ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05921

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 451 del 30/06/2015
Firmatari
Primo firmatario: GRILLO GIULIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 30/06/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 30/06/2015
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 30/06/2015
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 30/06/2015
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 30/06/2015
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 30/06/2015
ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 30/06/2015
CASO VINCENZO MOVIMENTO 5 STELLE 30/06/2015
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 30/06/2015
DI STEFANO MANLIO MOVIMENTO 5 STELLE 30/06/2015
PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 30/06/2015
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 30/06/2015
BASILIO TATIANA MOVIMENTO 5 STELLE 30/06/2015
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 30/06/2015
PETRAROLI COSIMO MOVIMENTO 5 STELLE 30/06/2015
SORIAL GIRGIS GIORGIO MOVIMENTO 5 STELLE 30/06/2015
TONINELLI DANILO MOVIMENTO 5 STELLE 30/06/2015
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 30/06/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 30/06/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 30/06/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05921
presentato da
GRILLO Giulia
testo di
Martedì 30 giugno 2015, seduta n. 451

   GRILLO, BARONI, DI VITA, SILVIA GIORDANO, LOREFICE, MANTERO, ALBERTI, CASO, DE ROSA, MANLIO DI STEFANO, PESCO, TRIPIEDI, BASILIO, COMINARDI, PETRAROLI, SORIAL, TONINELLI e ZOLEZZI. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   l'agenzia Ansa di Milano del 16 giugno 2015 riporta la notizia «Truffa da 28 milioni di euro allo S. Raffaele, nove indagati»;
   la procura di Milano contesta una truffa da 28 milioni di euro su 4 mila interventi chirurgici e si appresta a chiedere il processo per 9 persone, tra amministratori, dirigenti e primari, tra cui anche Alberto Mandrillo, medico personale di Berlusconi e l'amministratore delegato del gruppo Nicola Bedin; indagata anche, per la legge sulla responsabilità amministrativa degli enti, la Fondazione Monte Tabor, collegata al S. Raffaele;
   «stando alle conclusione delle indagini, tra il 2011 e 2013, nel corso di migliaia di interventi le équipe di medici sarebbero state solo sulla carta regolarmente costituite, in quanto chirurghi e/o anestesisti erano presenti contemporaneamente in più sale operatorie»;
   «in circa 2 mila interventi chirurgici medici specializzandi avrebbero sostituito anestesisti o chirurghi. Sui registri sarebbe stato segnalato che tutti i requisiti erano stati rispettati in odo da ottenere i rimborsi per le prestazioni erogate da parte del sistema sanitario. (...) Per le autorità giudiziarie i dirigenti del S. Raffaele, con la complicità dei primari, avrebbero truffato il sistema sanitario, violando i requisiti di accreditamento relativi al numero minimo ed alle qualifiche degli operatori chirurgici ed anestesisti che debbono essere presenti per ogni tipo di intervento»;
   «i dirigenti del S. Raffaele avrebbero fatto apparire rispettati i requisiti attraverso il “Registro Operatori”, facendo risultare delle équipe mediche regolarmente costituite nella composizione, in modo tale da percepire i rimborsi dal servizio sanitario/regionale. (...) La procura della Corte dei Conti della Lombardia ha aperto un fascicolo per presunto danno erariale»;
   il decreto legislativo 288 del 2003 «Riordino della disciplina degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico», a norma dell'articolo 42, comma 1, della legge 16 gennaio 2003, n. 3- prevede:
    all'articolo 1 comma 2: «Ferme restando le funzioni di vigilanza e di controllo spettanti al Ministero della salute (...)»;
    all'articolo 15 comma 2 :«Il Ministero della salute, nell'esercizio delle funzioni di vigilanza di cui all'articolo 1, comma 2; può verificare in ogni momento la sussistenza delle condizioni per il riconoscimento delle Fondazioni IRCCS, degli Istituti non trasformati e di quelli privati. Nel caso di sopravvenuta carenza di tali condizioni, il Ministero informa la regione territorialmente competente ed assegna all'ente un termine non superiore a sei mesi entro il quale reintegrare il possesso dei prescritti requisiti (....);
    alla scadenza di tale termine, sulla base dell'esito della verifica, il Ministro della salute, d'intesa con il Presidente della regione interessata, conferma o revoca il riconoscimento»;
    all'articolo 16 comma 3: «I consigli di amministrazioni delle Fondazioni IRCCS e gli organi degli IRCC non trasformati possono essere sciolti con provvedimento del Ministro della salute, adottato d'intesa con il Ministro dell'economia e delle finanze e con il Presidente della Regione, quando: a) risultano gravi irregolarità nell'amministrazione, ovvero gravi e reiterate violazioni delle disposizioni di legge o statutarie»;
   il decreto legislativo n. 231 del 2001 (disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche..) prevede:
    al comma 1, lettera a) dell'articolo 5 «Responsabilità dell'ente»: «L'ente è responsabile per i reati commessi nel suo interesse o a suo vantaggio: a) da persone che rivestono funzioni di rappresentanza, di amministrazione o di direzione dell'ente (...)»;
    al comma 2 lettera a) dell'articolo 9, «Sanzioni amministrative»: «l'interdizione dall'esercizio dell'attività»;
    al comma 1 lettera a) dell'articolo 13 «Sanzioni interdittive»: «Le sanzioni interdittive si applicano in relazione ai reati per i quali sono espressamente previste, quando ricorre almeno una delle seguenti condizioni: a) l'ente ha tratto dal reato un profitto di rilevante entità e il reato è stato commesso da soggetti in posizione apicale ovvero da soggetti sottoposti all'altrui direzione quando, in questo caso, la commissione del reato è stata determinata o agevolata da gravi carenze organizzative» –:
   se il Ministro interrogato non ritenga di avviare tutte le iniziative spettanti alle sue funzioni di vigilanza e di controllo, previste dal decreto legislativo n. 288 del 2003, per fare chiarezza sugli accadimenti sopra descritti;
   se voglia verificare la congruità dei requisiti prescritti per il riconoscimento della Fondazione Monte Tabor, come previsto dall'articolo 15 del decreto legislativo n. 288 del 2003;
   se non ritenga di applicare al S. Raffaele quanto previsto dall'articolo 16 del decreto legislativo 288 del 2003 che prevede lo scioglimento dei consigli di amministrazione delle fondazioni IRCCS quando risultano gravi irregolarità nell'amministrazione;
   se i risultati dell'inchiesta sugli illeciti al S. Raffaele di Milano in particolare rafforzino l'azione inibitoria da parte del Ministro in considerazione dell'indagine in corso per le norme previste dal decreto legislativo n. 231 del 2001 (disciplina della responsabilità amministrativa), alla luce del coinvolgimento nelle indagini di amministratori e di persone che rivestono funzioni di rappresentanza del S. Raffaele;
   se non valuti opportuno promuovere un adeguamento normativo del decreto legislativo n. 288 del 2003 quando si rilevano non solo responsabilità individuali di amministratori sanitari ma anche delle strutture aziendali ai sensi del decreto legislativo n. 231 del 2001. (5-05921)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

istituto ospedaliero

sanzione penale

reato