ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05866

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 448 del 23/06/2015
Firmatari
Primo firmatario: ALBERTI FERDINANDO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 23/06/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 23/06/2015
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 23/06/2015
CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 23/06/2015
VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 23/06/2015
PISANO GIROLAMO MOVIMENTO 5 STELLE 23/06/2015
RUOCCO CARLA MOVIMENTO 5 STELLE 23/06/2015
FICO ROBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 23/06/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 23/06/2015
Stato iter:
24/06/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 24/06/2015
Resoconto VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 24/06/2015
Resoconto ZANETTI ENRICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 24/06/2015
Resoconto VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 24/06/2015

SVOLTO IL 24/06/2015

CONCLUSO IL 24/06/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05866
presentato da
ALBERTI Ferdinando
testo di
Martedì 23 giugno 2015, seduta n. 448

   ALBERTI, PESCO, TRIPIEDI, CRIPPA, VILLAROSA, PISANO, RUOCCO e FICO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   attualmente (dal 1o ottobre 2013) le aliquote IVA sono le seguenti: 22 per cento (ordinaria), 10 per cento (ridotta) e 4 per cento (super-ridotta);
   secondo la direttiva 2006/112/CE del Consiglio del 28 novembre 2006 relativa al sistema comune d'imposta sul valore aggiunto e successivi atti modificativi:
    a) gli Stati membri possono applicare una o due aliquote ridotte;
    b) le aliquote ridotte si applicano unicamente alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi delle categorie elencate nell'allegato III;
    c) le aliquote ridotte sono fissate ad una percentuale della base imponibile che non può essere inferiore al 5 per cento;
   nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea serie L n. 316/37 del 27 novembre 2013, è stata pubblicata la decisione di esecuzione del Consiglio 2013/678/UE del 15 novembre 2013, riguardante la proroga dell'autorizzazione ad applicare una misura di deroga all'articolo 285 della direttiva 2006/112/CE del Consiglio del 28 novembre 2006, relativa al sistema comune di imposta sul valore aggiunto, con contestuale innalzamento della relativa soglia a 65.000 euro;
   secondo i dati forniti dall'Italia, la misura di deroga ha solo un'incidenza trascurabile sul gettito fiscale complessivo riscosso allo stadio del consumo finale e non incide sulle risorse proprie dell'Unione provenienti dall'IVA;
   secondo il rapporto allegato al Libro verde, la complessità del sistema provoca un mancato introito da IVA, dovuto a frodi IVA, mancati pagamenti, errori ed altro, che per il 2009 può essere prudentemente stimata in misura pari al 6,9 per cento del prodotto interno lordo e al 12 per cento delle entrate IVA dell'Unione europea; ciò significa un'evasione pari a circa 118,8 miliardi di euro; secondo il rapporto, in Italia la percentuale salirebbe al 22 per cento, per un totale di circa 29 miliardi di euro di IVA evasa rispetto ad un gettito complessivo pari a oltre 130 miliardi di euro;
   le entrate IVA in Italia rappresentano circa il 13,8 per cento delle entrate fiscali totali;
   secondo i dati del Ministero dell'economia e delle finanze nel periodo gennaio-ottobre 2014 si registra un gettito delle imposte indirette pari a 150.936 milioni di euro, con un incremento del 2,9 per cento (+4.264 milioni di euro), rispetto ai primi dieci mesi dello scorso anno;
   il gettito IVA cresce del 2,4 per cento (+1.975 milioni di euro); in particolare, continua l'andamento positivo dell'IVA sugli scambi interni del 3 per cento, (+2.200 milioni di euro), mentre resta negativa del 2 per cento la componente dell'IVA sulle importazioni da Paesi extra-Unione europea, rispetto all'analogo periodo dei 2013;
   il 12 febbraio 2014 la Camera dei deputati ha approvato diverse mozioni sulle iniziative per armonizzare il sistema europeo dell'imposta sul valore aggiunto, alla luce del Libro verde sul futuro dell'IVA adottato dalla Commissione europea, che impegnano il Governo a garantire tra l'altro che le priorità strategiche indicate nel documento, si traducano in azioni concrete; che il maggior gettito derivante dall'attività di contrasto alle frodi venga destinato alla riduzione delle aliquote IVA; che il regime di vantaggio sia esteso ai soggetti passivi il cui volume d'affari non sia elevato; che vengano predisposte misure più efficaci nel contrasto all'evasione e all'elusione fiscale; che venga previsto un aumento dell'aliquota dell'imposta sostitutiva sulle rendite finanziarie e una revisione dell'imposta sulle transazioni finanziarie, destinando il maggior gettito derivante da queste misure alla riduzione delle aliquote IVA;
   l'articolo 81 della Costituzione prevede che ogni legge che importi nuovi o maggiori oneri provveda ai mezzi per farvi fronte, pertanto è necessario conoscere il gettito derivante dall'aliquota IVA applicata ad ogni bene e servizio –:
   quale sia l'importo del gettito IVA derivante dalle aliquote in vigore, (22 per cento 10 per cento e 4 per cento), suddiviso per aliquota e per tipologia di bene/servizio, e se sia stata mai prodotta, anche a livello europeo, una relazione di valutazione dell'impatto delle aliquote ridotte applicate ai servizi prestati localmente, in particolare, in termini di creazione di occupazione, di crescita economica e di buon funzionamento del mercato interno. (5-05866)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 24 giugno 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-05866

