ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05748

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 438 del 09/06/2015
Firmatari
Primo firmatario: ROMANO PAOLO NICOLO'
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 09/06/2015


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 09/06/2015
Stato iter:
06/10/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/10/2015
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 06/10/2015
Resoconto ROMANO PAOLO NICOLO' MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 09/06/2015

DISCUSSIONE IL 06/10/2015

SVOLTO IL 06/10/2015

CONCLUSO IL 06/10/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05748
presentato da
ROMANO Paolo Nicolò
testo di
Martedì 9 giugno 2015, seduta n. 438

   PAOLO NICOLÒ ROMANO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   il 20 maggio 2015 è apparso un articolo de il Fatto Quotidiano online, dal titolo «Fiumicino, la pista chiude per lavori. Su quella “sostitutiva” crescono anomalie e rischi» a firma di Daniele Martini, dove si dà notizia di alcune preoccupanti criticità presenti all'Aeroporto Internazionale Leonardo Da Vinci di Roma Fiumicino in merito alla gestione del traffico aereo nelle fasi di decollo e atterraggio. Queste criticità sarebbero emerse in seguito alla decisione della Società ADR Aeroporti di Roma, che gestisce lo scalo, di spostare il traffico aereo in una pista che, seppure, ritenuta conforme dall'Ente nazionale aviazione civile, sembrerebbe non essere idonea;
   infatti, il 15 maggio 2015 la soprarichiamata Società ADR Aeroporti di Roma ha provveduto a deviare tutti i decolli e gli atterraggi degli aerei transitanti all'aeroporto Leonardo Da Vinci dalla pista 16L alla pista 16C che oltre ad essere più stretta di 15 metri, e con vie di fuga meno efficienti, avrebbe una taratura del sistema anti-incursione gestito da Enav spa non idoneo e tale da aver già causato diversi episodi di balked landing (atterraggio interrotto con contestuale procedura di mancato avvicinamento dell'aereo) e runway incursion (presenza simultanea di aerei in pista a distanza non di sicurezza);
   questa notizia è frutto di testimonianze anonime di alcuni controllori di volo in servizio a Fiumicino preoccupati che la situazione possa aggravarsi se le Autorità di vigilanza preposte non dovessero intervenire immediatamente. Gli intervistati, precisamente, sostengono che da quando si è provveduto alla chiusura per lavori della pista principale dell'Aeroporto Internazionale hanno dovuto fronteggiare una sequenza preoccupante di fatti anomali e potenzialmente pericolosi in quanto la pista 16C attualmente in uso è inadeguata poiché più stretta (45 metri anziché 60 come la 16L) e soprattutto con una via d'uscita finale a destra quasi a gomito che crea problemi nelle fasi di atterraggio. A questo difetto strutturale si aggiunge, come sopradetto, il sistema anti-intrusione a bordo pista che «probabilmente mal tarato» scatta in continuazione provocando un pericolosissimo effetto assuefazione nella torre di controllo e una certa insofferenza nei piloti. Consapevoli del difetto alcuni comandanti addirittura snobbano tali allarmi;
