ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05794

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 440 del 11/06/2015
Firmatari
Primo firmatario: GIORDANO SILVIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 11/06/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/06/2015
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/06/2015
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 11/06/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 11/06/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 11/06/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05794
presentato da
GIORDANO Silvia
testo di
Giovedì 11 giugno 2015, seduta n. 440

   SILVIA GIORDANO, LOREFICE, GRILLO e COLONNESE. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione. — Per sapere – premesso che:
   il 23 febbraio 2015 il direttore dell'Agenzia delle entrate dispone l'avvio di una selezione pubblica per l'assunzione a tempo indeterminato di ottocentonovantadue unità, per la terza area funzionale, fascia retributiva F1, profilo professionale funzionario, per attività amministrativo-tributaria;
   il bando, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 15 del 24 febbraio 2015, prevede che la procedura di selezione sia strutturata in tre fasi: a) prova oggettiva attitudinale; b) prova oggettiva tecnico-professionale; c) tirocinio teorico-pratico integrato da una prova finale orale;
   la prova oggettiva attitudinale consiste in una serie di quesiti a risposta multipla che mirano ad accertare il possesso da parte del candidato delle attitudini e delle capacità di base necessarie per acquisire e sviluppare la professionalità richiesta;
   i candidati all'atto della domanda di partecipazione, a pena di esclusione, devono indicare una sola sede tra Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Piemonte, Toscana, Veneto, per la quale intendono concorrere;
   il 21 aprile sul sito www.agenziaentrate.gov è stato pubblicato il diario e la sede di svolgimento della prova oggettiva attitudinale; i concorrenti sono stati ripartiti secondo due criteri: la regione indicata nella domanda di partecipazione e l'ordine alfabetico; l'amministrazione ha comunicato che la lettera estratta è stata la «g»;
   la procedura ha avuto inizio il 7 maggio 2015, con i candidati che avevano scelto di concorre per la regione Lombardia, e si è conclusa il 18 maggio con i concorrenti di suddetta regione;
   l'articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica del 9 maggio 1994, n. 487, prevede che il bando di concorso deve indicare le materie oggetto delle prove scritte e orali e il contenuto di quelle pratiche, ma nel suddetto bando di selezione non sono state previamente indicate dall'Amministrazione le materie, la tipologia, il numero di domande che sarebbero state oggetto della prova, ne tantomeno il tempo a disposizione dei candidati;
   i candidati il cui cognome iniziava con le lettere dalla «g» alla «l» hanno svolto la prova il primo giorno della selezione (7 maggio), privi di qualsiasi informazione;
   l'8 maggio differenti case editrici hanno pubblicato varie simulazioni formulate appositamente per la tipologia di test somministrata, essendo tale tipologia molto differente rispetto a quella assegnata ai precedenti concorsi indetti dall'agenzia; hanno informato sui tempi e sul numero di domande contenute nella prova e il punteggio attribuito a ciascuna di esse;
   il mancato rispetto dell'articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica del 9 maggio 1994, n. 487, sembra aver leso irrimediabilmente la parità di trattamento e opportunità fra i candidati, violando la par condicio tra concorrenti;
   il combinato disposto degli articoli 3 e 97 della Costituzione disegna un preciso obbligo per la pubblica amministrazione di svolgere la propria attività nel pieno rispetto della giustizia, evitando ogni discriminazione e arbitrio nell'attuazione dell'interesse pubblico;
   al momento dell'identificazione ai candidati sono state consegnate la scheda delle risposte, la scheda anagrafica già compilata e la linguetta staccabile con due codici a barre da apporre uno sulla scheda anagrafica l'altro sulla scheda delle risposte. La scheda anagrafica non è stata imbustata come neanche la scheda delle risposte; entrambe le schede sono state ritirate dagli addetti alla verifica;