  Con il documento in esame, gli Onorevoli interroganti chiedono di conoscere la ripartizione del gettito IVA per singola tipologia di bene o servizio distintamente per ciascuna delle aliquote attualmente in vigore nonché informazioni in ordine all'esistenza, ed eventuale reperibilità, di studi condotti a livello europeo sull'impatto derivante dall'applicazione delle aliquote ridotte ai servizi prestati a livello locale.
  Al riguardo, sentiti gli Uffici dell'Amministrazione finanziaria, si fa presente quanto segue.
  Il gettito Iva contabilizzato a bilancio trova imputazione sugli appositi articoli del capitolo n. 1203 dello stato di previsione delle entrate indistintamente, in correlazione alla modalità di versamento operata dai soggetti contribuenti, conseguente al meccanismo di liquidazione dell'imposta dovuta quale differenza tra IVA a debito e IVA a credito.
  Pertanto, il versamento eseguito attraverso il modello F24 dai contribuenti avviene senza distinzione tra le varie aliquote e senza distinzione della tipologia di transazione sottostante. D'altra parte dalle dichiarazioni annuali Iva presentate dai contribuenti, non è possibile ricavare alcuna informazione utile in ordine alla tipologia di beni e servizi oggetto delle transazioni che hanno generato debiti di imposta.
  Ai fini dell'assolvimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea, il Dipartimento delle Finanze annualmente svolge e coordina tutta una serie di attività di studio, analisi ed elaborazione di dati finalizzati all'individuazione per anno d'imposta della base di calcolo per la determinazione del contributo da devolvere all'Unione stessa a titolo di risorse proprie Iva, sintetizzata in apposito documento esaminato dalla Commissione dell'Unione europea.
  Nell'ambito di tale documento vengono in particolare effettuate approfondite analisi sui dati di Contabilità Nazionale rilevati dall'Istat per la ricostruzione della base imponibile Iva, con il maggior grado di dettaglio possibile, stante la disponibilità dei dati.
  Ciò premesso, è necessario precisare che il dettaglio richiesto dagli Onorevoli interroganti, con particolare riferimento alla distribuzione del gettito per singoli beni e servizi, viene ricostruito nell'ambito di tali elaborazioni solo con riferimento ai consumi finali delle famiglie, non essendo disponibili basi dati analoghe per gli altri settori istituzionali i cui consumi concorrono alla formazione della base imponibile Iva, quali ad esempio la Pubblica Amministrazione e i settori con limitato diritto alla detrazione dell'imposta gravante sui propri acquisti.
  Inoltre, la ricostruzione mira a determinare la dimensione della base imponibile Iva potenziale in base ai dati di Contabilità Nazionale, rendendo pertanto eventualmente necessaria un'ulteriore ipotesi di stima per realizzare il dovuto riproporzionamento di tali volumi in base al gettito effettivamente riscosso.
  Per lo svolgimento della propria attività istituzionale, il Dipartimento delle Finanze dispone inoltre di modelli di simulazione in grado di elaborare stime sulla variazione attesa di gettito derivante da possibili interventi di modifica delle aliquote legali in relazione a singole tipologie di beni e servizi. Tuttavia, tali elaborazioni sono generalmente effettuate ad hoc in relazione a specifiche poste di consumo, rispetto alle quali, la predisposizione di una ricognizione complessiva richiederebbe corrispondenti congrui tempi di lavorazione.
  Tanto premesso, è possibile in questa sede fornire esclusivamente le seguenti informazioni sintetiche in ordine alla stima della ripartizione per aliquote del gettito Iva riscosso in via ordinaria nell'anno 2013. Al riguardo, si evidenzia che in tale anno è stato introdotto, a decorrere dal 1o ottobre, l'aumento di un punto percentuale dell'aliquota Iva ordinaria dal 21 per cento al 22 per cento.

(mld di euro)

  Per quanto concerne, infine, la richiesta di informazioni in merito all'esistenza di studi condotti a livello europeo sull'impatto delle aliquote Iva agevolate nel settore dei servizi locali, si segnala che il 25 marzo 2015. sono stati pubblicati dalla Commissione europea due rapporti sulle aliquote ridotte: uno studio generale sulla struttura delle aliquote ridotte ed uno studio mirato al rapporto tra libri su ogni tipo di supporto fisico e libri elettronici.
  Le conclusioni del primo studio sono di carattere generale, data la difficoltà di stimare con precisione gli effetti degli scenari di riforma in un'Unione a 27 che presenta regimi di aliquote IVA ancora molto differenziati da Stato a Stato.
  Le conclusioni del secondo studio, sui rapporti tra mercato cartaceo e mercato digitale di libri e pubblicazioni, evidenziano un consistente calo delle vendite delle pubblicazioni a stampa in caso di allineamento verso l'alto dell'aliquota di imposta per i prodotti cartacei (cosiddetto «equalising-up scenario»), mentre il calo delle vendite delle pubblicazioni su stampa nel caso di allineamento verso il basso dell'aliquota di imposta per i prodotti digitali (cosiddetto «equalising-down scenario») sarebbe moderata.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

evasione fiscale

IVA

detrazione fiscale