ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05775

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 439 del 10/06/2015
Firmatari
Primo firmatario: PELLEGRINO SERENA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 10/06/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PIRAS MICHELE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/06/2015
ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/06/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 10/06/2015
Stato iter:
11/06/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 11/06/2015
Resoconto PIRAS MICHELE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 11/06/2015
Resoconto VELO SILVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 11/06/2015
Resoconto PIRAS MICHELE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 11/06/2015

SVOLTO IL 11/06/2015

CONCLUSO IL 11/06/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05775
presentato da
PELLEGRINO Serena
testo di
Mercoledì 10 giugno 2015, seduta n. 439

   PELLEGRINO, PIRAS e ZARATTI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   nel 1997 la società Sardinia Gold Mining ha realizzato quattro miniere a cielo aperto nel comune di Furtei, con un investimento di oltre 13 milioni di dollari, nel sud della Sardegna, a circa 40 chilometri da Cagliari;
   lo sventramento della collina di Santu Miali è valso, in dieci anni di lavoro, appena 5 tonnellate d'oro, 6 d'argento e 15 mila di rame ma ha lasciato un'eredità ben più pesante: ben 300 ettari di fanghi tossici e acque acide che a ogni acquazzone fanno temere il peggio;
   una fuoriuscita dagli invasi sarebbe uno «tsunami ecologico» (come ha spiegato il direttore della bonifica dell'ex miniera, Attilio Usai) in grado di contaminare non soltanto i terreni circostanti, ma anche i fiumi e tutti i bacini da cui dipendono l'agricoltura, la pastorizia e la vita del medio Campidano;
   nel 1997, nel momento dell'avvio dei lavori, i dipendenti della Sardinia Gold Mining erano 110, quando, nel 2008, l'attività è stata interrotta, i dipendenti erano solamente 42. Decretato il fallimento, nel 2009 i libri contabili sono stati portati in tribunale e delle bonifiche dei laghi al cianuro nessuno si è più preoccupato;
   l'Igea, la società controllata dalla regione Sardegna che si occupa delle miniere dismesse, ha il compito di monitorare la situazione, ma, intanto, il lago acido dell'agro di Furtei diventa sempre più grande. Dal 2001 al 2003 la Sardinia Gold Mining è stata controllata dall'ex governatore sardo Ugo Cappellacci, recentemente sconfitto alle regionali da Antonio Pigliaru. La giunta regionale uscente aveva stanziato 11 milioni di euro per la messa in sicurezza del bacino idrico contaminato da cianuro e altri metalli, ma l'Igea, la società pubblica regionale incaricata della dismissione delle ex miniere, ha stimato che la bonifica arriverà a costare decine di milioni di euro;
   nel 2002 Cappellacci affermava che sarebbero stati i privati della Sardinia Gold Mining a provvedere alle bonifiche e ai ripristini successivi alle attività estrattive. In uno slancio a lungo termine si ipotizzò addirittura la costruzione di un eco-parco. Nonostante gli 80 milioni di euro fatturati dalla miniera nel decennio di attività, le promesse sono rimaste disattese –:
   quali iniziative intenda intraprendere per intervenire a tutela della popolazione minacciata da un danno ambientale che incide sulla salute della stessa e prevenire l'estendersi della contaminazione nelle aree circostanti determinando così un vero disastro ecologico di natura irreversibile. (5-05775)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 11 giugno 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-05775

  Dal novembre 2009 la Regione Autonoma Sardegna ha provveduto alla gestione delle miniere a cielo aperto nel comune di Furtei della Sardinia Gold Mining, oggi in stato fallimentare, per il tramite della IGEA Spa, quale Società in house da essa partecipata al 100 per cento, con la quale ha stipulato apposite convenzioni per la realizzazione del piano della caratterizzazione, del successivo progetto di messa in sicurezza permanente e bonifica e per l'esecuzione dei lavori di custodia, vigilanza e messa in sicurezza di emergenza del sito minerario.
  La caratterizzazione ambientale risulta conclusa e l'IGEA ha presentato il progetto preliminare degli interventi di bonifica e messa in sicurezza permanente, che dovrà essere approvato in sede di conferenza di servizi presso la regione.
  Nel frattempo l'IGEA opera per garantire il mantenimento in sicurezza del sito minerario dismesso svolgendo le attività di custodia e gestione, che comprendono l'esercizio del sistema di pompaggio delle acque, il mantenimento in efficienza e in sicurezza di canalizzazioni, dighe, argini e scavi, la sorveglianza del cantiere ed eseguendo interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria.
  La gestione ordinaria, indispensabile per garantire il mantenimento delle condizioni di sicurezza, verrà portata avanti fino alla completa esecuzione degli interventi previsti nel progetto di bonifica.
  In merito a quanto segnalato nel corpo dell'interrogazione, è stato precisato che il piano della caratterizzazione ha evidenziato che le acque contenute nel bacino idrico non sono contaminate da cianuro; questo elemento è presente solo nei sedimenti del fondo del bacino e non si trova mai nelle acque. Inoltre, lo specchio d'acqua all'interno del bacino non «diventa sempre più grande», ma, al contrario, si riduce in conseguenza dei minori apporti rispetto al periodo di esercizio della miniera.
  Pur con le precisazioni sopra riferite, acquisite nel corso dell'istruttoria, la questione appare di una certa rilevanza, tanto che il Ministero dell'ambiente, pur trattandosi di una competenza strettamente regionale, provvederà a tenersi costantemente informato circa gli sviluppi della situazione, valutando, se del caso o richiesto, di offrire la propria collaborazione istituzionale, direttamente o per il tramite dell'ISPRA.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prevenzione dell'inquinamento

pioggia acida

disastro causato dall'uomo