ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05957

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 453 del 02/07/2015
Firmatari
Primo firmatario: RIZZETTO WALTER
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Data firma: 02/07/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 02/07/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 02/07/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05957
presentato da
RIZZETTO Walter
testo di
Giovedì 2 luglio 2015, seduta n. 453

   RIZZETTO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   si è appreso dai giornali di stampa del 30 giugno 2015 che presso lo stabilimento Fincantieri di Monfalcone è stata eseguita un'ordinanza del tribunale di Gorizia per il sequestro di quattro aree destinate alla cernita e allo stoccaggio di rifiuti, prodotti da scarti di lavorazione;
   a quanto è dato sapere, l'ex direttore dello stabilimento Fincantieri di Monfalcone, Carlo De Marco, e i titolari di sei aziende che lavorano all'interno del cantiere, sono coinvolti nell'indagine che ha portato al sequestro preventivo delle aree in questione con l'ipotesi di reato di attività di gestione di rifiuti non autorizzata;
   l'inchiesta che ha condotto al sequestro riguarda la gestione degli scarti di lavorazione nelle navi prodotti da parte delle ditte subappaltatrici di Fincantieri, che non risultano titolari dell'autorizzazione a gestire i rifiuti. La contestazione riguarda in particolare il deposito temporaneo messo a disposizione da Fincantieri, dove i vari rifiuti vengono ammassati e quindi rimossi da parte di un'altra ditta subappaltatrice;
   il sequestro ha portato alla conseguente sospensione delle attività lavorative, pertanto, dal 30 giugno 2015 cinquemila operai sono stati sospesi dal lavoro;
   a riguardo, Fincantieri ha dichiarato che proprio in ottemperanza al provvedimento del tribunale, ha dovuto disporre la sospensione dell'attività lavorativa di tutto il personale coinvolto nel ciclo produttivo del cantiere di Monfalcone;
   inoltre, ulteriore grave conseguenza della misura di sequestro è lo stallo delle oltre 400 ditte fornitrici della Fincantieri che hanno visto il blocco delle forniture commesse per la produzione del cantiere;
   il nucleo operativo ecologico dei carabinieri di Udine ha affermato che l'attività lavorativa dei dipendenti potrà riprendere nel momento in cui la situazione sarà regolarizzata e i rifiuti verranno portati fuori dalle aree sequestrate;
   a parere dell'interrogante, senza entrare nel merito del provvedimento di sequestro in questione, in fattispecie del genere è necessario adottare provvedimenti opportuni che contemperino la ovvia necessità che la giustizia faccia il proprio corso, con quelle di tutelare i lavoratori e non danneggiare l'attività di impresa con misure, che, per le loro conseguenze particolarmente gravose, potrebbero essere sproporzionate e cagionare seri danni;
   nel caso di specie le misure adottate hanno conseguenze indirette e gravi nei confronti di ben 5000 lavoratori e le loro famiglie, totalmente estranei ai fatti. Inoltre, va considerato il danno cagionato a tutto l'indotto di Fincantieri tra ditte e lavoratori. Dunque, è evidente l'urgenza di disporre provvedimenti per la loro salvaguardia –:
   quali siano gli orientamenti dei Ministri interrogati, per quanto di loro competenza, rispetto ai fatti di cui in premessa;
   se e quali immediate iniziative intendano adottare i Ministri, per quanto di competenza, affinché siano tutelati i ben 5000 lavoratori della Fincantieri sospesi dal lavoro nonché tutto l'indotto danneggiato dal blocco della produzione, attraverso iniziative che garantiscano urgentemente la ripresa dell'attività produttiva dell'impresa previa regolarizzazione della situazione contestata. (5-05957)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

costruzioni navali

deposito dei rifiuti

rifiuti