   tale procedura sembrerebbe aver violato il comma 2 dell'articolo 14 del decreto del Presidente della Repubblica n. 487 del 1994 che prescrive la consegna al candidato di due buste di eguale colore: una grande munita di linguetta staccabile ed una piccola contenente un cartoncino bianco. Il candidato, dopo aver svolto il tema, senza apporvi sottoscrizione, né altro contrassegno, mette il foglio o i fogli nella busta grande. Scrive il proprio nome e cognome, la data ed il luogo di nascita nel cartoncino e lo chiude nella busta piccola. Pone, quindi, anche la busta piccola nella grande che richiude e consegna al presidente della commissione o del comitato di vigilanza od a chi ne fa le veci;
   la procedura di imbustamento prescritta dalla legge tende a garantire l'anonimato dell'autore del test, ed impedire che la scheda con le risposte sia alterata/scambiata in danno o vantaggio di qualcuno. In particolare, proprio sulla violazione dell'anonimato il Consiglio di Stato ha ribadito più volte che «realizza in termini pratici principi e regole di dignità costituzionale. Dal che la sua indefettibilità in concreto» (infra multis Consiglio di Stato, n. 3743/2013). Ed ancora, è stato autorevolmente confermato che l'anonimato riveste un ruolo fondamentale nelle procedure concorsuali, rappresentando «il diretto portato del principio costituzionale di uguaglianza nonché specialmente di quelli del buon andamento e dell'imparzialità della pubblica amministrazione» (Consiglio di Stato, Ad. Plen. nn. 26-27-28/2013);
   secondo il punto 5.3 del bando sono ammessi alla prova oggettiva tecnico-professionale i candidati che riportano il punteggio di almeno 24/30 e rientrano in graduatoria nel limite massimo di cinque volte il numero dei posti per i quali concorrono, un criterio differente da quello previsto dall'articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica n. 487 del 1994 che fissa in 21/30 la soglia dell'idoneità per l'ammissione alle prove scritte;
   il 18 maggio sul sito www.agenziaentrate.gov sono stati pubblicati gli elenchi in ordine di punteggio e alfabetico dei concorrenti per la regione Lombardia della prova oggettiva attitudinale; la soglia per essere ammessi alla seconda prova è stata elevata da 24/30 a 25,10/30 in quanto il bando prevede che entrano in graduatoria nel limite massimo di cinque volte il numero dei posti per i quali concorrono;
   il Consiglio di Stato, a seguito di un ricorso proposto da un partecipante alla selezione pubblica per l'assunzione a tempo indeterminato di complessive 140 unità per la terza area funzionale fascia retributiva F1 profilo professionale funzionario tecnico dell'Agenzia delle entrate svolto nel 2014, ha emesso un'ordinanza in cui è affermato «appaiono suscettibili di migliore approfondimento nella competente sede di merito dinanzi al Tar, i profili di censura sollevati dalla ricorrente, odierna appellante, relativi alla ingiustificata limitazione dell'accesso alla seconda prova esclusivamente ai primi 500 candidati che avessero riportato il punteggio di 24/30 (posto che la ricorrente è stata esclusa dalla seconda prova pur avendo conseguito il punteggio di 24,481/30)» (Consiglio di Stato, Sez. IV, 1o aprile 2015, n. 1394) –:
   se siano a conoscenza dei fatti descritti in premessa;
   se i Ministri interrogati intendano o meno, e con quali mezzi, verificare la correttezza procedurale della selezione pubblica in questione e, qualora si dovessero riscontrare delle anomalie in merito alla selezione e svolgimento della prova, quali misure s'intendano mettere in atto, al fine di ripristinare una corretta ed imparziale procedura;
   se i candidati che abbiano svolto la prova il 7 e 8 maggio 2015 abbiano subito un pregiudizio dall'asserito mancato rispetto dell'articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica n. 487 del 1994, e se sia stato rispettato il principio di parità di trattamento e opportunità fra i candidati. (5-05794)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

collaudo

funzionario

assunzione