   l'insieme delle sopraesposte criticità sta causando in media cinque riattaccate al giorno, ovverosia aerei che arrivati in prossimità dell'atterraggio sono costrette a riattaccare (ridecollare) ridando potenza ai motori e riprogrammando un nuovo atterraggio. In alcuni casi, secondo le testimonianze dei controllori di volo, si sono verificati dei veri e propri balked landing che, nella terminologia aeronautica, indica il ridecollo rapido del jet proprio durante il tocco della pista. Un'operazione questa tra le più pericolose in ambito aeronautico. Non solo: i controllori di volo sostengono anche il verificarsi di alcuni episodi, definiti runway incursion, che rappresentano gli avvenimenti più pericolosi per chi gestisce il traffico aeroportuale, poiché si rischia l'impatto tra due e più aerei. A Fiumicino si sono verificati in pochi giorni ben due runway incursion: una di un aereo della Air Berlin e una della Brussels Airlines;
   fu proprio un runway incursion a causare la tragedia di Linate dell'8 ottobre di 14 anni fa che provocò la morte di 118 persone. Fu la più grave collisione al suolo degli ultimi decenni, seconda nella storia dell'aviazione solo a quella avvenuta nel 1977 a Tenerife in seguito al contatto tra due aerei in pista: uno della Klm con 248 passeggeri e uno della PanAm con 335. Tutti morti che obbligarono le Autorità internazionali a ripensate da cima a fondo le regole del traffico aereo;
   i sindacati dei controllori di volo si sono già attivati per denunciare ai vertici e al management di Enav SpA, la Società che gestisce i servizi di navigazione aerea e di assistenza al volo nel nostro Paese e, le criticità presenti a Fiumicino. Tra le varie misure da adottare hanno chiesto anche l'aumento dello «spaziamento» degli aerei in atterraggio e in decollo ora fissato a 3 miglia. Dall'articolo emerge che Enav SpA, non ne ha voluto sapere. Non solo: interpellata dalla redazione de Il Fatto Quotidiano, l'Ente pubblico, tramite il suo ufficio stampa, ha negato la presenza di tali criticità dando generiche assicurazioni che «vengono scrupolosamente applicati gli standard certificati dai regolatori nazionali e internazionali»;
   lascia, inoltre, perplessi la chiusura della pista principale 16L considerando che fu completamente rifatta in occasione del Giubileo del 2000 per durare nelle stime almeno 30 anni e, invece, dopo appena 15 anni è già in pessimo stato. Forse perché i circa 3.900 metri della pista è stata costruita su terreni cedevoli e quindi tendenti a sprofondare come all'epoca fu denunciato;
   l'Aeroporto di Fiumicino è andato alla ribalta nazionale ed internazionale di recente per l'anomalo incendio del Terminal 3, su cui sta indagando la procura della Repubblica di Roma, che non pochi disagi ha creato all'utenza. Questa ulteriore notizia, relativa alla inadeguatezza della pista 16C e del suo sistema anti-intrusione a bordo pista, è un ulteriore colpo all'immagine del nostro Paese nel mondo;
   se non si interverrà subito si rischia un peggioramento della situazione, perché con l'estate in arrivo e l'imminente Giubileo dell'Anno Santo della Misericordia è previsto un considerevole aumento del traffico all'Aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino con una concentrazione enorme di atterraggi e partenze nell'arco dell'intera giornata, che date le condizioni accentuerebbero i rischi potenziati sulle operazioni di volo –:
   se il Ministro interrogato non ritenga opportuno intervenire con urgenza per accertarsi in primis se quanto esposto in premessa corrisponda al vero; in caso affermativo quali iniziative intenda intraprendere per assicurare la massima sicurezza nei voli in partenza e in arrivo nel più importante aeroporto internazionale del nostro Paese e per individuare eventuali responsabilità del Gestore aeroportuale e dell'Ente nazionale di assistenza al volo, Enav spa, per i rischi connessi alle modalità con cui vengono condotte le operazioni di volo sopra citate. (5-05748)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 6 ottobre 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-05748

