ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05838

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 445 del 18/06/2015
Firmatari
Primo firmatario: LATRONICO COSIMO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 18/06/2015


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 18/06/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/06/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05838
presentato da
LATRONICO Cosimo
testo di
Giovedì 18 giugno 2015, seduta n. 445

   LATRONICO. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   negli ultimi anni Poste italiane spa ha dato vita ad un processo di razionalizzazione degli uffici tramite la riduzione degli orari di apertura, l'accorpamento o la loro definitiva chiusura, provocando disfunzioni nell'offerta del servizio e arrecando danni ai cittadini;
   il nuovo piano industriale presentato Poste italiane spa prevede la chiusura di 450 uffici postali e la riduzione del servizio a giorni alterni per 609 uffici postali, con pesanti ripercussioni sulle comunità interessate che non disporranno più di quei servizi essenziali da sempre offerti dagli uffici postali;
   la chiusura prevista o la limitazione degli orari degli uffici pongono in gravi difficoltà le famiglie, le imprese, i turisti; in particolare, nei piccoli comuni, e specialmente in quelli montani, la soppressione di un ufficio postale rappresenterebbe il venire meno di un servizio essenziale per la comunità e un disagio, soprattutto per le fasce deboli (anziani e meno abbienti), che avranno maggiori difficoltà a raggiungere comuni vicini che dispongono dell'ufficio postale e che non hanno accesso agli strumenti telematici che oggi costituiscono in parte l'alternativa all'ufficio postale;
   i servizi postali sono di vitale importanza per le famiglie e le imprese per l'esecuzione di tantissime attività quotidiane, quali il prelievo di contante per i titolari di conti correnti postali, il pagamento delle utenze, il deposito di valuta nei libretti postali al portatore, l'invio di comunicazioni urgenti;
   la VI sezione del Consiglio di Stato l'11 marzo 2015, con la sentenza n. 1262/15, ha accolto l'appello di un piccolo comune della Campania e ribadito la pubblica utilità degli uffici postali e la loro «influenza sociale», in special modo per quei piccoli centri situati in zone rurali e montane;
   la decisione del Consiglio di Stato si fonda su due argomentazioni: la prima è legata al criterio di distribuzione degli uffici nella distanza massima di accessibilità al servizio espressa in chilometri percorsi dall'utente, fissato dal decreto del Ministero dello sviluppo economico del 7 ottobre 2008, recante «Criteri di distribuzione dei punti di accesso alla rete postale pubblica»; mentre la seconda considerazione, che trova fondamento anche in altre pronunce favorevoli ai comuni, riguarda le motivazioni su cui è basata la chiusura dell'ufficio postale, che nel caso specifico hanno avuto riguardo al solo profilo economico e gestionale;
   in particolare in Basilicata la società prevede di chiudere gli uffici di Tricarico (Calle), Ferrandina (Borgo Macchia), Maratea (Acquafredda), Avigliano Scalo, Latronico (Agromonte), Baragiano, Filiano (Dragonetti e Sterpito), Latronico (Magnano), Marsicovetere, San Severino Lucano (Mezzana), Bella (San Cataldo), Bella (Sant'Antonio Casalini) Atella (Sant'Ilario) Filiano (Sterpito) Lavello Gaudiano, Melfi (San Nicola); mentre a giorni alterni gli uffici di Cirigliano, Calvera, Guardia Perticara, San Paolo Albanese, Teana Rivello, Missanello, Armento Campomaggiore, Carbone, Castelgrande, Castelluccio Superiore, Castelmezzano, Cersosimo, Lauria (Cogliandrino e Seluci), Maratea (Porto) Monticchio Bagni, Marsico Nuovo (Pergola), Filiano (Scalera), Trivigno. Molti di questi uffici sono ubicati in zone di montagna e collinari e servono piccoli centri abitati, con popolazione anziana, che nel periodo invernale sperimentano disagio nei collegamenti, e rappresentano un punto di riferimento importante anche con funzioni sociale;
   dal 17 giugno 2015 al 12 settembre 2015 subiranno una riduzione dell'operatività per chiusura totale o pomeridiana 32 uffici postali, tra cui importanti centri urbani come Matera, Capitale europea della cultura per il 2019 (dove è prevista la chiusura dell'ufficio postale di Matera Città, 15 turni pomeridiani, ufficio postale di Matera 1, 12 turni, ufficio postale di Matera 4, 11 turni e ufficio postale Matera 2 chiusura totale 12 giorni), Nova Siri, Senise, Avigliano, Rionero che in estate vedono il rientro dei fuori sede e un afflusso maggiore di turisti –:
   se il Ministro interrogato non ritenga opportuno, per quanto di competenza, continuare ad adoperarsi per promuovere un confronto tra Poste italiane ed autorità regionali volto a trovare soluzioni alternative, che tengano conto delle particolari situazioni locali, prestando attenzione agli aspetti sociali ed economici che gli stessi svolgono sul territorio. (5-05838)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

manifestazione culturale europea

servizio postale

condizione economica