sindacale di base che lamentava la mancanza degli stessi requisiti e sottolineava come l'avvocato Farano, sin dalla sua collocazione nell'area dirigenziale, possedesse il profilo professionale di avvocato e quindi come fosse da sempre incardinata nei ruoli professionali dell'azienda. In data 29 novembre 2013, la corte di appello di Salerno emetteva sentenza di condanna nei confronti dell'avvocato Farano per concorso in abuso d'ufficio, comminandole una pena di quattro mesi di reclusione e dichiarandola interdetta dai pubblici uffici per cinque anni. L'orientamento n. 71 del 9 settembre 2014 dell'Autorità Nazionale Anti Corruzione stabilisce che sussiste l'inconferibilità, ai sensi dell'articolo 3 del decreto legislativo n. 39 del 2013 di un incarico dirigenziale conferito prima del 4 maggio 2013 nel caso in cui nei confronti del destinatario di tale incarico sia stata emessa una sentenza, anche non definitiva, di condanna per uno dei reati previsti al capo I del titolo II del codice penale, anteriormente all'entrata in vigore della citata norma (4 maggio 2013). L'Orientamento n. 54 del 3 luglio 2014, inoltre, sottolinea come non rilevi ai fini dell'inconferibilità di incarichi in caso di condanna, anche non definitiva, per reati contro la pubblica amministrazione, la concessione della sospensione condizionale della pena –:
   di quali elementi disponga il Governo, anche per il tramite del commissario ad acta, per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi sanitari regionali sulle vicende descritte in premessa e quali iniziative di competenza intenda adottare al riguardo considerando quanto importanti possano essere gli incarichi dirigenziali nelle aziende sanitarie pubbliche per gli effetti che producono sul piano dell'efficienza e della gestione del servizio sanitario nazionale. (5-06006)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 26 gennaio 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-06006

  In merito alla vicenda delineata nell'atto ispettivo in esame, la Prefettura-Ufficio Territoriale del Governo di Salerno aveva interpellato il Direttore Generale pro tempore dell'ASL di Salerno prima della scadenza del suo incarico, intervenuta in data 31 luglio 2015.
  In tale occasione, il Direttore Generale aveva comunicato che il Direttore Amministrativo dell'ASL di Salerno, nominato con deliberazione n. 223 del 31 ottobre 2012, risultava in possesso dei requisiti richiesti dalla normativa in vigore ai fini dell'assunzione dell'incarico in questione, in quanto laureato in Giurisprudenza ed in servizio presso la stessa ASL di Salerno da oltre trenta anni, in cui ha svolto una «qualificata attività di direzione tecnica e amministrativa» in quanto «titolare, ex articolo 18 del CCNL, dell'area della Dirigenza della Struttura complessa Servizi Affari Legali presso l'ASL Salerno 1, struttura incardinata nel Dipartimento Amministrativo di cui all'articolo 11 dell'atto aziendale adottato con deliberazione del Direttore Generale della disciolta ASL Salerno 1 n. 810 del 21 giugno 2001».
  Inoltre, al momento del conferimento dell'incarico, l'interessata risultava assolta nel giudizio di primo grado, con sentenza resa in data 14 novembre 2011 «perché i fatti non sussistono».
  Per lo stesso motivo, in data 3 gennaio 2012, veniva archiviato anche il procedimento disciplinare avviato per i medesimi fatti dall'ASL di Salerno, a seguito del rinvio a giudizio dell'interessata.
  La sentenza di condanna emessa in esito al giudizio di appello, richiamata nell'interrogazione parlamentare in esame, è in effetti intervenuta ad oltre un anno dalla nomina a Direttore Amministrativo.
  Tanto premesso, occorre precisare che, allo stato attuale, l'interessata non riveste più l'incarico di Direttore Amministrativo.
  Infatti, come già ricordato, il 31 luglio 2015 è giunto a scadenza l'incarico del Direttore Generale pro-tempore dell'ASL di Salerno.
  Nelle more dei tempi occorrenti per l'espletamento delle procedure di selezione per il conferimento dell'incarico del nuovo Direttore Generale dell'ASL di Salerno, la Giunta Regionale della Campania, al fine di assicurare il pieno conseguimento degli adempimenti contemplati nel Piano di Rientro dal disavanzo in materia sanitaria, e nel contempo, per garantire la continuità dell'azione amministrativa aziendale, con delibera n. 376 del 7 agosto 2015 ha disposto la gestione commissariale straordinaria dell'ASL di Salerno per 60 giorni, e comunque fino alla designazione del nuovo Direttore Generale, nominando contestualmente il Commissario.
  La nomina dell'organo di vertice con funzioni di Commissario ha determinato la cessazione della gestione ordinaria aziendale, e quindi anche il termine degli incarichi di Direttore Amministrativo e di Direttore Sanitario.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

mass media locali

sospensione di pena

spese sanitarie