  In risposta ai quesiti posti, sono state assunte dettagliate informazioni presso l'Ente Nazionale Aviazione Civile (ENAC) e presso l'Ente Nazionale Assistenza al Volo (ENAV).
  L'aeroporto di Fiumicino è dotato di 3 piste principali, identificate con i codici di designazione 16R, 07/25 e 16L.
  Oltre a tali piste, è prevista la possibilità dell'utilizzo intermittente della pista sussidiaria, denominata 16C (cosiddetta pista centrale), utilizzabile in una configurazione alternativa a quella standard dell'aeroporto in caso di indisponibilità della pista 16L.
  La pista centrale 16C è stata riaperta al traffico il 15 maggio scorso, dopo circa 8 anni di inutilizzo per sopperire alla chiusura della pista 16L, interessata da importanti lavori di riqualifica strutturale finalizzati a ripristinare un ottimale assetto plano-altimetrico della pista, a potenziare il sistema di drenaggio delle acque meteoriche e a garantire caratteristiche strutturali adeguate al traffico aereo previsto nel futuro; i lavori si concluderanno a metà del mese corrente.
  Prima della riattivazione, la pista centrale è stata sottoposta a lavori di manutenzione straordinaria mirati ad assicurare un ottimale stato di funzionalità dell'infrastruttura.
  In effetti, le dimensioni di tale pista sono inferiori a quelle della pista principale 16L ma rispondono ai requisiti previsti dalla normativa nazionale e internazionale in materia e consentono l'utilizzo dell'infrastruttura da parte di aeromobili con codice di riferimento alfabetico E (ICAO Annesso 14), quali ad esempio Boeing 747-400 e Boeing 777. La larghezza della pista, 45 m, è infatti pari a quella della pista 07/25, normalmente in utilizzo per le operazioni sullo scalo.
  Per quanto concerne i richiamati allarmi antintrusione, ENAC segnala che i sensori antintrusione sono dispositivi richiesti dal Regolamento ENAC per la Costruzione e l'Esercizio degli Aeroporti presso le posizioni di attesa per l'ingresso in pista per aeroporti che, come Fiumicino, operano in condizioni di bassa visibilità (più precisamente per RVR 400 m - RVR = Runway Visual Range). Vengono classificati come falsi allarmi dei sensori le segnalazioni di allarme in torre di controllo non corrispondenti a effettivi attraversamenti non autorizzati dei punti di attesa da parte di veicoli o aeromobili. Ciò premesso, e posto che un falso allarme come sopra definito non rappresenta un pericolo diretto per la sicurezza, negli anni passati è effettivamente emersa l'opportunità di un intervento per migliorare i sistemi installati proprio, per ridurre le segnalazioni errate. Il gestore aeroportuale ha attivato un programma di intervento con la sostituzione dei sensori e l'adozione di ulteriori accorgimenti tecnici.
  ENAV precisa che dal 15 maggio 2015, gli allarmi generati da tale sistema e che abbiano ad oggi causato un mancato avvicinamento, sono stati in numero di due; tale dato, rapportato al numero dei giorni di utilizzo della pista 16C, comporta un rateo di 0,015 al giorno, cioè circa 1 ogni 30.000 movimenti.
  L'analisi dei due casi di attivazione dell'allarme intrusione, verificatisi per la presenza di volatili in prossimità dei sensori – come riportato dalla successiva ispezione di pista –, non evidenzia comunque il ricorrere di eventi configurabili alla stregua della normativa di settore di rango nazionale e internazionale come di balked landing, ma solo di mancato avvicinamento.
  Quanto alle missed approach procedure, queste sono procedure standard che vengono eseguite ove non sia possibile continuare un avvicinamento per l'atterraggio; in ambito aeronautico, è una manovra che trova descrizione in ogni procedura di avvicinamento, come configurazione normale e imprescindibile.
  Per la pista 16C – dalla data della sua riattivazione, avvenuta il 15 maggio scorso – si sono registrati casi ordinati dalla torre di controllo per il mancato rispetto da parte dei piloti delle procedure stabilite per l'uscita dalla pista di volo. Infatti, mentre le procedure per l'atterraggio prevedono l'obbligo di proseguire oltre il fine pista e rullare sul raccordo esistente in prosecuzione della stessa, si sono verificati casi di uscita verso la parallela taxiway C, pienamente idonea al rullaggio ma di utilizzo vietato durante l'operatività della pista.
  I casi verificatisi non hanno mai comportato un rischio effettivo per la safety, ma per evitare il ripetersi degli stessi, il gestore ha svolto in coordinamento con ENAV un'azione di sensibilizzazione presso i vettori. ENAC ha inoltre richiesto formalmente ad ENAV di ricordare la procedura ai piloti anche durante le comunicazioni per l'autorizzazione all'atterraggio.
  In seguito alle azioni svolte si è registrata una netta diminuzione degli eventi e la situazione rimane sotto monitoraggio del gestore e dell'ENAV.
  Ad oggi, il numero complessivo dei mancati avvicinamenti verificatisi sulla pista 16C ammonta allo 0,004 per cento degli aeromobili ivi atterrati a far tempo dal 15 maggio 2015.
  Infine, per quanto riguarda le runway incursion riferite dall'onorevole interrogante, si precisa che l'evento della Compagnia Air Berlin non è avvenuto sulla pista 16C e ha riguardato un aeromobile che, invece di entrare in pista 25 dalla baia BB e BA, proseguiva erroneamente sul C oltrepassando la stop-bar accesa. Tale evento non è classificabile come una runway incursion, in quanto la presenza in pista dell'aeromobile vede la volontà di TWR (torre di controllo) di allinearlo alla pista di volo 25. L'indebita presenza dell'aeromobile è quindi su una via di rullaggio.
  L'evento relativo alla Brussels Airlines non è riconducibile ad una runway incursion, ma è un'errata liberazione della pista 16C sulla via di rullaggio denominata CH.
  Pertanto, a partire dal 15 maggio 2015, nessun evento classificato come runway incursion si è verificato sulla pista 16C.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

trasporto aereo

personale di terra

aeroporto